«Ti ho fatto un regalo.» annunciò Tony, con un piccolo sorriso sghembo sul volto, lasciandosi dondolare sulla sedia girevole. «Be', in realtà è stata un'idea di Zoe. Quindi prendilo come un regalo da parte di entrambi.»
Tony recuperò da sotto la scrivania un pacco piuttosto grande, lo afferrò tra le mani e lo posò con gentilezza sulla sua scrivania. Rhodes, che gli sedeva di fronte sorreggendo con una mano le due stampelle con cui ormai conviveva da un mese, osservò quel pacco con curiosità e con la fronte corrugata. Cercò di capire di cosa si trattasse, ma la scatola era marrone e senza alcun indizio su cosa potesse contenere dentro. Tony sembrò divertito nel vedere il suo amico confuso, soprattutto perché era consapevole che lui non avrebbe mai capito con facilità ciò che c'era dentro quella scatola. Non se lo aspettava, il che rendeva Tony soddisfatto di quel regalo che avevano scelto di fare lui e Zoe al loro amico.
Stark picchiettò le dita sulla scatola, poi guardò Rhodes. «Un esoscheletro, uno così non si trova facilmente sul mercato.» disse, fiero. Rhodes sgarrò gli occhi, così Tony gli sorrise ancora. «Non mi piace vederti sulle stampelle. Non sono delle vere gambe, ma almeno può aiutarti a camminare. Devi solo esercitarti un po'.» guardò il suo amico, ancora immobile, separare le labbra per dire qualcosa senza però far uscire alcun suono. Gli occhi di Rhodes guardarono di nuovo lo scatolo, a metà tra incredulo e felice. «D'accordo, questo silenzio devo interpretarlo come "Che razza di regalo è?" oppure "Sono schifosamente felice che ogni tanto dimostri di volermi bene?"?»
Rhodes, a quel punto, si avvicinò con la sedia verso la scrivania e, ridendo, allungo una mano verso la scatola. «Direi la seconda. Non dovevi, Tony.» quest'ultimo scosse la testa, come a dirgli che magari non doveva ma voleva. «Grazie, davvero. E ringrazia anche Zoe.» sollevò quel pacco, avvicinandolo e poggiandolo sulle sue gambe. Sospirò quando si rese conto di non riuscire a sentire fino in fondo la sensibilità di quel contatto, tanto che per pochi secondi Rhodes rimase in silenzio.
Non era ancora facile per lui abituarsi all'idea di essere paralizzato dalle gambe. Era passato già un mese da quando i dottori avevano diagnosticato la frattura alle vertebre e le lesioni al midollo. Ciò che non stava guarendo, e che forse non sarebbe mai guarito, era la sua paralisi alle gambe. Rhodes non sentiva a pieno la sensibilità, ma riusciva ancora a percepire di averle. Non riusciva, tuttavia, a riuscire a muoverle con facilità ed era stato costretto a ricorrere alle stampelle. Non lo diceva ad alta voce, ma quella situazione lo soffocava. Dopo una vita passata in battaglia ed essere sempre sopravvissuto anche alle cose peggiori, la consapevolezza che le sue gambe non potessero più muoversi per colpa di una semplice caduta lo tormentava. Ma non voleva mostrarsi mai particolarmente abbattuto, perché in fondo sapeva che la cosa più importante era che fosse sopravvissuto comunque.
L'esoscheletro che Tony gli aveva regalato, però, in un certo senso gli aveva regalato una piccola speranza di poter tornare a camminare con fluidità. Non aveva idea di come o di quanto tempo ci avrebbe impiegato a riabituarsi all'utilizzp delle gambe, ma era comunque un inizio. Non sarebbe potuto tornare facilmente in missione, ed era certo che i governi non avrebbero di certo assegnato a lui delle missioni per un po' di tempo, ma almeno aveva una scusa per riuscire a riprendersi del tutto. Era grato a Tony per quel regalo, che lo rancuorava tanto, ed era grato anche a Zoe per averla avuta particolarmente vicina in quel mese nonostante i problemi che avevano travolto lei.
STAI LEGGENDO
GROWN • Steve Rogers
FanfictionIn revisione ⚠️ COMPLETA Fanfiction • Grumpy x sunshine 🔞 Contenuti espliciti 3️⃣ parts of story [Dalla storia] «Se ci tradisci, ti farò fare la stessa fine di Loki.» poi gli occhi le caddero sulla mano che Steve aveva alzato a mezz'aria, invitan...