32. Strange things

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Jane era ancora ferma accanto alla porta e osserva Michael rimanere impalato con il cellulare. Egli è di spalle, ma Jane capisce subito che qualcosa non quadra.
"Michael chi è al telefono?" Lo interrompe lei toccandogli una spalla.
"Va bene Fred, grazie mille. Però non chiamare più!" Esclama lui chiudendo di fretta la chiamata.
Jane lo guarda stranita, non si aspettava di certo che si comportasse così. "Perché sei stato così frettoloso?"
"Perché ho fretta di amarti Jane!" Esclama lui baciandola senza darle la possibilità di continuare. E così, Michael riesce a distogliere i pensieri di Jane. Non vuole minimamente dirle che si tratti di una sua ex fiamma di nome Tatum O' Neal. Come ha fatto ad avere il suo numero?
Michael bacia in maniera impavida e avida la bocca di Jane, continua fonte di distrazione e seduzione per lui. Quella ragazza è capace di renderlo pazzo, sedurlo ogni qualvolta lei voglia. È totalmente alla sua mercè. Venere non è niente a confronto. Ma ad un tratto Jane si ferma lasciando Michael contraddetto.
"Che c'è?" Chiese lui arricciando le sopracciglia.
"Che ne dici di farci un bagno insieme?" Gli chiede lei alzando un sopracciglio con l'intenzione di continuare a giocare sulla sua debolezza.
"Mmh, l'idea non è male.." approva egli con un suono d'ammirazione.
Jane va in bagno a preparare un bel bagno caldo con i sali, Michael rimane nella stanza con un pensiero che non gli dà tregua. Cosa vuole Tatum da lui? Perché è ostinata quella ragazza? Ricorda con piacere questo suo lato di lei, ma non appena sente la voce di Jane non si fa attendere. Spalanca la porta e vi trova una Jane tutta piena di schiuma nella vasca mentre si lava le gambe.
"Che dolce visuale pupa" dice seducente.
Jane sorride e gli fa con il dito di raggiungerla.
Si godono quel bagno rilassante mentre si lavano a vicenda.
"Lascia che ti lavi la schiena" Michael lava con cura la schiena di Jane mentre ella gli da le spalle seduta davanti a lui. Poi, continua con un massaggio conquistandosi L'apprezzamento di Jane. Dopodiché scende pian piano massaggiandole i seni. Jane geme di piacere finché non sente la mano di Michael scendere giù nella sua parte intima. Ella comincia a muoversi per il piacere sempre più intenso mentre egli le massaggia quella zona tanto sensibile. Rotea con un ritmo moderato, tuttavia cerca di divertirsi un po' con lei. Ad un tratto si ferma sul punto di recarle un orgasmo. Jane si lamenta rumorosamente, poi Michael ricomincia quella danza estenuante.
"Michael, ti prego!"
"Cosa vuoi Jane?"
"Te!" Esclama lei prepotente.
Michael si alza in piedi obbligando lei a far altrettanto e senza badare tanto all'acqua che possa fuoriuscire, la inchioda al muro e la bacia appassionatamente spingendo contro di lei, poi per non scivolare, esce dalla vasca, la prende in braccio e la porta nella doccia.
"Per queste cose ci vuole la doccia!" Esclama Michael con crescente desiderio.
Aperta l'acqua corrente, la schiuma va via ed egli ha modo di apprezzare di più il corpo snello di Jane.
Jane decide di prendere le redini in mano. Comincia a baciarlo sul collo, sui pettorali mentre gli accarezza i dorsali. Poi scende fino a giù baciandogli la parte intima. Michael perde quasi la ricognizione mentre il desiderio si impossessa completamente di lui. Si lascia andare del tutto. In quel momento diventa suo schiavo, una sua bambola, è solo in balia di lei. Jane lo sfida con lo sguardo ed è quello che porta Michael ad afferrare Jane per le braccia e portarla su fino a sbatterla alla parete della doccia. Si abbassa per ricambiarle avidamente il favore e Jane urla di piacere, poi la prende in braccio tenendola dal muro e le fa cingere le gambe intorno al suo bacino così da entrare con facilità dentro di lei con un solo colpo. Fanno l'amore nella doccia.
