Non è mai troppo presto

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#Ginevra POV

Ho deciso di accompagnare i miei genitori in stazione. - Quindi torni a Roma per il tuo compleanno? -

- Suppongo di sì, il 28 è l'ultimo giorno della settimana della moda a Milano e sicuro poi mi aspettano in redazione per parlare di com'è andata, sono nuova e non voglio fare colpi di testa. - spiego ai miei genitori.

- Vedrai che andrà tutto benissimo! - afferma mio padre. - So che sei spaventata, è assolutamente normale avere paura visto che stai per affrontare qualcosa di totalmente nuovo. - aggiunge ancora.

- Si, credo che sia normale. Aspetto un momento del genere da quando mi sono laureata e sono passati un po' di anni. E c'è da dire che sono convinta che il lavoro all'atelier mi abbia aiutata un sacco, mi ha fatto crescere in un modo impensabile e come primo lavoro in assoluto non è stato per niente male. Ora apro questo nuovo capitolo e spero vivamente che sia altrettanto entusiasmante, io sono curiosa di vivere ogni emozione al massimo anche se non nego che ho paura. -

- Domani ci aspettiamo il resoconto completo! - afferma mia madre puntandomi un dito contro.

- Ovviamente, vi farò sapere tutto nei minimi dettagli. - la rassicuro mentre li accompagno in direzione del binario. - Verrete per il mio compleanno? Non credo di organizzare grandi feste però mi farebbe piacere. -

- Poi ci organizziamo manca ancora un mese! - mi dice mamma abbracciandomi. - Mi raccomando! -

- Tranquilla! - e le sorrido passando poi tra le braccia di mio padre.

- A presto ed in bocca al lupo! -

- Che il lupo corra con me! - affermo divertita mentre li saluto con la mano quando il treno inizia ad allontanarsi e poco dopo il mio telefono squilla. - Pronto? - e sorrido visto che si tratta di Fabrizio. - Ho appena accompagnato i miei in stazione, perchè? - domando io mentre torno verso l'auto. - Che? - non riesco a credere a ciò che mi ha appena chiesto Fabrizio, vuole che vada a pranzo dai suoi genitori perchè dice che è il momento di smettere di nascondermi almeno alla sua famiglia. Ovviamente la cosa mi spaventa, anche tanto, temo che anche i suoi genitori potrebbero non prendere bene la nostra frequentazione e forse io non sono forte quanto lui. - Va bene ci sarò! - alla fine è riuscito a convincermi. - Mandami la posizione! - dico prima di chiudere la chiamata.

Salgo in auto prendendo un respiro profondo e cerco di riacquistare la calma necessaria in questo momento, so che sicuramente anche la sua famiglia sarà spiazzata da come ci siamo conosciuti e ritrovati, so che anche lui non ne ha mai fatto parola con nessuno custodendo i ricordi gelosamente nel suo cuore proprio come ho fatto io per tutti questi anni.

Avvio il navigatore quando Fabrizio mi invia la posizione e mi metto in marcia per raggiungerlo, spero almeno che abbia avvisato che avrebbe presentato una persona e spero che ci sia anche Romina visto che è l'unica persona che conosco.

Riconosco l'auto di Fabrizio e mi parcheggio al suo fianco e lo vedo sorridermi quando scendo dalla macchina. - Hai avuto difficoltà a raggiungermi? -

- No, ho usato il navigatore ovviamente, hai detto ai tuoi genitori che portavi una persona vero? - gli chiedo io.

- Si, e non devi agitarti, sicuro saranno spiazzati ma non penso che faranno alcun problema. - afferma Fabrizio.

- A differenza dei miei! - ribatto io. - Anche se c'è da dire che si sono scusati, mi hanno chiesto un po' di tempo ma sono certi di volerti conoscere meglio. - gli spiego.

- Allora diamogli tempo! - afferma lui mentre mi afferra la mano. - Pronta? -

- Hai una domanda di riserva? - gli chiedo divertita.

𝑽𝒐𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒔𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒕𝒆 ~ 𝑭𝒂𝒃𝒓𝒊𝒛𝒊𝒐 𝑴𝒐𝒓𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora