CAPITOLO 64

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Siamo a Lombok, un'isola dell'Indonesia, e sono già passate due settimane, la nostra luna di miele si è conclusa.
Qui c'è una visione paradisiaca di spiagge dalla sabbia fine e lagune turchesi, bellissime baie per nuotare e acque calde.
All’interno dell’isola, ci sono campi di riso e un’infinita varietà di fiori e piante, che nascondono meravigliose cascate.
Ci siamo tuffati in acque cristalline e abbiamo ammirato paesaggi mozzafiato.
Infine, abbiamo anche sperimentato l'emozione di "volare" sul mare, mentre prendevamo il sole, comodamente sdraiati sulle sdraio.
Non vorrei mai più tornare, ma siamo diretti all'aeroporto di Bali, tornermo a casa in aereo...
Domani a quest'ora saremo già a New York.

《Pronta a tornare alla vita vera?》chiede Ben sorridendo.
《Assolutamente no》sussurro
un pò imbronciata.
Siamo all'aeroporto di Bali e hanno appena chiamato il nostro volo.
Ben scoppia a ridere e mi da un bacio sulla testa tenendomi per mano.
Saliamo sull'aereo, volo rigorosamente in prima classe e ci accomodiamo nelle poltroncine.
《Spero non mi venga un attacco di nausea durante il volo》dico guardando fuori dal finestrino.
《Sta tranquilla, ci sono io con te》dice Ben stringendomi una mano.
《Mercoledì ho l'appuntamento con la dottoressa Porter...》dico tornando a guardarlo.
《Farò la prima ecografia, verrai?》chiedo speranzosa.
Mi sorride dolcemente poi dice
《Certo angelo mio》
L'aereo decolla e io chiedo per distrarmi
《Preferiresti un maschio o una femmina?》
Ogni volta i decolli mi fanno sentire male.
《Bhe... preferirei un maschietto, ma l'importante è che sia sano Ella》
Annuisco, ovvio che sì.
Che sia femmina o maschio, l'importante è che sia in salute.
Gli sorrido, sentendomi completa.
Non avrei mai immaginato che la vita mi avrebbe riservato tutto ciò, mi sento molto fortunata.

Martedì arriviamo a New York alle  dicei del mattino e Ben mi dice che dopo una doccia veloce a casa andarà immediatamente in ufficio per recuperare le due settimane di assenza.
Io invece mi sento spossata dal viaggio, così quando arriviamo a casa nostra vado a stendermi immediatamente a letto.
Ho detto a Ben che voglio lavorare, non ho intenzione di passare nove mesi a casa. Così domani tornerò a lavoro, nonostante lui non sia d'accordo.
Quando mi sveglio sono le dodici e trentacinque, mi alzo e scendo in cucina.
《Ella, bentornata tesoro!》dice Betty quando mi vede.
《Salve Betty》dico sorridendo assonnata.
《Il pranzo è pronto, Mr Harder non tornerà prima di stasera... quindi meglio mangiare prima che si freddi》dice porgendomi un piatto di maccheroni.
Ah... bene.
Dopo aver mangiato tutto decido di vedere un film ma mi annoio a stare a casa, così decido di andare a trovare Ben in ufficio.
《Betty, sto uscendo. Adam è qui?》dico dopo essermi vestita.
Ormai fa freddo a New York così ho indossato un maglioncino panna, jeans neri e un giubbotto color ruggine. Sono in pieno stile autunnale.
《Oh, no mia cara. Adam è in giro a fare commissioni. Lo chiamo subito per dirgli di venire a prenderti》
《No, prenderò un taxi, non c'è problema》dico sorridendo.
《Ma...》inizia Betty contrariata, ma la interrompo subito.
《Betty, la prego. Ben mi controlla già abbastanza... posso prendere un taxi tranquillamente?》chiedo esasperata.
Lei mi fissa per un attimo poi annuisce e io faccio un sospiro di sollievo.
《Certo mia cara》dice sorridendomi.

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