31. NYC

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Michael e Jane sono stesi comodamente sul letto ancora nudi. Lei lo accarezza, facendo grattini su e giù per il petto con lo sguardo perso nel vuoto, Michael si gode quel momento mentre tiene appoggiato il suo mento sulla testolina di Jane.
"Mi sento sempre a casa con te... e sapere che adesso verrai con me in tour mi rende davvero felice" le fa sapere Michael.
"In questi giorni lontani, ho capito che non posso realmente fare a meno di te" risponde Jane alzandosi verso di lui.
Ad un tratto si sente la voce del pilota avvisare dell'imminente atterraggio. Così, i due si vestono velocemente e riprendono i propri posti per allacciare le cinture. Dopo un atterraggio un po' violentino, finalmente sono a terra.
"Bene, siamo arrivati!" Esclama Michael ansioso di scendere e guardare la reazione di Jane.
"Dove?" Chiede lei sempre più curiosa.
"Oh Jane, ti ho detto... è una sorpresa! Adesso,tu metti questa" le dice Michael con il suo solito sguardo da seduttore mentre le porge una benda.
"Cosa vuoi dire?" Domanda sospettosa Jane.
"Tu indossala... ah,anche questi!" Esclama Michael cercando di affogare una risata scema porgendole anche un paio di cuffie.
"Oh Mike! Dove siamo? Sulla luna?" Gli risponde Lei, infastidita dal fatto che non avesse nessun tipo di indizio su cui poter comunque tentare di scoprire dove siamo finiti.
Michael di tutta risposta emette una risata fragorosa tanto da contagiare anche Jane.
Ella pensó a quanto le facesse bene quel suono, ma soprattutto di quanto le fosse mancato. È ormai ovvio, è lui l'uomo che vuole accanto per il resto dei suoi giorni, anche quella risata.
Michael aiuta Jane a scendere dall'aereo, ben certo, che ella non possa sbirciare in giro. Una volta scesi, si dirigono verso una Mercedes nera lì apposta per loro, dove li porterà non molto lontano da lì.
"Michael sono molto belle queste canzoni ma adesso voglio sapere dove siamo! È da più di mezz'ora che mi tieni impegnata gli occhi e le orecchie" si lamenta Jane.
"Sta zitta, tra poco vedrai" le incalza lui sbuffando.
"Stai sbuffando?" Chiede Jane girandosi verso di lui toccandogli la faccia.
"No che dici! E poi tu non puoi vedere nulla"
"Quindi ammetti che hai sbuffato. Guarda che ti lincio"
"Se nemmeno per domani mattina"
"Michael, non ti conviene"
"Oh se è per questo nemmeno a te piccola" le sussurra pericolosamente vicino alla sua bocca in modo da farsi sentire bene.
"Non chiamarmi piccola"
Michael la guarda dai capelli, scandendo ogni particolare del suo viso, impregnando nella mente anche la benda. Si incanta a scrutare ogni lineamento e ciò gli fa pensare le strane sensazioni che ancora non comprende. Possibile che gli potesse fare lo stesso effetto ogni volta? Avevano fatto l'amore quasi tutto il tempo sull'aereo, ma la verità è che non ne avrà mai abbastanza. Folle amore.
"Perché ti desidero sempre Jane?" Le chiede lui appena. Ma Jane non riesce ad ascoltare bene.
"Michael non ti sento se non mi fai togliere questo" si lamenta con la sua vocina dolce.
"Lascia stare..." dice lui sorridendo.
Ad un certo punto, la macchina arriva a destinazione. Si apprestano ad andare in quella che sembra un elisuperficie. Un elicottero è pronto a fare il giro della città.
Vi salgono su...
"Michael dove stiamo salendo?" Chiede disperata Jane.
"Amore, tra pochi minuti potrai levare tutto!"
"Me lo hai già detto tre volte" gli incalza Jane.
Si mettono seduti e allacciano le cinture, dopodiché iniziano a decollare. Jane muore dalla curiosità. Cerca di sbirciare ma Michael se ne accorge.
Ad un tratto Jane si sente levarsi le cuffie e sente il rumore molto alto dovuto alle eliche, poi un altro paio di cuffie. In quest'ultimo si sentono alcune voci e li comprende che si trova su un elicottero. Un'emozione di grande gioia si fa strada nel cuore di Jane e questo la porta automaticamente a togliersi la benda. Ma ciò accade mentre le arriva una grossa notizia alle orecchie.. "volo ***** , abbiamo appena lasciato il Downtown Manhattan Heliport"
Jane non crede ai suoi occhi e comprende di essere appena arrivata a New York. Città più famosa del mondo e mai visitata in vita sua fino ad allora. Si gira di scatto verso Michael che è praticamente accanto a lei che le sorride a 32 denti. "Signorina Jane, le informo che stiamo sorvolando New York!" Esclama Michael con sguardo penetrante alla sua destra. Quello sguardo arriva a battere anche ogni meccanismo di difesa che la sua coscienza possa avere, elevando ancora di più la sua libido nascosta.
