Capitolo 93 ‹‹ Sono innamorata di te ››

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8 anni dopo

Skylar pov

È incredibile, pensando al tempo che scorre, agli anni che passano così velocemente da nemmeno accorgersi dei molteplici cambiamenti che coinvolgono le vite di tutti noi, tenere a mente a quanto la mia vita, insieme a quella dei componenti della mia famiglia, sia cambiata in meglio.

Sono passati dieci anni da quella sera in cui incontrai colui che ora è mio marito, dieci anni di amore, litigi, discussioni, dieci anni di noi e solamente otto da quando pronunciai quel fatidico sì che segnò l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita ormai completa; eppure ancora non riesco a capacitarmene.

Sembra ieri che ero solamente una semplice ragazza madre di ventidue, quasi ventitre, anni piena di paranoie, paure, e tremendamente innamorata del ragazzo più bello che abbia mai visto e incontrato, sembra ieri che presentavo Ariel a Gunhak, sembra ieri che mi fossi rassegnata al fatto di dover condurre una vita in piena solitudine insieme alla mia piccola e poi arrivò lui.

Sembrava ieri che avvenne il nostro primo bacio, i nostri appuntamenti, la nostra prima volta insieme, sembrava ieri che scoprì di essere incinta, di aspettare non uno, ma ben tre bambini da lui, durante il periodo più nero della mia esistenza che non consiglierei mai a nessuno di vivere, neanche alla persona che più odio sulla faccia della terra.

Sembrava ieri che con un bigliettino posto sul pancino di uno dei nostri bambini mi chiedeva di sposarlo, sembrava ieri che Gunhak, vestito di tutto punto, mi accompagnasse all'altare, sembrava ieri che pronunciammo quel monosillabo, amandoci per tutta la notte e crollando sfiniti, abbracciato l'uno all'altra, alle prime luci del sole, sembrava ieri che con gli applausi e le grida di festa in sottofondo, ritiravo la mia tesi di laurea, per poi indossare la famosa corona d'alloro percorsa da un nastro rosso e scattare così tante foto ricordo da riempire la scheda di memoria della macchina fotografica di Minseo.

Sembrava ieri che la mia vita avesse deciso di prendere la svolta che avevo sempre desiderato.

Sembrava ieri che tutto mi sembrava essere tutto perfetto.

Tutto ciò accadde nell'arco di appena dieci anni, ma gli eventi più importanti avvennero solamente negli ultimi anni.

Jieun e Luca, dopo un lungo periodo di tira e molla dovuti, più che altro, all'insicurezza della prima e un po' anche al timore di rigettarsi in quella relazione nonostante Luca si fosse dimostrato fin dai primi tempi un ragazzo d'oro che teneva tanto a lei quanto alla piccola Debra, l'istinto materno era sempre più dominante e vigile quando si parlava di far entrare una nuova persona nella propria vita anche non si trattava di uno sconosciuto, anche se era il padre della propria figlia. Ho ancora impresso la conversazione che ebbi proprio con Jieun, la sera in cui incontrò Luca dopo anni che non si vedevano; inizialmente mi ero lasciata prendere da un leggero panico avendo ricevuto per prima la notizia che Ariel insieme a Debra ha rischiato di finire sotto a una macchina, nonostante il disclaimer iniziale del "niente allarmismo", avevo esclamato così tanto che non solo i gemellini, che si erano da poco addormentai, sobbalzarono dallo spavento aprendo per pochi secondi gli occhietti per poi richiuderli e voltarsi dall'altra parte, ma anche Youngjo fece un bel salto e quando anche lui seppe cosa avesse rischiato la sua piccola principessa era a pochissimo dal prendere giacca e chiavi per dirigersi a casa della sorella per appurarsi con i propri occhi che Ariel stesse bene. Poi però l'atmosfera cambiò, si fece più seria e sognante. Sognante come la il tono di Jieun mentre descriveva minuziosamente l'incontro fortuito avuto quello stesso pomeriggio; di come il suo cuore prese mancò un battito nell'istante in cui i suoi occhi scuri incontrarono quelli chiari dell'altro, di come esso poi prese a martellare quasi quanto un martello pneumatico del suo petto, di come ogni parte del suo corpo prese a vibrare e a tremare. E io riuscì perfettamente a visualizzare la scena, immaginandomi questo ragazzo in tenuta da lavoro guardare la bionda con quello sguardo di chi ha appena ritrovato il loro porto sicuro dopo anni passati nello sconforto e nella rassegnazione più totale.

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