25.One warm kiss in the cold night air

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Erano appena le 2:00 di notte. Jane si sveglió accarezzata dalla brezza estiva. Si trovava sotto la barca insieme a Michael, il quale dormiva serenamente. Sembrava un bambino, soddisfatto, felice, aveva un respiro regolare che si confondeva con il suono del mare. Jane era intrappolata tra lui e il telo: una sua gamba la avvolgeva le cosce e il suo braccio si nascondeva sotto la sua schiena avvolgendola come un orsacchiotto. Intanto,non si perdeva lo spettacolo che le si apriva con un Michael completamente nudo e sexy accanto a lei. Le piaceva osservare ogni dettaglio, ogni particolare che fosse possibile ricordare. Poi notó una strana macchia bianca sulla schiena, tuttavia non volle farci troppo caso.
Le onde del mare erano in quel momento un dolce invito per lei, così non volle rifiutare. Prese il suo intimo e Cercó di uscire dalla barca senza svegliare Michael. Una volta fuori, si stiracchió per bene e cominció ad incamminarsi verso il mare. Ogni passo le ricordava un momento preciso di quella magica serata trascorsa in spiaggia. Ancora non poteva crederci che aveva fatto l'amore per la prima volta. Era andato oltre le sue aspettative, e soprattutto con chi aveva promesso a se stessa che non sarebbe mai successo.
Jane si accarezzó una spalla scoperta mentre il vento le soffiava delicatamente. Nel frattempo diede uno sguardo al mare, buio e misterioso che si avvicinava e poi si ritirava. Si godeva così intensamente il momento che non si accorse dei passi dietro di lei. Due braccia le circondarono le spalle proteggendola dal freddo e un bacio si piantó nella sua tempia.
"Michael! Mi hai spaventato" disse lei sorpresa.
"Perché sei venuta qui senza mettere nulla addosso?" Chiese lui circospetto.
"Ho messo l'intimo"
"Appunto" le incalzò lui, facendo notare il suo disappunto.
"Michael, è come essere in costume!"
"Qualcuno potrebbe vederti, e io voglio essere l'unico"
"Allora quando andrò a mare ti darà fastidio?"
"Touchè... ma comunque mi da fastidio"
"E poi non c'è un gran che da guardare"
"In effetti è strano, non eri quella che non voleva farsi guardare sotto la barca?" Le chiese lui con una voce più suadente avvicinandosi di più al suo orecchio fino a farle sentire il suo respiro sulla pelle.
Jane divenne rossa di botto tanto da incrociare le braccia e chiudersi a riccio. Segno di nervosismo. Michael la giró di scatto inchiodandola al suo sguardo. Le prese una guancia nel Palmo della mano e la accarezzava con il pollice, mentre i suoi occhi trasmettevano tenerezza, consapevolezza, amore e anche fastidio.
"Ancora non capisco di cosa ti vergogni"
"Ma niente..." rispose lei abbassando lo sguardo.
"Jane, non hai nulla da invidiare a nessuno... e te lo dice uno che beh, ne ha viste nella sua vita"
"Proprio per questo Michael... io cerco di dare sempre un immagine forte, distaccata, intraprendente di me, ma sono l'opposto"
"Questo lo so, ho imparato a conoscerti dopo tutto. E se vuoi saperlo, era la tua facciata che m'intrigava, mi suscitava il continuo desiderio di te, poi il tuo continuo fuggire, trattarmi male, mi hanno spinto oltre. Non volevo mai arrendermi, dovevo riuscire a denudarti" confessó lui, senza lasciare la sua guancia. Lei si delizió di quel momento di carezza poi sobilló un piccolo "ci sei riuscito"
"Sei tu che hai cambiato me" Jane avanzó di istinto verso di lui e lo bació riversando tutto l'affetto, l'amore, il sentimento ricco e puro che aveva verso di lui. Michael ricambió in due secondi e la abbracció intrappolandola tra le braccia.
"Vuoi fare il bagno?"
"Con il buio che ci circonda?" Rispose Jane con una domanda.
"Dai, non dirmi che hai paura!" Esclamó lui prendendola in giro.
"Ho più paura di te!"
"Allora inizia a correre se non vuoi che ti affoghi a mare"
Jane si liberó subito cominciando a correre per tutta la spiaggia. Con scarsi risultati, alla fine si fece acciuffare da Michael ed egli la portó in groppa fino al mare.
"Michael, Michael, lasciami!! Sarà freddissima!"
"Pronta?"
"Noooo!"
Michael si tuffó in acqua dopo averla buttata come un sacco di patate.
"Sei impazzito?!?!?!" Esclamó lei ritornando in superficie.
"Si, di te!" Disse lui avvicinandosi.
"Stammi lontano"
"Nemmeno se lo volessi, sei irresistibile"
Jane notó di nuovo quello sguardo, uno del quale non aveva bisogno di parole. Senza aspettare altro tempo, Michael l'afferró a se dai glutei e la fece agganciare a lui tramite le gambe. Poi insinuó una mano nel suo reggiseno iniziando a stimolare il suo seno. Jane si godeva il momento lasciandolo fare. Nel frattempo le sue mani restavano aggrappate ai cappelli di Michael. Egli le bació il collo, facendo su e giù con la lingua provocandole mille sensazioni diverse. Ella, spontaneamente, si inarcava verso di lui portando più vicino la sua intimità. L'eccitazione di Michael era ormai palpabile e Jane decise di non farla rimanere così. Insinuó la sua mano nei boxer di Michael e stimoló il suo membro. Michael si fermó ad assaporare quel momento posando la sua fronte su una spalla di Jane. Poi spostó da un lato le mutandine di Jane ed entró dentro di lei.
"Michael, lo stiamo facendo senza"
"Non preoccuparti, so trattenermi"
Jane sentì un dolore non appena entró completamente in lei, tuttavia, subito scemó. Questa volta sembrava diverso, il piacere si sentiva di più, il dolore era quasi impercettibile. Mentre Michael pompava in lei, Jane abbracció Michael stringendolo a lei ed egli fece lo stesso afferrandola dal fondo schiena.
"Cosa mi fai Jane?!"
A quella affermazione di Michael si guardarono negli occhi e lui aumentó le spinte.
"Michael!" Jane si sentiva strana, provava una grossa sensazione crescere dentro di lei, e lui in risposta non fece che aumentare ancora di più. Poi l'apice fu raggiunto, ed insieme urlarono quasi il loro nome. Stanchi si lasciarono andare in acqua e si stesero in riva al mare. "Adesso ho la conferma, di te non ne avrò mai abbastanza" disse ad un tratto Michael.
"La seconda volta è stata ancora più bella" disse lei.
"Lo sarà sempre, stiamo parlando di me d'altronde"
"Eccolo li, non montarti la testa"
"Modestamente ci so fare"
"Modestamente?"
"Perché? Che hai da dire? Tutti i tuoi orgasmi mi appartengono!"
"Guarda che sono io quella ti fa godere, quindi siamo pari mio caro"
"Si, ma sei inesperta"
"Già ho dimenticato che tu hai scopato con mezza Los Angeles" disse un po' irritata alzandosi e avviandosi alla barca.
"Ehi! Che ho detto?"
Nel frattempo lei avanzava sorridendo.

_Continua_

Liberiangirl

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