𝑽𝒐𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒔𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒕𝒆 ~ 𝑭𝒂𝒃𝒓𝒊𝒛𝒊𝒐 𝑴𝒐𝒓𝒐

Il momento giusto

#Ginevra POV

- Torno subito! - dico ai miei genitori mentre con due pacchetti tra le mani salgo le scale che mi separano da casa di Charlotte e Mattia e così suono il campanello.

- Ginevra entra! - Mattia mi apre la porta di casa.

- Sono passata a lasciarvi i vostri regali di Natale! - spiego io. - Tra poco vado a casa di Fabrizio fino al 27 insieme ai miei e so che poi voi partite per qualche giorno. - aggiungo ancora quando ci ha raggiunto anche Charlotte.

- Grazie! - e mi abbraccia. - Sai che non dovevi. - aggiunge poi.

- Non è Natale senza regali e mi raccomando non potete aprirli in anticipo. - dico subito ai due che sono a dir poco curiosi.

- Comunque guarda caso anche noi abbiamo un pensiero per te e anche per Fabrizio! -

- Davvero? - domando io che non mi aspettavo che avessero pensato a qualcosa anche per Fabrizio ma penso che questa sia l'ennesima dimostrazione del fatto che hanno ampiamente accettato la mia storia e sono in buoni rapporti con il mio uomo e questo non può che rendermi immensamente felice.

- Certo! - e Mattia mi porge due pacchetti.

- Grazie, poi riferirò a Fabrizio che il regalo è da parte vostra. - dico subito mentre abbraccio nuovamente i due. - Mi raccomando passate delle buone feste e poi comunque ci sentiamo no? - domando un po' preoccupata anche se in parte comprendo la loro voglia di trascorrere alcuni giorni lontani dal mondo.

- Certo che ci sentiamo. - replica Charlotte. - Dobbiamo farci gli auguri sia a Natale che per il nuovo anno. - mi dice decisa lei.

- Perfetto! - e saluto velocemente i due tornando a casa dove mi attendono i miei genitori che nel frattempo hanno già caricato i bagagli in auto e così ci mettiamo in viaggio in direzione della casa di Fabrizio che tra l'altro si trova nella stessa zona di dove vive la madre di Charlotte dove i miei trascorreranno qualche giorno e soprattutto Capodanno.

- Abita vicino a Charlotte? -

- Si, è tornato da poco qui, voleva stare il più vicino possibile ai figli. - spiego io e penso che la decisione di Fabrizio sia totalmente comprensibile.

- Mi sembra giusto, vuole essere un padre presente. - mi dice mio padre. - Se potessimo anche noi avremmo già mollato tutto per starti vicino. - mi confessa, sospettavo che avessero questo desiderio.

- Lo so papà, però come vedi me la cavo comunque e poi non sono mai da sola. - lo rassicuro, non voglio proprio che si sentano in colpa. - So che avete le vostre attività da portare avanti. - e so anche quanto sia difficile in questo momento. La scuola di danza di mamma è praticamente chiusa da mesi, sono più le spese e le tasse che gli incassi e so che sta meditando di chiuderla, so che comunque entrambi in qualche modo speravano che io avrei provato a seguire almeno una delle due attività di famiglia ma non era proprio ciò che volevo. Ho seguito la mia strada e spero che siano davvero fieri di me. - So che volevate qualcosa di diverso per me. - dico io ai due. - So che speravate che avrei preso le redini di almeno una delle due attività di famiglia ma ho seguito un'altra strada, sto facendo ciò che mi fa stare bene. Ho realizzato il mio più grande sogno e spero vivamente che voi siate fieri di me. - confesso queste cose ai miei genitori dopo così tanto tempo, ma penso che sia il momento giusto visto che tra poco sarà Natale e vorrei avere il massimo da questa giornata.

- Siamo molto fieri di te, avevamo altre aspettative ma conta solamente la tua felicità. Per le attività ci si penserà in futuro, non siamo poi così vecchi. - afferma divertita mia madre e so che in questo momento sta cercando di essere forte per me. - So che sei preoccupata ma se decidessi di chiudere la scuola di danza non hai alcuna colpa, sarebbe a causa della pandemia e potrei lavorare con tuo padre. - apprezzo che mi stia rassicurando.