CAPITOLO 34

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Allungo automaticamente la mano nel letto accanto a me. Dov'è Ben? Apro gli occhi e i ricordi della giornata di ieri mi assalgono immediatamente.
《Ben!》chiamo allarmata.
Spero non se ne sia andato lasciandomi qui.
Mi alzo dal letto, mi infilo la sua camicia ed esco dalla camera per andarlo a cercare. Mentre sono nel corridoio la porta del bagno si apre e mi blocco a guardare la visione meravigliosa che è  davanti ai miei occhi.
Ben è appena uscito dalla doccia, ha ancora la pelle e i capelli umidi e solo un asciugamanano attorno ai fianchi. È scopabile da morire.
《Buongiorno》dice serio
《Buongiorno》sussurro
Cerco di avvicinarmi ma lui mi scansa e torna in camera da letto ma io lo seguo.
《So che sei arrabbiato con me ma dobbiamo parlare》dico debolmente.
Lui nel frattempo si toglie l'asciugamano e si volta verso di me. Cerco di guardarlo negli occhi ma mio malgrado non ci riesco.
L'occhio mi cade sui suoi addominali scolpiti e poi più giù... sul suo pene in erezione.
Ah... bhe ancora qualche effetto su di lui ce l'ho.
Mi mordo il labbro, sono già tutta bagnata.
Quanto vorrei avvicinarmi!
Lo guardo di nuovo in viso e lui mi sorride facendo un ghigno.
Sa l'effetto che mi fa.
《Sicura tu voglia parlare? Non mi sembra》
Divento tutta rossa maledizione.
《Ben sei nudo davanti a me, cosa ti aspetti?》dico stizzita, guardandomi le mani.
《Cosa mi aspetto?》chiede sorpreso e nel suo tono scorgo un pizzico di rabbia.
Merda, si mette male.
Mi si avvicina e mi strappa la sua camicia in due facendo saltare tutti i bottoni. Oddio!
Sussulto per lo spavento ma lui mi afferra per le braccia impedendomi di fare un passo indietro.
《Mi aspetto che tu abbia il coraggio di dire le cose che pensi》dice rabbioso.
Scatta qualcosa dentro di me e gli rispondo a tono
《Bene, allora cominciamo dalla prima. Voglio che mi scopi proprio qui e ora》il mio tono adesso è rabbioso quando il suo.
Si avventa su di me baciandomi con violenza e io ricambio eccitata alla follia. Mi spinge sul letto e mi sale sopra, le sue mani mi scorrono su tutto il corpo finché non si fermano sulle mie mutandine.
《Sarai accontentata》dice mettendomi due dita dentro.
Io ansimo sonoramente e gemo.
Poi leva improvvisamente le dita e scostandomi le mutandine di lato mi mette dentro il suo magnifico cazzo. Non me le ha neanche levate e questo mi fa capire la sua urgenza.
Aumenta il ritmo andando sempre più veloce e sempre più forte.
Mi sta sbattendo come un pazzo.
Gli conficco le unghie nella schiena urlando forte,
scossa dell'orgasmo.
Anche Ben viene e io lo abbraccio forte.
《Ben adesso dovremmo davvero parlare...》dico accarezzandogli i capelli. Siamo più rilassati, dopo la scopata riappacificatrice.
Ha la testa poggiata sul mio petto e con un braccio mi stringe la vita abbracciandomi.
《Non c'è nulla da dire Ella. Ero incazzato e me ne sono andato. Avevo bisogno di stare solo e riflettere》
《In realtà c'è una ragione per cui tuo padre è venuto a parlarmi...
E non spetterebbe a me parlartene ma non posso continuare a mentirti. L'ho fatto una volta e mi sono odiata per questo.》
《So la ragione per cui è venuto da te》
Mi blocco.
Che vuol dire? Come sa che è malato?
《Ieri quando sono uscito di casa non sono venuto subito qui.
Sono andato a cercarlo per farmi dire la verità. Sapevo che ti aveva detto qualcosa ma pensavo che non parlassi per paura, invece lui mi ha rivelato di essere malato》
Sono senza parole, sta parlando di suo padre e non si è ancora arrabbiato.
《Quindi voi due avete parlato? Civilmente intendo》gli chiedo cauta
《Mi ha preso alla sprovvista Ella. Avevo immaginato di tutto tranne questo. Mi sono seduto e ho ascoltato cosa aveva da dirmi poi me ne sono andato e sono venuto qui》dice semplicemente
《E....?》voglio sapere cosa farà adesso.
《Nulla. Non è cambiato niente Ella. Il fatto che sia malato non mi fa dimenticare quanto ha fatto soffrire me e mia madre. Adesso ha solo paura di morire solo come un cane.》
Lo ascolto in silenzio e sono d'accordo con lui ma credo che infondo gli manca l'affetto di un padre. Magari potrebbe ripensarci e dargli una seconda possibilità.
《Quindi non sei più arrabbiato con me?》chiedo per distrarlo
《Mmmhhh... non ho ancora deciso》dice stronfinandosi su di me
《Cosa potrei fare per  farmi perdonare?》dico provocante
《Io qualche idea ce l'avrei...》mi risponde Ben.
E io mi preparo per il secondo round.

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