CAPITOLO 46

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Mi guardo allo specchio per la centesima volta e vedo il mio riflesso. Ho indossato un pantalone leggero giallo senape, un top bianco e degli orecchini pendenti con delle pietre colorate. Forse è troppo? Mi sento agitata. Mi liscio i pantaloni e faccio un respiro profondo.
《È normale essere un po tesi il primo giorno di lavoro, ma tranquilla... non c'è il rischio che ti licenzino》mi dice Ben facendomi l'occhiolino mentre si annoda la cravatta.
Lo guardo male.
《Non è divertente Ben》
Mi passa accanto per andare verso il cassettone e mi bacia sulla testa.
《Ho detto al tuo capo di trattarti come una normalissima dipendente. Anzi, di spronarti più degli altri》dice facendo un sorriso perverso.
Spero sia così, non voglio favoritismi perché sono la fidanzata del grande capo.
Saliamo in auto e Adam ci porta a lavoro. L'agenzia non è molto lontana dall'azienda di Ben, quindi per prima lasciano me.
《Ti chiamerò più tardi per sapere come va》dice Ben baciandomi castamente sulle labbra.
Annuisco e scendo dall'auto.
Faccio un respiro profondo ed entro.
L'ambiente in cui mi ritrovo mi piace subito. C'è gente che lavora freneticamente ed altri che stanno al computer.
《Ella?》mi volto verso una donna alta, bruna e seria. Sembra molto rigida e sicura di sé.
《Salve, sono Julia》
《Oh, salve》ci stringiamo la mano.
《Ti faccio vedere subito dov'è la tua postazione e il lavoro che svolgerai. Per un primo periodo ti occuperai anche della grafica non solo della fotografia. Spero non sia un problema》dice con un tono di sfida.
Capisco subito che mi sta mettendo alla prova, Ben aveva ragione. Non mi risparmierrano solo perché sono la fidanzata del capo.
《Sono pronta a fare tutto Julia》rispondo sorridendo e lei ricambia.
《Bene, allora cominciamo》
Mi spiega tutto quello che dovrò fare e mi presenta ai colleghi e ai vari direttori ed io mi ambiento subito. È il mio settore d'altronde.
La mattinata scorre velocemente e in un batter d'occhio è già mezzogiorno.
Blake Muller, l'art director, viene alla mia scrivania. Ci siamo presentati stamattina.
《Ella, ho ordinato il pranzo e mi sono permesso di prendere qualcosa anche per te.
Vieni nel mio ufficio, mangiamo insieme》dice impeccabile.
È un uomo sulla quarantina, alto, snello e si tiene in forma noto.
È molto affascinante.
《Grazie, è molto gentile da parte sua Mr Mullen》dico sorridendo.
In realtà qui sono tutti gentili e disponibili, apprezzo molto questo ambiente di lavoro tranquillo.
Mi fissa senza dire nulla per qualche secondo poi dice
《Chiamami Blake, e poi ti prego dammi del tu》dice sorridendo.
Mi sento sollevata... Blake sembra un tipo molto alla mano, non il solito capo autoritario e scontroso.
A proposito, questo mi fa pensare a Ben.
《D'accordo Blake, arrivo tra poco》dico sorridendo.
Si dirige nel suo ufficio e io controllo il mio cellulare.
Nessuna chiamata, forse è impegnato.
Decido di mandargli un sms
"Qui tutto bene, sto andando a pranzare con il mio nuovo capo. È un tipo simpatico. Mi manchi"
Raggiungo Blake nel suo ufficio e mi accomodo alla sua scrivania.
《Spero ti piaccia l'insalata...》dice porgendomi la mia.
《Si certo, grazie》
《Allora... parlami di te. Ben mi ha accennato qualcosa ma vorrei sentirlo da te》dice sorridendo ma capisco che sono sotto il secondo test della giornata.
《Vengo da Atlanta e ho una laurea in grafica, ho sempre amato la fotografia. Mi sono trasferita qui per lavorare in questo settore e...》
Continuo a parlare della mia passione e Blake ascolta attentamente ogni mia parola e infine annuisce.
《E Ben? Come vi siete conosciuti?》mi chiede e io mi rilasso leggermente, stiamo cambiando argomento finalmente.
Test superato.
Sorrido pensando al mio fidanzato maniaco del controllo.
《Ben era il proprietario della casa in cui ho abitato quando sono arrivata qui a New York. È stato disponibile con me fin dalla prima volta che ci siamo visti》sorrido al ricordo del nostro primo incontro.
Disponibile ma stronzo aggiungerei, ma lascio questo dettaglio per me.
Continuiamo a parlare del più e del meno e mi racconta che è sposato e ha una figlia di otto anni.
Mentre mi fa vedere le foto della sua famiglia mi squilla il cellulare.
《Scusa, devo rispondere. Grazie per il pranzo》dico sorridendogli ed esco dall'ufficio.
Mi rimetto alla mia scrivania e rispondo.
《Come sta andando il tuo primo giorno?》chiede Ben.
《Benissimo! Mi sono ambientata benissimo, sono tutti molto gentili qui. Blake mi ha invitata a pranzare con lui》dico entusiasta.
《Blake?》domanda glaciale Ben.
E in un attimo tutto il mio entusiasmo si spegne.
《Mi ha detto di chiamarlo per nome... è un tipo alla mano ed è spostato Ben》dico mettendo in chiaro le cose subito.
《Lo so che è sposato, ma non mi piace questa confidenza Ella. È pur sempre il tuo capo》dice in tono duro.
Sospiro e conto fino a cinque.
《D'accordo, starò attenta Ben.》
《Bene. Ti avevo chiamato per dirti che dopo il lavoro vorrei portarti a cena fuori per festeggiare》
Adesso sembra più tranquillo e nel suo tono c'è un pizzico di dolcezza.
《È un'idea fantastica. Non vedo l'ora di vederti》sussurro.
《Anch'io》
《Adesso devo andare. Ti amo》
《Pensami. Ti amo anch'io》
E stacchiamo la chiamata.

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