"Io. Non mi. Stancherò mai. Di te" le riferisce ad ogni colpo con il fiato corto. Jane lo abbraccia tenendosi per bene poi viene urlando. Lui la segue a ruota e si accasciano a terra chiudendo la doccia.
Passano svariati minuti e i due si apprestano a vestirsi.
"Jane, questo è per te!" Esclama Michael tirando fuori un enorme scatola.
Jane si avvicina a lui intenta ad aprirla quando nota un raffinato vestito lungo con delle scarpe abbinate.
"Michael sei serio?"
"Non ti piace?"
"Certo che mi piace! Ma è troppo, troppo bello per indossarlo"
"Tu indossalo, questa è la nostra serata" le dice dolcemente baciandole il capo.
"Io ora devo andare... ho urgenza di fare una cosa"
"C-cosa?"
"Ehm...fa parte della serata" bugia di Michael.
Michael si veste frettolosamente dando appuntamento a Jane nella hall per l'orario di cena. Indossa i primi abiti che trova e scende giù per il suo famoso servizio. Rifà il numero che aveva chiamato prima e...
"Pronto?"risponde una voce femminile.
"Tatum, sono io"
"Oh, ciao Michael "
"Cosa vuoi?"
"Ho bisogno del tuo aiuto..."
"In che senso?"
"Vorrei parlartene da vicino"
"Meglio di no"
"Michael ho bisogno davvero di parlarti... come posso fare?"
"Perché Tatum? Perché dopo tutto questo tempo? Non ti è bastato ferirmi?"
"Perdonami... ho sbagliato, non sai quanto sono pentita, vorrei almeno riprovare ad avere un'amicizia"
"Troppo comodo non credi?"
"Ti prego, parliamone meglio da vicino. Solo una volta e poi se non vorrai più vedermi lo capirò. Ma almeno dammi la possibilità di parlare davvero questa volta"
"E va bene... io ora non sono a Los Angeles. Ritorno tra due giorni"
"Aspetterò"
"Ciao Tatum"
"Ciao Mike"
Quella telefonata fu capace di turbare ancora una volta Michael. I fantasmi del passato ritornavano a bussare alla sua porta, anche del suo cuore a quanto pare. Si chiese cosa le fosse successo. La sua voce era profonda, quasi come se fosse davvero pentita. Pronta a piangere. Ma adesso non aveva tempo, doveva rimediare alla bugia detta. Che sorpresa avrebbe creato il nostro Michael?
Egli sale in camera mentre Jane è già nella Hall. Michael si prepara di fretta e furia indossando un completo molto sgargiante è pieno di paiette. Verso le 20:30 i due si incontrano. Michael rimane impalato a guardarla per una manciata di secondi prima di farle sapere che fosse dietro di lei. Lo scollo dietro la schiena le risaltava le sue graziose forme e le spalle larghe. Per non parlare dell'acconciatura che fece. Era a dir poco impeccabile.
"Signorina, posso chiederle di venire con me?"
Jane si girò verso di lui e iniziò a balbettare. Segno che era nervosa.
"Sei bellissima" afferma Michael prendendole la mano e baciandole il dorso.
"Grazie, anche tu sei elegante"
"Faccio del mio meglio per non farti sfigurare"
"Lasciati dire che mi esalti parecchio"
I due iniziarono andare verso la limousine seguiti dallo sguardo di tutti nella Hall. Tutto sembrava davvero perfetto. Lei, lui e la serata che stava per cominciare. L'avrebbe portata all'opera. Per la prima volta Jane avrebbe vissuto un'esperienza emozionante, e se le piacerà tanto da capirla allora amerà per sempre l'opera o la imparerà a poco a poco, ma non sarà lo stesso. Jane questa sera sarebbe stata una vera principessa. Insieme al suo principe azzurro.

-LB

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