16. Elena

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Spazio Autrice: Come promesso eccomi con l'aggiornamento settimanale...La situazione si fa sempre più interessante 😝 buona lettura.

Ps:  Ci tengo a sapere cosa ne pensate♥️

La musica alta arrivava fin sotto i tre cuscini che Elena aveva usato per provare a riposare e attutire il forte rumore, ma le vibrazioni che le casse a tutto volume emanavano sembravano far vibrare anche gli oggetti della sua stanza.

Le urla e gli schiamazzi che provenivano dal piano di sotto la stavano facendo letteralmente impazzire. Si alzò dal letto sbuffando e raggiunse le tre cagnoline che se ne stavano acciambellate fuori al terrazzino.

A rendere insopportabile quella nottata, oltre al frastuono, era il caldo asfissiante. Non c'era un alito di vento nemmeno a pagarlo e fuori al terrazzino la situazione era ben peggiore. La musica risuonava per l'intera baia seguita da risate e urla di gioia.

Si sporse dal muretto quel poco che bastava a renderle visibile la piccola spiaggia, ma si pentì della sua scelta non appena individuò, sulla riva del mare, tre persone che stavano scopando. Si stropicciò gli occhi con i pugni chiusi credendo di avere le allucinazioni, ma quando mise di nuovo a fuoco quel punto ebbe la conferma che si...su quella spiaggia c'erano un uomo e due donne che stavano scopando.

Chiuse gli occhi di scatto e arretrò di alcuni passi per poi voltarsi e ritornare all'interno della sua stanza.
<Che depravati!!!> sbuffò arrabbiata.

Desiderava con tutta se stessa che un'enorme voragine si aprisse al centro del salotto inghiottendo tutte quelle persone e quelle maledette casse.

Si stese sul letto e sbuffò per l'ennesima volta. Erano da poco passate le tre del mattino e tutto lasciava presagire che quel baccano sarebbe andato avanti ancora per un bel po'.

Di colpo la musica invase la sua stanza facendo tremare le pareti e un fascio di luce bianca che proveniva dal corridoio la illuminò a giorno.
Si girò in direzione della porta con lo sguardo livido di rabbia e scorse la figura di una giovane ragazza dai capelli biondi che se ne stava appoggiata allo stipite della porta con lo sguardo confuso, come se avesse appena visto qualcosa di strano.

<Tu chi diavolo sei?> esordì dopo essersi ripresa dallo stato di trance.
Al suono di quelle parole la rabbia che covava nel petto di Elena esplose <tu chi diavolo sei? E che diavolo ci fai in camera mia?> urlò furiosa scattando in piedi.

<Calma tigre, cercavo il bagno...> affermò la ragazza alzando le mani al cielo in segno di resa.
<Beh non è questo il bagno...> rispose Elena stizzita per poi incrociare le braccia al petto e assumere un'espressione imbronciata.

< Perchè non sei alla festa?> chiese compiendo qualche passo in avanti rendosi visibile agli occhi di Elena che studiò minuzziosamente il suo abbigliamento a dir poco succinto.
< Non sono stata invitata> rispose Elena riportando il suo sguardo sul viso truccato della ragazza che aggrottò un sopracciglio trovando assurda la sua risposta.

< Vivi qui...ti basta uscire da questa stanza e scendere di sotto> affermò con tono ovvio facendo indispettire ancora di più Elena.
<Non mi va> rispose brusca avvicinandosi alla ragazza, l'afferrò per un braccio trascinandola in direzione della porta.
< Se fossi in te scenderei di sotto a controllare il tuo ragazzo...> affermò beffarda rivolgento il suo sguardo ad Elena.

< Non so di cosa tu stia parlando, ora vai fuori!!!> quasi urlò tentando di cacciarla fuori dalla stanza, ma la biondina non sembrava essere d'accordo.
<Aspetta...scommetto che se tu adesso ti preparassi e scendessi di sotto con me, mio fratello si infurierebbe> affermò sorridendo in modo malizioso ad Elena che attonita spalancò la bocca senza proferire una parola.

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