𝟙.𝟙𝟞 - 𝕊𝕖𝕟𝕥𝕚𝕞𝕖𝕟𝕥𝕚

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18/08/2023
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Non si voltò, ma non ebbe bisogno di farlo per capire che proprio lui si fosse appena seduto al suo fianco

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Non si voltò, ma non ebbe bisogno di farlo per capire che proprio lui si fosse appena seduto al suo fianco. Era diventata brava a riconoscere la sua presenza anche quando lui non parlava.

E non ebbe bisogno di voltarsi nemmeno per rendersi conto che il Capitano, accanto a lei, non le toglieva gli occhi di dosso. La sensazione era strana, si era abituata a sentire il suo sguardo bruciargli addosso, ma in quel momento c'era qualcosa di diverso. E questa diversità non le dispiaceva affatto ma, allo stesso tempo, non volle abbassare la cresta e farglielo notare.

Insomma, lei era sempre Zoe Knox, non era necessario che Steve Rogers si accorgesse troppo che la sua presenza non la infastidiva. Forse lei avrebbe preferito rimanere ai primi giorni, quando il solo vederlo la innervosiva e le rovinava la giornata, almeno non si sarebbe trovata in una strana confusione quando lui le stava vicino.

Perché si, Steve Rogers stava iniziando a confonderla come non mai.

Non bastava, però, rimanere in silenzio sull'argomento, perché tutti si erano accorti di qualcosa di diverso. A partire da Tony che non aveva fatto altro che chiederle di lui per tutta la sera precedente, Natasha che era già arrivata alla conclusione che tra loro ci fosse indubbiamente qualcosa, persino Clint le lanciava sguardi curiosi ogni volta in cui Zoe e Steve si ritrovavano nella stessa stanza. Quindi, anche se avesse voluto continuare a tenere qualsiasi sensazione solo per sé, le riusciva impossibile stando con loro.

Iniziò a pensare di non essere capitata in una squadra di supereroi, ma in una squadra di pettegoli. E tra tutti, Tony Stark era decisamente il pettegolo per eccellenza.

Zoe stava ancora cercando di elaborare tutto quello che era successo nell'ultima mezz'ora con Nick Fury. Non si aspettava di rivederlo così all'improvviso, come non si aspettava di sentire quel racconto su suo padre. Era stato un duro colpo perché non aveva la minima idea che suo padre fosse stato un agente dello S.H.I.E.L.D., nessuno in vent'anni le aveva mai parlato di suo padre in quel modo. Forse doveva essere arrabbiata con Fury per non aver permesso a suo padre di lasciare l'organizzazione, se suo padre avesse smesso di essere un agente dello S.H.I.E.L.D forse non sarebbe mai andato in Sokovia e, con ogni probabilità, lui e sua madre non sarebbero mai morti e Zoe non si sarebbe ritrovata a crescere senza i suoi genitori.

Si, doveva decisamente odiare Nick Fury per questo, eppure non ci riusciva. Ce l'aveva con lui solo per non averle detto la verità prima, ma non per tutto il resto. Sapeva che avercela con Fury non le avrebbe riportato indietro i suoi genitori, ma c'era molto di più. Probabilmente era un pensiero arrogante, ma se non fosse successo quello che era successo lei probabilmente non avrebbe mai conosciuto Tony.

Non avrebbe mai vissuto con lui, non avrebbe mai conosciuto quell'amore. Poteva sembrare esagerata, ma Zoe iniziò a pensare che il suo destino fosse proprio quello: conoscere Tony, potenziare i suoi poteri ed entrare negli Avengers. Salvare il mondo era diventata la sua priorità. Non aveva potuto salvare i suoi genitori, ma poteva ancora fare qualcosa di buono per il resto del mondo. Il destino l'aveva allontanata dalla sua vera famiglia e gliene aveva data una nuova. Era un'assurdità anche per lei, perché Zoe al destino non ci aveva mai creduto.

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