Capitolo 2 ‹‹ Filo rosso››

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Tempo cinque minuti e subito l'atmosfera all'interno del locale cambiò.

Un sacco di ragazze si avvicinarono al piccolo palco e vedendo dal modo in cui sono vestite direi che la musica non è ciò a cui siano interessate ma ai ragazzi sul palco.

<< vieni Skylar >> mi trascinò letteralmente nella mischia raggiungendo i piedi del palco. Subito però sentì lo sguardo di tutti addosso e io odiavo sentirmi così osservata, così cercai di concentrare gli occhi su qualsiasi cosa affinché quella sensazione sparisse in fretta.

Neanche me ne resi conto, ma il mio sguardo si posò su quel ragazzo. Quello che aveva salutato Kimberly, quello di cui mi aveva accennato qualcosa, quello con cui condivisi il mio drink.

Era lì sul palco con anche lui gli occhi puntati su di me. Mi sorrise e io gli sorrisi, poi distolsi lo sguardo sentendomi le guance andare a fuoco.

La musica partì e con essa anche le loro voci iniziarono a riempire il locale.

I miei occhi erano concentrati sui loro movimenti, sulle loro voci. Erano davvero dei ragazzi di talento.

Rimasi scioccata quando sentì cantare Gunhak, la sua voce profonda mi prese immediatamente così calda e sexy, per non parlare del suo sguardo felino.

<< è un rapper? >> domandai alla mia amica e lei mi annuì << anche Youngjo >> aggiunse continuando a muoversi a ritmo.

Quando fu il turno di Youngjo... tutto il locale sembrò animarsi. Le ragazze presenti iniziarono ad urlare non appena lui si avvicinò ai piedi del palco.

<< lui e Gunhak sono i più amati dalle ragazze >> mi spiegò la mia amica.

<< beh, capisco il motivo >> risposi osservando ora il gruppo, ora le ragazze pronte anche a tirare fuori le tette pur di fare colpo su di loro.

<< buonasera a tutti >> salutò Youngjo, una volta finita la prima canzone.

<< stasera sarà una serata abbasta leggera, abbiamo preparato una piccola sorpresa per voi >> continuò nel suo discorso venendo nuovamente interrotto da una ragazza piuttosto ignorante.

<< uno spogliarello? >> domandò la ragazza mordendosi le labbra con fare provocatorio.

Youngjo si mise a ridere << no, mi dispiace deluderti. Ma ora basta parlare, che lo show abbia inizio>>

E la musica tornò ad animare quel posto gremito di gente.

<< uh! È la mia preferita! >> esclamò la mia amica aggrappandosi a un mio braccio saltellando e in quel momento giurai di aver sentito la pelle d'oca quando sentì la voce di Gunhak intonare le prime note.

Un aspetto che mi piaceva riguardo alle canzoni coreane era che nessuno o almeno la maggior parte delle persone non sapesse il vero significato delle parole, semplicemente perché sapeva a mala pena dire "ciao" in coreano.

Io, invece, capivo perfettamente ogni singola parola e spiegavo poi il significato alla mia amica.

<< è veramente bella >> mormorai a me stessa.

La canzone finì facendomi venire gli occhi lucidi per la profondità del testo. Mentre l'ascoltavo iniziai ad immaginarmi con mia figlia mano nella mano mentre passeggiavamo e all'improvviso incontrammo un ragazzo... senza volto.

Questo ragazzo aveva, però, un filo rosso legato al suo mignolo sinistro. Alzammo allo stesso tempo le nostre mani sinistre trovando le estremità di quel filo rosso. Il filo del destino.

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