"Ripeto uscirò di qui solo per venire questa sera a cena e fare il mio lavoro" riprese Jane. "Non ho paura delle tue minacce"
"Sei proprio una bambina, credimi nessuno mi prenderà per dei fidanzatini e poi non posso farmi vedere troppo in giro" rispose Michael.
"Ecco, appunto"
"Quando ti ricapita più di rivedere Aspen?"
"Odio ammetterlo... ma questo é vero"
"Sono sempre indaffarato da quando ho iniziato la carriera da solista, non ho un attimo di tregua e non chiedo nulla se non una passeggiata per i mercatini di Natale, o se vuoi possiamo provare le piste da sci"
"Non ci sono mai andata, ho paura"
"Beh all'inizio é un po difficile ma quando impari é davvero divertente... vorresti provare?"
"D'accordo ma niente comportamenti strani" avvisó Jane.
Così essi si prepararono per andare nel circuito sciistico. La giornata si presentava davvero favorevole, era molto fredda ma c'era un sole piacevole e la neve si presentava perfetta per sciare. Michael affittó due tute e due paia di scii. Dopo aver pagato l'entrata e aver avvertito i responsabili della sua presenza chiese gentilmente di non far entrare nessun paparazzo e restare in allerta se qualcuno volesse intrufolarsi.
"Benvenuta alla tua prima lezione di sci ad Aspen!" esclamó Michael pimpante.
"Grazie ma non urlare o si accorgono di te"
"Non rompere questo è il mio tempo libero!"
"Lo dicevo per te a me non importa!" Esclamó Jane distorcendo il naso.
"Pronta?"
"Pronta" riprese Jane con fare affaticato.
"Che c'è? Ti annoio per caso?"
"Sono Pronta maestro! Va bene così?"
"Molto meglio...allora, prima di tutto entra in contatto diretto con la natura, cerca di respirare l'aria alpina, devi familiarizzare con l'ambiente"
"E come?"
"Cerca di ascoltare tutto ciò che ti circonda, l'aquila, il venticello freddo, la neve che sussurra, le chiome degli alberi che si muovono"
"Perché la neve sussurra?"
"Certo che tu poesia zero" la prende in giro Michael.
"Sei tu che mi stai irritando con queste sciocchezze"
"Aspetta... vieni qui"
Michael ad un tratto lascia andare le bacchette da sci e si posiziona dietro Jane. Si avvicina a lei e le sussurra qualcosa all'orecchio. "Ascolta come gli uccelli di montagna ci circondano senza farsi vedere tra gli alberi, il vento si diverte a danzare sulle cime montuose di Aspen fino ad arrivare a noi con la sua piacevole sensazione di brezza alpina, non la puoi vedere ma la puoi percepire, ascolta i battiti del tuo cuore e uniscili a queste sensazioni"
Jane si calma visibilmente e impara ad ascoltare la realtà circostante rimanendo piacevolmente sorpresa. Le parole di Michael hanno avuto un effetto rilassante su di lei, non è stato indiscreto, non è stato invadente ma è riuscito comunque a farsi ascoltare.
"Sei così con i tuoi ballerini?" Chiede ad un tratto Jane.
"Si cerco di farmi prima di tutto ascoltare, nella calma e nel silenzio e quando ho il loro completo interesse senza nessuna distrazione comincia l'osservazione, fondamentale in tutto, anche con noi ora"
"Fino adesso sei davvero bravo ma riuscirai ad insegnarmi a sciare? Non sono come una tua ballerina"
"Dipende da te, tu osserva e ascolta bene. Iniziamo ad acquisire consapevolezza del proprio corpo scivolando sulla neve piano piano. Gurda, devi rotare il busto in avanti e indietro e poi fare queste inclinazioni. Ora ti do una piccola dimostrazione in attraversamento della pista"
Jane seguiva con attenzione le indicazioni di Michael finché non le diede una piccola dimostrazione scivolando sulla neve. Poco dopo ritornó da lei e le suggerí di avanzare in avanti pian piano aiutandosi con i bastoncini. Jane inizió a scivolare sulla neve sotto la supervisione di Michael e cominciò a prenderci gusto. Egli le fece vedere le tecniche basilari come curvare a spazzaneve, frenare, curvare a sci paralleli e così via. Il tempo passó in fretta e si fece ora di pranzo. "Adesso dovremmo tornare per pranzare" disse Michael.
"No, di già? Ora che mi stavo divertendo"
"Ho capito avviso in hotel che mangiamo fuori"
"Si mi piacerebbe assaggiare qualcosa di tipico! Ma ci ritorneremo dopo?"
"Si ma per poco perché dovremmo ritornare per discutere di varie cose prima dell'incontro con la Sony"
"Va bene"
Michael e Jane vanno a pranzo insieme in una tipica trattoria lontano dal centro e dalla zona turistica così da apprezzare di più le caratteristiche del luogo. Infondo si sa, se vuoi mangiare bene devi andare lontano dai locali prettamente turistici e MIchael lo sapeva bene. "Perché siamo andati così lontano dal centro?"
Chiese Jane.
"Perché hai detto che volevi mangiare qualcosa di tipico e la prima cosa da fare é andare lontano, nei luoghi decentrati"
"Però, si nota che te ne intendi"
"Me l'ha insegnato Sheryl 2 anni fa"
"Come hai conosciuto Sheryl?"
"Vuoi davvero saperlo? Finiremo per parlare di noi ti avverto"
"No, mi scoccio..." disse Jane cercando di cambiare discorso.
"Anche se, non abbiamo mai davvero parlato di ciò che è successo"
"E non ne parleremo"
"Va bene, ho solo risposto alla tua domanda... ti dico solo che lavorava in un bar"
"Questo già lo so"
"Che fine ha fatto invece Stephany?"
" io e lei ci siamo perse di vista, abbiamo litigato dopo 3 mesi dell'accaduto, non l'ho più sentita"
"Strano, era la tua migliore amica"
"Sono cambiate molte cose... ma questo adesso non ti interessa"
"Come vuoi... ordiniamo?"
"Ordina tu per me, visto che sei esperto nell'esplorare i luoghi di interesse"
"Beh a te piacciono i sapori forti, quindi prenderemo qualcosa al peperoncino che qui é tipico proprio per il freddo"
"Okay, mi fido"
"Si però devi ordinare tu o mi riconoscono"
"E cosa devo dire?"
"Due stufati di manzo al peperoncino e per bere fatti portare due birre o una birra grande"
"Cosa? E se è troppo forte lo stufato?"
"Tu non preoccuparti lascia fare a me"
"D'accordo"
Jane ordina gli stufati mentre Michael va in bagno per evitare che si accorgano di lui. Cerca di sistemarsi meglio i capelli nel cappellino con gli occhiali doppi e i baffi finti. Quando ritorna al tavolo Jane inizia a ridere guadagnandosi le facce buffe di Michael nell'intento di farla stare buona.
"Dimmi tu come faccio a non ridere fai girare tutti con quell'aspetto!" Esclama Jane.
"Fatti gli affaracci tuoi"
Finalmente iniziano a mangiare e trovano con piacere che la scelta é stata perfetta, anche l'abbinamento di birra. "Era davvero buona la birra sullo stufato ma già sei venuto qui?"
"No è che vado pazzo per i cibi piccanti e conosco gli abbinamenti giusti"
I due ritornano sulla pista da sci con Jane che non era nella pelle. La lezione continua quando Jane decide di sciare da sola con la compagnia di Michael. Mentre scivolano sulla neve, Jane acquisisce sempre più velocità e Michael inizia a preoccuparsi.
"Jane rallenta!"
"Non preoccuparti"
"Jane per favore, non sei ancora brava potresti farti male"
"Sciocchezze sono più veloce di te"
Jane perde il controllo.
"Michael, oddio aiutami! Come devo fare?"
"JANE! FEFMATI!
"MICHAEL AIUTAMI"
Michael prende più velocità nell'intento di fermare Jane quando ad un certo punto si getta su di lei pur di fermarla e fanno per cadere insieme sulla neve. "Jane, avevo detto di stare attenta! Che paura" l'ammonisce ancora su di lei mentre le pulisce il viso dalla neve. Jane si incanta a guardarlo catturando lo sguardo di Michael. Egli la fissa perdendosi nei suoi occhi che non fanno altro che attirarlo verso un bacio. Il cuore di Jane inizia a battere forte come se non avesse mai dato un bacio in vita sua. Nella magia di quel momento riesce a tenersi con i piedi a terra e tira la neve sulla faccia di Michael prima che toccasse le sue labbra e si mette a ridere per confondere quel momento. Michael rimane stupito non aspettandosi minimamente quel gesto e risponde facendole il solletico, infine finiscono a palle di neve.Continuaaa, commentate fatemi sapere se vi piace 😄😀
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Who's Bad?
FanfictionATTENZIONE: SCENE DI SESSO DESCRITTO. Ragazzo cinico e diffidente dal passato non facile, s'imbatte in una ragazza intrigante capace di sconvolgere il mondo di certezze da lui costruito.