Rappresentate una favola

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#Fabrizio POV

Dopo aver parlato con Ginevra mi dirigo velocemente verso lo studio di montaggio dove mi attende Alessio.

- Lo so, sono in ritardo! - dico subito appena faccio il mio ingresso consapevole che in questi giorni sembro avere parecchio la testa tra le nuvole.

- Fab stai bene? - e mi fissa dal momento che sono arrivato completamente trafelato.

- Si, ho corso perchè sapevo di essere in ritardo. In questi giorni sono a dir poco pessimo. - gli faccio notare io.

- Ma che dici? - so che Alessio è un caro amico, posso contare sempre su di lui e so bene che non mi fa una colpa di nulla.

- La verità, prima ti chiedo alcuni giorni per andare a Genova con Ginevra e poi quando torno sembro avere sempre la testa tra le nuvole, non voglio assolutamente che pensi che io non abbia più alcun interesse per questo progetto. - mi affretto a dire.

- Te vuoi dà una calmata? - mi domanda Alessio. - So benissimo quanto tieni al film, non penso assolutamente che tu abbia perso interesse nel progetto e credimi che anche mia moglie è stata molto felice del fatto che io abbia avuto alcuni giorni liberi. Le riprese sono state molto intense e avevo bisogno di un po' di riposo oltre che stare con la mia famiglia. -

- Giusto! - e mi gratto la nuca imbarazzato.

- Ginevra sta bene? -

- Si, sta bene, si stanca solamente più velocemente. L'altra sera ho visto le luci ancora accese quando sono tornato a notte fonda e pensavo stesse poco bene invece si è addormentata sul divano nell'intento di aspettarmi. -

- La stanchezza è normale, l'importante è che stia bene e cercate di godervi questi mesi perchè tu ne sei già consapevole di quanto siano momenti magici. -

- Assolutamente si. - e sorrido al mio amico. - Stamattina sono stato a parlare con Charlotte, volevo aiutare Ginevra. Vedo che sta male per la discussione che ha avuto con la sua migliore amica ma alla fine non ho risolto nulla. Charlotte mi ha spiegato le sue ragioni e non mi sembra disposta a muoversi nemmeno di un millimetro. -

- Mi dispiace! -

- Dispiace anche a me, è per causa mia che hanno discusso. Lei dice che Ginevra è cambiata, che non è più la stessa. Che da quando conviviamo praticamente non si vedono più e cose del genere. Non è felice nemmeno della notizia della gravidanza, secondo lei stiamo affrettando troppo i tempi. -

- E tu pensi che abbiate affrettato? - mi chiede in modo diretto Alessio.

- Io no, da quando ho rivisto Ginevra sono tornato indietro negli anni, mi sono sempre chiesto come sarebbe stato avere una famiglia con lei e ovviamente sono stato chiaro fin da subito sul fatto che volessi realizzare questi progetti con lei e non in tempi troppo lunghi, entrambi abbiamo l'età per fare questo tipo di pensiero e visto il nostro passato penso che sia giusto. Poi chi stabilisce che sia presto? - domando io al mio collega.

- Nessuno, io sono certo che sia una decisione solamente vostra. -

- Anche io, Ginevra inizialmente era riluttante sia sulla convivenza che sul pensare ad un figlio ma poi ha cambiato idea, mi ha chiaramente fatto capire che temeva i giudizi di chi appunto avrebbe detto che avevamo affrettato troppo le cose e ad un certo punto ha capito che doveva solamente pensare a ciò che voleva lei. -

- E penso che in una coppia sia giusto valutare ciò che si vuole in due e lei non deve rendere conto a nessuno delle sue scelte se non alla sua famiglia e a te. - dice ancora Alessio. - Quindi ora sta male? -

- Bene non sta, parlando l'altra sera le ho detto qualcosa riguardo il matrimonio e al fatto che con lei potrei anche crederci e si è completamente rabbuiata. -

𝑽𝒐𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒔𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒕𝒆 ~ 𝑭𝒂𝒃𝒓𝒊𝒛𝒊𝒐 𝑴𝒐𝒓𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora