Sposo te e non la tua famiglia

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#Ginevra POV

Lavoro finito per oggi, saluto Silvia dopo aver terminato la chiusura come solito e sono pronta per l'ennesima cena a casa dei genitori di Simone, inutile dire che farei volentieri a meno. Di certo la famiglia di Simone non ha mai nascosto quanto io non gli piaccia e posso affermare con certezza che sia lo stesso, sono veramente troppo snob e con la puzza sotto al naso e questo non mi piace per niente.

Suono il campanello di questa villa enorme, non so perchè ma mi ha sempre ricordato la casa di Richard ed Emily Gilmore di Una mamma per amica penso divertita mentre la cameriera mi apre la porta.

- Buonasera signorina! - io odio decisamente tutte queste formalità.

- Buonasera! - e mi tolgo il trench che ho indossato lasciandolo tra le mani della cameriera.

- La attendono in salotto per l'aperitivo! - mi annuncia poi e mi avvio da sola dal momento che ormai conosco molto bene questa casa.

- Buonasera a tutti! - affermo sorridendo mentre prendo posto vicino a Simone che poco dopo si alza.

- Che prendi? -

- Mi fido di te! - effettivamente qualsiasi cosa va bene in questo momento pur di bere per rendere meno pesante questa serata.

- Eccoti! - e mi porge un bicchiere di vino bianco.

- Grazie! - e lui torna a sedersi al mio fianco, di fronte a noi sua sorella ed il marito con la loro bambina tra le braccia, la piccola è nata in piena pandemia da Covid e devo dire che è bellissima, ogni volta mi sciolgo e mi chiedo come possa sembrare un angioletto dal momento che sua madre ha tutte le caratteristiche per essere definita una stronza senza cuore.

- Ginevra hai trovato l'abito? - mi domanda Carla la mamma di Simone.

- Si, l'ho trovato ieri, avevo un appuntamento insieme alla mia testimone e inaspettatamente questa volta ho trovato l'abito giusto. - affermo fiera di me stessa.

- L'abito giusto? - mi chiede divertita Barbara cioè la sorella di Simone. - Ancora credi a queste favole? Visto a quanti appuntamenti ti abbiamo accompagnato posso dire che hai provato abiti stupendi, adatti ad una principessa che è ciò che diventerai. - mi dice lei.

- E poi sarei io che credo alle favole? - le domando. - Non diventerò una principessa, sposo tuo fratello e resto comunque la persona che sono. - dico io fieramente.

- Non credo che sia possibile. - ribatte la mia futura suocera. - Ti abbiamo già fatto comprendere quale sarà il tuo ruolo in questa famiglia e penso che anche il tuo giro di amicizie vada ampiamente rivisto. -

A questa frase perdo completamente il controllo. - La vita è mia e faccio ciò che mi pare, vedrò i miei amici ancora per molto tempo e non vi permetto di controllarmi come se fossi un burattino a cui tirate i fili. - devo dire che da quando sanno del matrimonio le cene hanno sempre questi toni e io sono stressata come poche.

- Ginevra stai per sposare un uomo molto importante, perchè pensi di poter continuare a vivere come se fossi una qualunque? -

- Manco fosse il principe d'Inghilterra! - borbotto io. - E penso di continuare la mia vita come al solito. Andrò a fare la spesa, andrò al lavoro e continuerò a vedere i miei amici che vi piaccia o no. - non do loro possibilità di replica anche se mi stanno decisamente guardando male.

- Basta che ci credi tu! - afferma Barbara mentre ci dirigiamo verso la tavola perchè ci hanno appena comunicato che è pronto.

- Ginevra la smetti? - Simone mi blocca prima che io possa uscire dal salotto. - Stai decisamente esagerando, in questi ultimi giorni stai avendo atteggiamenti che non mi piacciono. Sapevi quali erano le condizioni per il matrimonio. - ribatte lui.

𝑽𝒐𝒈𝒍𝒊𝒐 𝒔𝒕𝒂𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏 𝒕𝒆 ~ 𝑭𝒂𝒃𝒓𝒊𝒛𝒊𝒐 𝑴𝒐𝒓𝒐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora