<< Skylar, sei pronta?>> la voce della mia migliore amica risuonò in tutto l'appartamento. Mi persi ad osservare il volto di mia figlia beatamente addormentata nel suo letto.
<< Skylar>> sentì di nuovo il mio nome venire pronunciato. Diedi un bacio sulla fronte della mia bambina e uscì chiudendo la porta della sua camera.
<< si, eccomi >> dissi raggiungendola in salotto.
Quella sera sarebbe stata una sera diversa dalle altre perché, non so se dire fortunatamente o sfortunatamente, sarei uscita con la mia migliore amica.
Erano passati ormai sei anni da quando venni abbandonata dalla mia famiglia, erano passati sei anni da quando mi trasferì a Milano, erano passati sei anni dalla nascita di mia figlia. Erano passati sei anni da quando iniziai un nuovo capitolo della mia vita.
Fosse stato per me sarei rimasta a casa a coccolare la mia piccola bambina, l'unica gioia e ragione della mia vita. Ma la mia amica aveva deciso di dare il meglio di sé per convincermi o forse non del tutto ad uscire almeno per una sera.
E io ormai esasperata dai suoi innumerevoli tentativi finì per accettare.
<< dorme? >> chiese sistemandosi il trucco.
<< si >> risposi con il sorriso in faccia. Mi guardai allo specchio non del tutto convinta di star facendo la cosa giusta e Kimberly se ne accorse.
<< hey che cos'hai? >> chiese avvicinandosi a me.
<< è che... non lo so, forse sto sbagliando tutto e dovrei rimanermene a casa con Ariel>> diedi voce ai miei dubbi e alle mie insicurezze.
<< hey Sky guardami >> mi prese per le braccia facendomi girare verso di lei.
<< uscire per una sera non vuol dire trascurare tua figlia. Ariel è una bambina fantastica come sua madre e questo la dice lunga su quanto tu sia una mamma in gamba >> disse sorridendomi.
<< perciò uscire per una sera non fa ti te una cattiva madre, meriti anche tu un po' di svago, di staccare la spina>> e alle sue parole annuì sentendomi rassicurata.
<< allora belle fanciulle, ora voi vi levate dai piedi e andate a divertirvi >> la voce di Eliza, la sorella maggiore di Kimberly, ci fece tornare alla realtà.
<< non so ancora come ringraziarti Eli >> la ringraziai abbracciandola.
<< figurati, come ha detto mia sorella meriti anche tu di svagarti un po' >> disse accompagnandoci alla porta d'ingresso.
<< ah se si sveglia dalle->>
<< un bicchiere di latte tiepido con un po' di miele così si raddormenterà in fretta >> disse senza farmi concludere la frase.
<< a più tardi >> disse Eliza chiudendo la porta a chiave.
<< allora... dove mi vuoi portare>> dissi una volta in macchina.
<< mh c'è questo locale molto carino dove ci lavora un mio amico...>> iniziò a spiegarmi il posto in cui ci saremmo trovate nel giro di qualche minuto.
Da quello che ho capito è un posto non tanto grande ma abbastanza da avere un piccolo palco su cui si esibiscono aspiranti cantanti e ballerini.
<< sai, anche lui è coreano così come i suoi compagni di gruppo >> mi confessò alla fine e non so perché ma la cosa non mi entusiasmò al massimo. Non mi sentivo ancora pronta ad avere una relazione seria con qualcuno, specialmente perché avevo Ariel e trovare un uomo che accettasse entrambe... beh, non era per niente facile.
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•Incomplete•
FanficSkylar è una ragazza madre abbandonata dai genitori, costretta a lasciare il suo paese natale si trasferisce in Italia, dove inizierà un nuovo capitolo della sua vita. Youngjo è un giovane ventiseienne che ha paura di amare e di innamorarsi. Cosa ac...