"Michael, sono esterrefatta... te e questo panorama" Jane sussurra appena quelle parole mentre le sue emozioni minacciano di perdere il controllo.
"Congratulazioni birba!" Esclama lui sorridendo.
Di scatto Jane lo abbraccia forte con le lacrime che le rigano il viso insieme ad un sorriso.
"Piangi?"
"Si Michael, non ci posso credere... ho sempre sognato di venire a New York, io, ci dovevo venire la prima volta con Steph ad un tuo concerto e ora... sapere che potrò girare con te, tutti i giorni e in giro per l'America... è incredibile"
"Tu sei incredibile!"
La bacia delicatamente come se le sue labbra fossero un fiore. Le accarezza e poi la invita a guardare lo Skyline a partire da East River.
Sorvolano quasi tutta Manhattan dove si intravede il famoso Empire State Building e il One world Trade Center. Dagli altissimi grattacieli si estende poi il polmone della metropoli Central Park.
"Non ci credo è proprio sotto di me il parco più famoso del mondo" dice Jane felice come una bambina.
"Oh non hai visto ancora nulla piccola..."
Impiegano circa un'ora di volo, poi l'elicottero privato si posa su un elisuperficie di un grattacielo altissimo. Fanno per scendere, Michael le prende la mano e gli fa guardare l'immensità che si estende sotto di loro. Fanno anche qualche foto, dopodiché si accingono a lasciare quel posto per entrare nella città vera e propria. Gli occhi di Jane si illuminano insieme alle migliaia di luci che circondano Time Square. Cominciano a girare gran parte della città, andando da Central Park fino a China Town.
"È meraviglioso qui" afferma Jane. Poi si gira verso Michael e scoppia a ridere.
"Che hai da ridere?" Chiede lui arricciando il viso truccato. "Guarda che mi sono conciato così per te! E non dovresti mancano di rispetto con quella risatina"
Michael si è travestito completamente per non farsi riconoscere, sebbene dall'aspetto sia davvero divertente. Un pagliaccio praticamente.
"E io non smetterò mai di ringraziarti di esserti conciato così" gli dice Jane stampandogli un bacio in guancia.
"Sarà meglio che continuiamo il tour o sarò costretto a fregarmene di tutto a baciarti qui adesso, come si deve" le incalza lui.
"Michael, è quasi impossibile baciarti"
"Lo so genio"
Fanno un itinerario di quasi 3 ore quando Jane inizia ad avvertire stanchezza.
"Sei stanca amore? Abbiamo visto solo un quarto!"
"Nono, è solo che non sono abituata a camminante così tanto"
"Purtroppo New York è super trafficata, non avremmo visto nulla se avessimo preso un mezzo"
"Non preoccuparti"
"Perché non torniamo? Tra poco è ora di cena, e tu devi prepararti!" Le incalza Michael guardandola dai testi ai piedi.
"In che senso? Perché così non ti vado bene?"
"Più che bene, ma non stasera... stasera è la nostra serata, solo io e te, e deve essere tutto perfetto... in camera troverai un altro mio piccolo regalo"
"Ancora? Michael non dovevi! Hai già speso tanto per portarmi a New York!"
"Jane quando la finisci? Posso farlo e allora perché non farlo? Tu meriti tutto ciò che di bello c'è a questo mondo"
Jane si ferma e lo guarda dolcemente arresa. Fanno per ritornare nel proprio Hotel. Salgono in camera e senza nemmeno darle il tempo di posare la borsa, Michael la sbatte alla porta baciandola come se non ci fosse un domani. Si libera da tutti gli accessori che lo coprivano e si concentra sul suo collo. "Ah, Michael... così... così mi fai venire qualcosa" sussurra Jane ansimante.
"Non hai idea di come ho dovuto resistere per tutto questo tempo" afferma lui con voce profonda.
"Mi fai impazzire..."
"Mi sei mancata troppo Jane... è questa ne è la prova" dice guardandola negli occhi per poi sbilanciarsi verso di lei facendo sentire tutta la sua eccitazione.
Ma ecco che ad un tratto squilla il telefono.
"Michael, il telefono"
"Non ci pensare..."
"Sarà importante"
Michael si ferma e sbuffa, poi va a rispondere..
"Pronto?!" Risponde lui un po' acido.
"Ciao Michael"
Bastano quelle due parole per provocare un viso interdetto sulla faccia di Michael.(come alla fine del video di Dirty Diana).

Continua
-LiberianGirl

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