Amore In Affitto

CAPITOLO 44

Mi sveglio sentendo l'odore del caffè appena fatto. Apro gli occhi e guardo l'orario, sono le dieci e mezza, poi mi guardo intorno ma Ben non è in stanza. Vado in bagno a darmi una rinfrescata, mi vesto e poi mi dirigo in cucina.
Lì trovo Rachel che sta cercando di preparare la colazione e Will che la guarda scettico... Mi viene da ridere e metto una mano sulla bocca. Dove sarà Ben?
Sento aprirsi la porta di casa e mi volto. Eccolo qui, ma cosa sarà andato a fare? Siamo in vacanza.
Mi guarda e io gli sorrido raggiante. Non c'è più la Ella spezzata di ieri sera.
《Buongiorno Ben》
《Buongiorno a te》dice con uno sguardo da pantera.
So che se non ci fossero Will e Rachel mi avrebbe già scopata sul tavolo della cucina.
Arrossisco sotto il suo sguardo penetrante e mi mordo un labbro.
《Ehm.. ragazzi...》dice Rachel in imbarazzo.
Merda. Mi sa che hanno capito che stavamo scopando con il pensiero.
《Vado a cambiarmi e arrivo》dice Ben superandomi e si avvia verso la camera da letto.
Io invece mi avvicino ai fornelli per vedere cosa sta cucinando la mia amica.
《Ragazza mia, voi due fate scintille anche da lontano!》mi dice Rachel con un sorrisone stampato in faccia.
Divento viola e mi volto verso Will in cerca di aiuto ma lui scoppia a ridere.
《Fanculo tutti e due》dico mettendomi le mani sugli occhi imbarazzata.
Dopo aver fatto colazione tutti insieme decidiamo che è ora di sistemare le valigie e partire.
Prendiamo il jet privato di Ben e atterriamo a New York due ore dopo, nel primo pomeriggio. Saluto i miei amici e ci promettiamo di rivederci presto, poi io e Ben torniamo al suo appartamento a Manhattan.
Mentre sto svuotando la valigia sento squillare il cellulare e mi affretto a rispondere anche se è un numero che non riconosco.
《Pronto?》dico
《Miss Ella Sahel?》mi chiede una voce femminile dall'altra parte del telefono.
《Si, sono io...》
《Salve sono Julia Anderson e la chiamo per comunicarle che il posto di fotografa presso l'genzia Publicis Group nel reparto grafico è suo. Se accetta l'aspettiamo alle ore nove di domani mattina.》
Oddio. Mi hanno preso! Sono eccitata e penso a Ben. Alla fine di questa vacanza ho preso la mia decisione quindi...
《La ringrazio per avermelo comunicato, ovviamente accetto! Sarò in agenzia domattina alle nove》dico mentre Ben entra in camera.
Mi guarda interrogativo e io chiudo velocemente la chiamata.
Che strano però...
una telefonata di lavoro di domenica.
《Chi era?》domanda curioso.
《L'agenzia in cui ho presentato curriculum》dico osservandolo.
C'è qualcosa che non mi convince.
《Sei stata assunta?》chiede con voce tranquilla ma il suo sguardo è attento, indagatore.
《C'entri qualcosa con questa chiamata Ben?》vado dritta al punto.
Fa un mezzo sorriso.
《Diciamo che ho la mia influenza su questa agenzia. Sono il capo》 Adesso si aspetta una mia reazione forte ma io non mi scompongo, anzi lo fisso negli occhi e sorrido. Voglio fargliela pagare un pò, così comincio la messa in scena.
La sua espressione arrogante cambia rapidamente e si mette sulla difensiva.
《Non dici niente?》chiede corrugando le sopracciglia.
《Cosa dovrei dire? Sei il capo dell'agenzia, auguri》rispondo pungendolo.
《Non solo dell'agenzia》non continua la frase ma capisco benissimo che sta pensando "anche il tuo".
《Ho rifiutato il lavoro. Non sei il mio capo Ben》
Dico sganciando la bomba.
Adesso è veramente confuso e a me viene da ridere.
《Che gioco stai giocando Ella?》dice minaccioso.
Fa qualche passo verso di me ma non ho paura. Adesso è di fronte a me e a separarci rimangono pochi centimetri.
《Perché hai rifiutato? Era quello che volevi fare》
《Ti avevo detto che non volevo lavorare ne con te ne per te...》dico ma sto sorridendo.
Gli metto le braccia intorno al collo e fisso le sue labbra,
poi sussurro in modo voluttuoso
《Mi piace farti incazzare sai Mr Harder? Ma stai sereno, questa volta sto solo scherzando. In vacanza ho preso la mia decisione... sapevo che non mi avresti fatto lavorare per qualcun'altro quindi accetto le condizioni》concludo.