Aveva lo sguardo perso nel vuoto. Più volte aveva tentato di zittire la sua mente, di seppellire quei pensieri fastidiosi che si erano insinuati, come viscidi serpenti, negli angoli più remoti della sua testa spargendo il loro veleno ovunque.Perchè quei pensieri, come il più potente dei veleni,offuscavano la sua ragione imponendosi su tutto il resto.
Con le dita tamburellava sul legno scuro della sua scrivania. Sospirò sfinito, quei pensieri gli avevano rubato il sonno e lo avevano reso più nervoso del solito, per questo da quando erano rientrati da Capri si era rintanato nella sua ala della villa e non aveva avuto contatti con nessuno che non fosse Simone.
Non riusciva nemmeno a lavorare e a concentrarsi sul carico che stava arrivando dal Cile. La notizia che alla dogana i suoi uomini erano riusciti a far passare ogni grammo di cocaina, nascondendola in vecchi giocattoli senza alcun intoppo, non l'aveva minimamente toccato.
Si alzò dalla poltrona e si avvicinò alla finestra che puntava sul giardino e sulla sua parte preferita della villa, la piccola baia. Concentrò i suoi occhi sul mare azzurro desiderando con tutto se stesso di vederla spuntare dall'acqua, con i capelli bagnati e le goccioline d'acqua sparse sul corpo come tanti piccoli diamanti.
Non faceva altro che immaginarla, in qualsiasi situazione si trovasse se la immaginava a gambe aperte, pronta ad accoglierlo dentro di lei con quello sguardo malizioso e con il viso contratto da indecenti espressioni di piacere.
Il desiderio carnale gli mandava in tilt il cervello e nonostante non la vedesse da giorni, riusciva a ricordare alla perfezione ogni nota del suo profumo. Ce l'aveva impresso nella mente e questo non l'aiutava.
‹‹ Michele?››
Simone lo riportò alla realtà. Era così perso nei suoi pensieri da non essersi minimamente accorto che l'amico fosse entrato nel suo studio.
‹‹Pensieroso?›› chiese avvicinandosi al tavolino in vetro su cui erano esposte le bottiglie dei più pregiati superalcolici. Lo osservò mentre riempiva due bicchieri di scotch inglese per poi poggiarli sul legno scuro e spingerne uno in direzione di Michele che aveva ripreso posto sulla poltrona.‹‹ Perchè dovrei?›› chiese rivolgendo un sorriso tirato all'amico. Afferrò il bicchiere di vetro e se lo portò alle labbra bevendo un sorso di quel liquido ‹‹il carico sta arrivando›› sospirò poi appoggiandosi con la schiena alla pelle pregiata.
‹‹Sei sicuro che De Rosa non ci fotta?›› chiese l'amico sedendosi alla punta della scrivania.
‹‹Dubiti di me?›› chiese Michele beffardo bevendo un altro sorso.
‹‹No è solo...›› le parole di Simone morirono nell'aria quando una chioma bionda fece il suo ingresso nello studio senza annunciarsi.Michele sbuffò quando si ritrovò Vittoria seduta sulle ginocchia con le braccia avvolte intorno al collo. Avrebbe voluto scaraventarla per terra e vederla in lacrime per quanto la odiava, lei era la prova vivente della disonestà di suo padre e la sua condanna personale. Ma non fece nulla di ciò che ardeva nel suo petto, si limitò a guardarla truce mentre lei gli accarezzava una guancia per arruffianarselo.
‹‹Mihály›› sospirò lei con dolcezza guardandolo con i suoi occhioni. Michele socchiuse gli occhi per non esplodere.
‹‹Ho bisogno di te per fare la pace con Elena›› piagnucolò e al solo sentire quel nome il petto di Michele si riempì di uno strano calore.
‹‹Cosa le hai fatto?›› le chiese contenendo la rabbia al solo pensiero che la stronza sulle sue gambe l'avesse ferita. Lui era l'unico che poteva arrecarle dolore, anche se fino ad ora l'unica cosa che gli era riuscita meglio era darle piacere.‹‹Non ci perdiamo nei dettagli›› affermò agitando le braccia ‹‹voglio portarla fuori per farmi perdonare. Potrei organizzare un incontro con le sue amiche, so che le mancano...›› aggiunse e quell'idea a Michele non piacque per nulla.
Non si fidava di Elena, c'era qualcosa di strano in lei. Da quando aveva messo piede nella villa era diventata remissima come un cane indifeso, mentre lui se lo ricorda ancora quello sguardo fiero che aveva al locale di Nicola, quegli occhi furiosi ancora bruciano nella sua mente.

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Amore Venduto
RomanceVi siete mai chiesti cosa si prova a vivere una vita che non è come la volete? Ad accettare l'inaccettabile perchè qualcuno ha deciso, che per voi debba andare così? Immaginate a come possa sentirsi Elena, una ragazza napoletana, con tanti sogni nel...