In cinque minuti facemmo la strada che ci separava dalla scuola.
Ci avvicinammo al cancello visto che le classe del primo anno erano le prime a uscire e attendemmo il suono della campanella che segnava la fine delle lezioni.
Inutile dire che ero tesa peggio di una corda di violino e questo Gunhak deve averlo notato.
<< dovrei essere io quello agitato per conoscere la figlia della mia nuova amica >> disse scherzando cercando di alleggerire l'atmosfera.
<< è che è molto importante per me, nessuno ha mai voluto conoscerla. Nemmeno i suoi nonni>> dissi aspettando con ansia di vedere la piccola figura di mia figlia.
<< eccola>> dissi vedendo una piccola testolina nera venire verso di me.
<< mamma!>> mi chiamò abbracciandomi forte, forte.
<< ciao tesoro mio>> la salutai anche io.
Presi il suo zaino che misi su una spalla spostandoci da un'altra parte meno affollata.
<< vuoi portare tu lo zaino?>> le chiesi e lei annuì freneticamente affermando che ormai era grande e io gli diedi il suo amato zaino.
<< lui chi è?>> mi chiese vedendo Gunhak.
<< lui è un mio nuovo amico >> le risposi.
<< lo hai conosciuto ieri sera?>> domandò nuovamente e io annuì. La vidi avvicinarsi al ragazzo al mio fianco e allungare la sua manina di fronte a lui.
<< piacere Ariel>> si presentò in coreano.
Gunhak si abbassò alla sua altezza e le strinse la mano << piacere Ariel, io sono Gunhak ma puoi chiamarmi Leedo>> si presentò a sua volta e lei gli sorrise.
<< se sei un amico della mia mamma allora sei anche mio amico>> disse con la sua vocina innocente.
<< allora... vuoi fare merenda?>> le domandai prendendola per mano e avviandoci verso il bar vicino la scuola.
<< si! voglio il biscotto che sorride>> rispose sorridendo.
<< quello al cioccolato?>> chiesi e lei annuì.
Entrammo nel bar stra pieno di persone e ordinai la merenda per mia figlia. Pagai e uscimmo dal bar sedendoci su una panchina poco lontana.
<< ecco a te >> le diedi il sacchetto con la sua merenda e lei, tutta contenta, iniziò a mangiarla.
Ad un certo punto la vidi staccare un pezzo del suo biscotto e offrirlo a Gunhak il quale rimase sorpresa del suo gesto.
<< grazie >> la ringraziò e accettò quel pezzetto della sua merenda.
Poco dopo gli passò anche il suo estathè al limone volendo condividere anche quello con lui che accettò ugualmente.
<< possiamo andare al parco?>> mi chiese Ariel una volta finita la sua merenda.
<< va bene, ma non facciamo tardi okay?>> le dissi << okay>> rispose sempre con il sorriso.
<< dai andiamo>> e ci avviammo verso il parco dietro casa.
Appena mia figlia vide il parco iniziò a correre verso quella distesa di verde e giochi.
<< vai piano sennò rischi di cadere>> le dissi alzando la voce mentre io e Gunhak la raggiungevamo sedendoci su una delle tanche panchine.
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•Incomplete•
Fiksi PenggemarSkylar è una ragazza madre abbandonata dai genitori, costretta a lasciare il suo paese natale si trasferisce in Italia, dove inizierà un nuovo capitolo della sua vita. Youngjo è un giovane ventiseienne che ha paura di amare e di innamorarsi. Cosa ac...