27.she's out my life

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Michael era partito già da un mese. Jane sentiva la sua mancanza in tutte le circostanze della sua vita quotidiana, dall'uscita con le amiche al lavoro in azienda. Stava per terminare il suo tirocinio, le mancava giusto un mese e si sarebbe poi laureata. Preparava la sua tesi, si sentiva soddisfatta nella vita che si stava costruendo: il lavoro dal ferramenta procedeva come al solito, ormai aveva capito dove avrebbe trovato il suo ruolo nella società, ovvero lavorare nelle aziende, aveva un fidanzato che L'amava e non si sentiva più incompleta, che avesse trovato il vero amore? La sua migliore amica era ormai una sorella, e in più, trovó anche un buon amico in Fred. Insomma un po' quello in cui aspiriamo tutti. Tuttavia, a volte si sentiva sola, in quei momenti in cui sentiva il desiderio della presenza di Michael, ad esempio nell'istante in cui riceve belle notizie, complimenti, scelte importanti... cose che fino adesso solo attraverso un telefono può fare.
Mentre era seduta all'elaborazione della sua tesi, Jane si fermó a pensare immaginando come sarebbe stata la sua vita da lì a poco una volta laureata e quando finalmente Michael sarebbe ritornato. Non lo sentiva da tre giorni. Forse era molto impegnato. Però desiderava sentire almeno il suono della sua voce e non soltanto in TV attraverso i concerti e le interviste.
Michael nel frattempo si riposava nella sua suite in albergo in Indiana. Il concerto di quella sera si sarebbe tenuto proprio nel suo paese Natale. Si apprestó a chiamare Jane quando ad un tratto sente bussare alla sua porta. Va ad aprire e vide la sicurezza con una ragazza carina, alta e un sorriso smagliante. Aveva un viso familiare. Fin troppo familiare per lui.
"Tatum? Che ci fai qui?" Chiede lui stupito.
"È questo il modo di salutare una tua vecchia amica?"
"Signore, si aggirava in hotel travestita da cameriera ma l'abbiamo smascherata, solo che dice di conoscerla. Mi dispiace averla disturbata ma solo adesso sono riuscita ad acciuffarla"
"Non si preoccupi, in effetti si, la conosco e non mi sorprende che sia riuscita a svignarsela"
"Allora? Glielo dici di lasciarmi andare?" Sbottó Tatum sbuffando.
"La lasci andare..."
Michael fece entrare Tatum in stanza ancora un po' confuso, non si aspettava di certo quella sorpresa.
"Quindi adesso sei un'artista di successo! Ce l'hai fatta Michael" notó lei sedendosi comodamente sul divano sorridendogli appena. Tatum era una sua vecchia conoscenza dell'adolescenza. Si può dire che anche lei è scampata ad una vita malavitosa. Ecco perché si conoscevano.
"Si direi di sì" disse lui guardando altrove " ti offro qualcosa?" Chiese lui gentile.
"No grazie... vedo che non sei tanto contento di vedermi"
"Beh, no è che non mi aspettavo di vederti, tutto qui. Credevo fossi a New York a seguire il tuo sogno".
"Quello della giornalista? Beh, ho constatato che è troppo per me... e poi Bob mi ha lasciata"
"Ah sì?"
"Ce l'hai ancora con me vero?"
"Tatum, tu non fai mai nulla senza una ragione... ti conosco. Cosa ci fai qui?"
"Volevo salutarti... ho pensato molto a te negli ultimi mesi"
"Ci credo poco"
"La TV mi ricorda sempre te, le foto... i vecchi amici della gang"
"Li frequenti ancora?"
"Si sono tornata a Gary da quasi un anno ormai"
"Non mi dire che ti sei messa in qualche brutto giro?!"
"No, tranquillo... sentivo solo, la tua mancanza"
"Solo questo?" Domandó lui incurante, tanto per dire. Era piuttosto freddo nei suoi confronti.
"Solo questo?"
"Si... che altro sennò?"
"Michael, so che ci siamo lasciati il un modo poco carino. Volevo chiarirmi con te una volta e per tutte, chiederti perdono"
"Dopo due anni che non ci vediamo? Potevi anche startene tranquilla, non dovevi venire fin qui"
"Michael, scusa se non ho scelto te... ero tra due fuochi e, dopo ho veramente capito che quello a cui tenevo eri tu. Solo dopo ho capito di amare veramente qualcuno. Ma era troppo tardi. Tu non mi parlavi, anzi mi odiavi, era impossibile parlare con te, poi sei partito, e non abbiamo avuto più modo di vederci. Tuttavia, volevo solo chiarire per il modo in cui ci siamo lasciati e dirti scusa. Non volevo litigare con te."
Michael ad un tratto fece un tuffo nel passato, ricordando come quella ragazza lo prendeva, lo faceva sentire diverso. Un po' come adesso con Jane. Ma la ferita faceva ancora male: non essere scelti, soprattutto rispetto ad una persona della quale odi e poi litigare per colpa sua e perdere l'amore, era doloroso. Il contesto adolescenziale di Michael non fu semplice per niente.
"Hai preferito un delinqueste a me e hai creduto a lui senza sentire le mie ragioni. Come hai potuto credere che fossi un assassino?"
"L'ho scoperto dopo poco che ci siamo lasciati... mi dispiace Michael davvero"
"Beh ti sei scusata, ce dell'altro?"
"Si... che farò di tutto per farmi perdonare"
"Per questo possiamo anche lasciar stare, ormai le nostre vite sono in due direzioni diverse"
"Ti rivoglio nella mia vita Michael, proviamo ad esssere amici"
"Tatum, che ti salta in mente? Vieni qui dopo anni a chiedermi all'improvviso di essere amici?"
"Tanto lo so che non hai mai smesso di volermi bene"
"Si lo ammetto, con le ragazze mi sono solo divertito fino a qualche mese fa... ma adesso è tutto cambiato. Ora puoi anche andare" riprese lui aprendole la porta.
"Messaggio ricevuto, tanto prima o poi ci rivedremo"
"Ciao Tatum"
"Ciao Michael" lo salutó lei con un bacio all'angolo della bocca. Lui rimase impassibile eppure sorpreso. Tatum se ne andó e poi Michael chiamó finalmente Jane.
"Ehi Michael! Finalmente, che bello sentirti!" Si sentì la voce pimpante di Jane dall'altro lato.
"Ehi, come va lì?"
"Tutto bene, si procede"
"Anche qui"
"Come stai amore?"
"Bene, ma stanco... questa sera c'è il concerto"
"Farai il boom anche oggi"
"Già"
"Ti stai riposando adesso?"
"Si"
"Tra un mese mi laureo, riuscirai a venire?"
"Credo di si"
Michael non era molto loquace al telefono e Jane avvertì una strana sensazione. Che fosse successo qualcosa? O era semplicemente stanco?
"Ehi amore tutto bene? Ti sento strano"
"No, tutto bene... ora però scusami sono stanco e voglio un po' dormire. Ti chiamo domani."
"Va bene"
"Buonanotte"
"Notte"
Michael aveva la mente tutta da un'altra parte. La domanda che mi assaliva era, perché Tatum si era fatta viva dopo due anni? Veramente era interessata alla loro amicizia o c'era dell'altro? Altro che avrebbe scoperto presto.

Continua

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