Capitolo 12 ‹‹ Puoi rendere la mia mamma felice? ››

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Mi svegliai sentendo qualcuno che mi accarezzava la guancia come piaceva tanto a me, sarei potuta rimanere anche tutta la giornata a ricevere quelle coccole.

Un leggero vociare in sottofondo mi spinse ad aprire gli occhi.

Inizialmente vidi i raggi del sole filtrare dalla finestra aperta il cui calore riscaldava le coperte che mi avvolgevano.

Piano, piano spostai lo sguardo su tutto l'ambiente in cui ero immersa realizzando che non ero a casa mia e nemmeno nella mia stanza.

<< buongiorno mamma>> mi girai alla mia destra vedendo Ariel seduta al mio fianco.

<< buongiorno angelo mio>> le dissi accarezzandole una guancia.

<< ma dove siamo?>> le domandai poi, ignorando il ragazzo seduto al suo fianco.

<< siete ancora a casa mia e dei ragazzi>> mi rispose Youngjo.

Di scatto mi tirai su mettendomi seduta.

<< come?>> domandai non ricordando nulla della sera precedente, neanche avessi bevuto fino a sfiorare il coma etilico.

<< vi siete addormentate entrambe sul divano e io e Gunhak vi abbiamo portate qua sennò a quest'ora vi stareste lamentando del mal di schiena>> mi spiegò brevemente il corvino.

<< beh, grazie allora>> dissi sistemandomi in qualche modo i capelli per rendermi almeno decente.

<< guarda cosa ti abbiamo portato>> disse Ariel, indicando il vassoio alla mia sinistra poggiato sul comodino.

Sorrisi prendendo il vassoio e poggiandolo sul materasso.

<< è la tua colazione preferita vero?>> mi chiese Ariel per avere la conferma della sua buona memoria. Annuì baciandole il capo.

<< ha svegliato tutti quanti per potertela preparare >> confessò Youngjo accarezzandole i capelli per poi pizzicarle una guancia facendola ridere.

<< spero non vi abbia dato fastidio, di solito mi alzo sempre io prima di lei>> iniziai a dire << è che le ho sempre detto di non toccare niente in cucina perché si potrebbe fare male>> conclusi.

<< tranquilla, non ci ha dato nessun disturbo anzi, lo abbiamo trovato un gesto davvero carino>> disse il corvino mentre davo un morso a una fetta di pane tostato con sopra la nutella.

<< a volte lo faccio anche a casa, ma non posso preparagliene una così bella e ricca perché mamma non vuole. >> spiegò poi Ariel.

<< ma a me va bene qualsiasi cosa, ciò che importa è il gesto>> dissi accarezzando la testa a mia figlia.

<< ah, giusto. Mamma Youngjo oppa mi ha aiutato a portare entrambi i vassoi qui...>> iniziò a dire Ariel picchiettando i suoi indici uno contro l'altro.

<< si...>> la incitai a continuare notando il colorito del corvino diventare sempre più chiaro, quasi bianco.

<< ecco, io prima gli ho dato una bacino per ringraziarlo, perché mi ha aiutato... potresti dargliene uno anche te?>> chiese infine mostrandomi uno dei suoi sguardi teneri.

Poggiai la mia fetta di pane tostato sul piatto, presi un sorso di succo e mi alzai dal letto raggiungendo l'altro lato.

Mi sedetti vicino a Youngjo e gli stampai un bel bacio con tanto di schiocco sulla guancia, poi tornai a sedermi al mio lato e continuai a mangiare la colazione preparata con tanto amore dalla mia bambina, insieme a lei.

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