CAPITOLO 40

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Rimango seduta sulle ginocchia a guardarlo finché il suo respiro si fa regolare, poi apre gli occhi e mi dice 《vieni qui》
Mi metto a cavalcioni su di lui e lo guardo.
Con un dito sfioro il suo petto e i suoi peli mi solleticano.
Gli sorrido e lui ricambia.
《Dovremmo tornare a casa, hai bisogno di essere scopata perbene》dice tranquillo.
《Che volgarità Mr Harder...》dico con finto rimprovero
《Allora diciamo che hai bisogno di coccole intime?》dice trattenendo una risata.
Scoppio a ridere.
《Vorrei che fossi sempre così sorridente e rilassata. Ultimamente ti ho vista piangere troppo》dice con un tono triste.
Mi piego su di lui e lo bacio castamente sulle labbra.

《Come mi hai trovata?》chiedo quando torno sul sedile del passeggero.
《Will》dice soltanto e sorride.
Si sistema i pantaloni, poi accende l'auto e partiamo.
Will traditore.
《Spero non lo avrai minacciato per farti dire dov'eravamo》uso un tono scherzoso ma ho davvero paura che possa averlo costretto.
《In realtà ha parlato spontaneamente. Era preoccupato anche lui che Rachel fosse in vacanza da sola》spiega.
《Ah》
《Già. Siamo venuti qui con il mio jet. Adesso la sta aspettando nella vostra stanza in hotel》dice adombrandosi.
《Cosa?! E io e tu dove ce ne andremo?》
《Andiamo nella casa che ho qui a Miami》
Oh bhe certo.... che stupida. Non poteva mancare la casa a Miami.
《Come fai a conoscere Simon?》chiedo curiosa.
《Eravamo compagni di università. Io, lui e Carter》
Ah!
《Quindi Will ti ha detto che eravamo con Simon e lo hai chiamato per trovarci?》
《Esattamente》
Sospiro forte. Non potrei scappare da quest'uomo neanche se lo volessi.
Ripenso a ieri e a quello che gli ho detto.  Sono confusa, non so se stiamo correndo troppo o se siamo noi ad essere due fuochi che si incendiano troppo facilmente...
Dobbiamo comunque parlare della sua mania di controllo.
《A cosa pensi?》mi chiede improvvisamente.
《A noi... a ieri.》
《Dobbiamo parlare di questa situazione Ella. Sono venuto qui per questo.》dice serio continuando a guardare la strada.
《Bhe in realtà ti avevo detto che avevo bisogno di riflettere, di stare lontano da te e tu ti sei catapultato qui...》dico ma infondo mi fa piacere che sia con me.
《Mi dispiace se ho invaso ancora una volta i tuoi spazi Ella, ma vedendo come eri ridotta stasera non mi pento di essere qui.》
Stasera è molto tagliente, parla senza mezzi termini.
《Ho bisogno di te Ben, questo è certo. Ma non ho bisogno di essere controllata. Sei ossessivo e possessivo. E questa cosa mi spaventa. Non voglio perdere la mia libertà...》concludo guardando fuori dal finestrino.
Lui non risponde e continuiamo a viaggiare in silenzio finché arriviamo davanti una casa nella zona di Miami Beach.
Ben posteggia, scendiamo dall'auto e ci dirigiamo verso la porta.
《Forse potremmo evitare di parlare stasera e fare un tour della casa...》mi dice Ben chiudendosi la porta alle spalle.
Un tour della casa a quest'ora di notte?
Mi guardo intorno e alla nostra destra vedo un tavolinetto con quattro sedie appartenenti alla cucina e dall'altra parte la zona soggiorno dove c'è la tv e due divani. Deduco che non ci sia un piano superiore perché non vedo scale, le altre stanze saranno lungo il corridoio di fronte a me. Mi volto a guardare Ben, ha uno scintillio pericoloso negli occhi e mi squadra dalla testa ai piedi.
《Molto carino quest'abito. Non ci metterò molto a vedere cosa c'è sotto》dice spudoratamente malizioso.
Mi si avvicina come una pantera e io mi sento improvvisamente timida.
《Cominciamo dalla cucina》dice sollevandomi da terra.
Mi prende da sotto le natiche e io aggancio le gambe alla sua vita e metto le braccia sulle sue spalle.
Sposta qualche sedia e mi deposita sul tavolino rimanendo tra le mie gambe.
Mi bacia appassionatamente e le nostre lingue si intrecciano.
Comincio a sbottonargli la camicia e gliela tolgo mentre lui con una mano scende ad allargarmi le cosce.
Mi abbassa le spalline sottili dell'abito e rimango nuda dai seni fino alla pancia.
《Sei splendida. Vorrei baciare ogni centimetro di te》dice guardandomi famelico. Scende con le labbra sui miei seni baciandoli, poi comincia a leccare e mordere i miei capezzoli.
Con una mano mi prende per un fianco tirandomi verso il suo inguine, poi mi mette una mano sotto il vestito e trovando il mio clitoride comincia a stuzzicarlo.
Getto la testa all'indietro. Lo voglio. Ho bisogno di averlo dentro di me subito.
《Ben scopami ti prego》sussurro disperata.
Lui alza il viso guardandomi negli occhi poi senza dire nulla mi solleva di nuovo e mi porta in soggiorno. Mi mette a terra e sono davanti a lui, il vestito mi è rimasto attorno ai fianchi.
《Siediti sul divano》dice
《Bene, adesso divarica le gambe il più possibile》continua ed io eseguo passo dopo passo.
È inpiedi davanti a me e indossa solo i pantaloni, poi si inginocchia e mi mette le mani sulle cosce spalancandomi completamente.
Sono già eccitata alla follia ma sapere che sono così aperta davanti a lui che mi sta osservando intimamente mi fa bagnare ancora di più.
Si piega verso il mio bacino e allo stesso tempo mi tira per i fianchi verso il suo viso portandosi la mia vagina alla bocca.
Tiene gli occhi fissi nei miei e comincia a leccarmi il clitoride.
Oddio questa visione mi fa impazzire.
Getto la testa all'indietro gemendo forte e lui inserisce dentro di me un dito.
Comincio a tremare, ci sono quasi.
Esplodo in un orgasmo intenso e Ben continua a stimolarmi fino all'ultimo spasmo.

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