Jane stava lavorando partime in un magazzino mentre terminava i suoi studi di economia alla California State University Los Angeles. Mai all'idea che qualcuno stava per fare la sua finta scena... la strana coincidenza.
Michael entra nel magazzino facendo suonare dei campanelli che segnalano l'entrata di un cliente. Egli si guarda intorno in cerca di Jane che nel frattempo è seduta a guardare alcuni appunti. Si avvicina come un felino attento a non far scappare la sua preda. Intano Jane alza lo sguardo e gli prende un colpo vedendo Michael lungo difronte a lei che la fissa con un sorriso malizioso.
"E tu che ci fai qui?!" Esclama lei.
"Che coincidenza signorina Jane! Questo è il benvenuto che preservate ai clienti?"
"Ovvio che no... ma davvero non capisco come tu possa trovarti qui" dice con sguardo sospetto.
Michael in quel momento, aveva una strana sensazione, voleva liberarsi di qualcosa, ma non poteva. Aveva una voglia irrefrenabile di prenderla e farla sua proprio su quel bancone... ma doveva farsi un contegno, o lo avrebbe denunciato per molestie xD.
Lui cercava di nascondere il suo nervosismo, da quando va dietro ad una donna? Di solito sono loro che lo cercano, perché lui si trovava lì?
"Pura coincidenza, non crederai di certo che sono venuto qui apposta per te" le dice con tono arrogante.
"Certo che no, perché è quello che spero" gli dice con lingua tagliante.
Ah, cosa vorrebbe fare a quella lingua biforcuta, lui saprebbe come zittirla.
"Sono venuto qui per delle cose"
"Strano che una persona famosa faccia le compere da solo"
"Le mie donne le ho lasciate a casa"
"Quelle non sono donne"
"E tu lo sei?"
"Da come puoi notare"
"Tette e culo non ti fanno una vera donna"
"Questo lo dovrei dire io a te"
"Chi ti dice che io non lo sappia?! Forse si sono un narcisista, eccentrico, arrogante... ma non sono un'idiota dolcezza, e questo è segno che tu giudichi molto prima di conoscere, sarai una donna fuori dal comune, ma non sei così travolgente da farti desiderare, non per la tua bellezza, ma per la tua superbia"
Jane rimase senza dire niente, non aveva le parole per ribattere per la prima volta, quell'uomo era stato capace di esaminarla, cosa che non succedeva da tempo.
"Non mi conosci"
"Da che pulpito viene la predica!" Esclama Michael.
"Insomma sei qui per me o devi comprare? Sai com'è, sto lavorando"
" si... mi servirebbe del nastro adesivo per chiuderti quella bocca, ah scusa volevo dire per le mie attività" le dice Michael cercando di provocarla.
"Spiritoso" gli dice lei facendogli segno di seguirla.
Michael fa per seguirla.
"Serve altro?"
"Mmm, due rulli per pitturare grazie"
"Devi pitturare casa?"
"Una cosa del genere..."
Jane andò nel reparto dei pennelli. Ella era vestita con un jeans blu scuro stretto a vita alta con una camicia a quadri messa nel pantalone. Michael potè apprezzare la visione del suo didietro perfetto dalle forme sinuose. Pensó che quelle gambe da urlo starebbero perfette per una gonna di classe. Scrutó bene la ragazza e le parve un tipo molto semplice, che non spende tutti i suoi soldi per una semplice borsa chanel o quant'altro. È più da grandi magazzini. Eppure in quel momento ringrazió il cielo che capitó in quella villa così lussuosa quella sera.
"Ne abbiamo di tutti i tipi" lo riportò in sè Jane.
"Ne vorrei di misura media"
"Ecco qui, la vernice già ce l'hai?"
"Oh si"
Mentre Jane gli consegna i rulli le loro mani si sfiorano e lei prova una scossa piacevole mentre nella sua pancia una sensazione di colore si concentra in maniera incredibile. Le ricordano le sensazioni di quel sogno. Non sapeva spiegarsi cosa le stava accadendo. Non era mai successo prima e sebbene non riusciva a tollerare quell'uomo, ciò non le dispiaceva.
"Cos'altro mi consigli? Le chiese con un piccolo sorriso. In quell'istante voleva baciarlo.
"Mmm, non so forse delle tute da lavoro, non vorrai sporcarti i vestiti"
Michael la guardó in maniera sexy, uno sguardo pieno di sè e maliziosi, tuttavia fu da togliere il fiato per Jane.
"Potrei sempre togliermi i vestiti" la sua voce calda e sensuale rese così seducente quella frase da far contorcere il basso ventre di Jane. Lei arrosì di botto e abbassó lo sguardo. Ma cosa le prendeva? Possibile che si sentisse attratta? No, non poteva succedere. Non con lui. Dopo che è stato capace di tenerle testa forse qualcosa in lei era cambiato, la sua impressione per dirla tutta. Non smetteva di pensare che fosse un don Giovanni, ma sapeva il fatto suo. Sapeva di non voler innamorarsi, era una scelta pensata e ragionata perché un tipo che ti da una risposta come quella di prima, ha avuto le sue esperienze. Però ,per l'ultima frase, non perse occasione di provocarla, stuzzicare il suo lato trasgressivo, quella sera potè percepirlo. Nonostante ciò, Jane non si fece trovare impreparata questa volta.
"Ottima idea"
"Modestamente"
"Perché non te li togli allora?"
"Beh, non mi hai detto di aiutarti a pitturare da qualche parte" esclamò lui avvicinandosi lentamente afferrandole i fianchi mentre con il naso sfioró quello di lei.
Jane si sentì sempre più accaldata, il suo corpo reagiva alle provocazioni di Michael ma non voleva assolutamente dargli soddisfazione. Tuttavia Michael de ne accorse accarezzando con una mano il collo di lei. Michael avvertì sotto la pelle come reagì lei e ne fu soddisfatto per non dire felice. Questo significava che non era indifferente alle sue avance.
"Ti piacerebbe" esclamò lei con tono nervoso. Era percepibile il suo nervosismo.
"Puoi dirlo forte" confessò lui senza mezze misure. La desiderava. Era attratto. E lei non era da meno. Ma nonostante l'attrazione. I due desideravano cose diverse: lui una relazioni senza impegno, mentre lei non voleva accontentarsi di una notte, soprattutto per la sua prima volta.
Lei sorrise nervosamente dandogli un pugno sulla spalla mentre cercava di fuggire da lui.
"Ma che vuoi da me!?" Gli chiese rimproverandolo a mo di scherzo. "Sei così famoso non ci metti nulla a trovare qualcuna che soddisfi le tue voglie"
"Questa volta vorrei che non sia una qualunque"
"Con tutto il rispetto, non sei il mio tipo, e non mi sognerei mai di venire a letto con te, ne per una notte e ne per amore"
Quell'affermazione diede molto fastidio a Michael poiché lo trattó con noncuranza riprendendo il suo tono superbo. Lui sará pure un ragazzo superficiale sotto questo punto di vista, ma lei non scherzava con la sua superbia. Ed è lì che Michael avrebbe giocato le sue carte. E credetemi non era una bella intenzione nei confronti di una donna...Commentate! Ho bisogno di sapere se vi piace, come scrivo, anche se mi riprenderete, accetto le critiche.
~LiberianGirl
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Who's Bad?
FanfictionATTENZIONE: SCENE DI SESSO DESCRITTO. Ragazzo cinico e diffidente dal passato non facile, s'imbatte in una ragazza intrigante capace di sconvolgere il mondo di certezze da lui costruito.