CAPITOLO 59

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Mi sveglio improvvisamente da un sogno confuso. Apro gli occhi e la sveglia segna le otto e trentadue.
Dov'è Ben? Spero non sia andato in ospedale senza di me.
Mi metto una mano sulla pancia, adesso siamo in due eh?
Mentre faccio questo pensiero la porta della camera si apre ed entra Ben con un vassoio nelle mani.
《Buongiorno piccola》dice.
Mi metto seduta e lui me lo porge.
《Buongiorno》dico assonnata.
《Come sta tuo padre?》chiedo cominciando a mangiare.
Mmmh che fame.
《Ho chiamato poco fa l'ospedale e mi hanno detto che ha passato la notte tranquillamente. Fin'ora non si è aggravato》
《Allora andiamo a trovarlo》dico sorridendo.
《Solo se te la senti. Non voglio che ti affatichi troppo》dice rimproverandomi.
Ehi! Papino ha già cominciato a rompere.
《Sono incinta Ben, non malata》ribatto.
Mi guarda e poi sospira.
《Finisci di mangiare e poi andiamo》

Arriviamo in ospedale un'ora dopo e prima di entrare in stanza mi fermo voltandomi verso Ben.
《Dovremmo dirlo a tuo padre Ben》dico toccandomi la pancia.
Lui mi guarda e annuisce.
Entriamo e raggiungiamo Jeremiah.
《Salve Jeremiah》dico sorridendo.
《Ragazzi...》dice accennando un sorriso ma è molto debole.
Mi rendo conto che fa fatica a parlare e ho la sensazione che ci lascerà presto.
Sento un nodo in gola e ho gli occhi lucidi.
《Papà, abbiamo una bella notizia da darti》dice Ben sedendosi in una sedia accanto al suo letto.
Ci guarda facendo piccoli respiri, ma non dice nulla, non ne ha la forza.
《Aspetto un bambino》dico dolcemente.
Jeremiah ci sorride e vedo che si è emozionato perché una lacrima gli riga il volto.
《È meraviglioso》sussurra
《Sarai un padre migliore di me...》dice stringendo la mano di Ben poi chiude gli occhi e il suo respiro si ferma. Se n'è andato.
Aspettava questa notizia per chiudere gli occhi per sempre.
Non riesco a trattenermi e le lacrime cominciano a scorrere sul mio viso. Ben oggi ha perso suo padre, ma ha ricevuto un dono prezioso a consolarlo: un figlio.

È  passata una settimana da quando si è svolto il funerale, Ben era un pò scosso all'inizio ma adesso sembra essersi ripreso.
I nostri pensieri per ora sono stati rivolti al funerale e alla gravidanza così abbiamo completamente accantonato il matrimonio.
O per lo meno è quello che pensavo io.
《Dovremmo decidere quando sposarci》dice Ben mentre stiamo cenando in cucina.
Mi blocco e mi volto a guardarlo.
《Non dovremmo aspettare ancora un pò? È passata solo una settimana dal funerale》dico.
《Abbiamo una creatura in arrivo Ella, non voglio aspettare. Quando mio figlio nascerà saremo già sposati》dice in tono fermo.
Bhe effettivamente....
《Comincia a scegliere l'abito, io chiederò a Carter di sposarci. Se sei d'accordo ovviamente》
Oh si, Carter mi piace.
《Certamente!》dico alzandomi.
Gli sorrido e lo bacio su una guancia mentre lui rimanendo seduto mi avvolge in un'abbraccio.
《Mrs Harder... suona bene》sussurra sulla mia pelle.
Non mi tocca da quando siamo tornati a New York, la morte di suo padre lo ha destabilizzato per un pò, ma adesso....
Lo desidero, ho bisogno di sentirmi amata.
Si alza prendendomi in braccio e io sussulto per il gesto inaspettato.
《Ti voglio nuda nel nostro letto》mi dice con uno sguardo penetrante.
Finalmente.
Sale le scale ed entra in camera adagiandomi sul letto.
《Voglio fare l'amore con te Ben. Ho bisogno di te》 sussurro ansimante mentre lui comincia a spogliarmi.
Quando sono completamente nuda, lui si toglie tutti i vestiti e poi si posiziona tra le mie gambe e comincia a baciarmi la pancia.
Lo fa teneramente, quasi con venerazione e io gli accarezzo i capelli.
《Mi hai ridato la vita Ella, ma non solo. Stai dando vita anche al nostro amore》dice accarezzandomi la pancia.
《Amore mio...》sussurro.
Poi lui si fa largo tra le mie cosce e comincia a lavorare con la lingua, finché non esplodo in un orgasmo.
Quando il mio respiro torna regolare si mette in posizione e mi penetra lentamente guardandomi negli occhi.
《Ti amo Ella》dice aumentando un pò il ritmo e io mi muovo andandogli incontro.
Gemo e ansimo sonoramente mentre lui continua a spingere, finché entrambi non veniamo insieme.
Lo amo anch'io, infinitamente e sopra ogni cosa.

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