𝟟𝟝 - ℚ𝕦𝕒𝕟𝕥𝕦𝕞 𝕡𝕙𝕪𝕤𝕚𝕔𝕤.

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Da quando Scott Lang era arrivato al Complesso, e da quando Steve e Natasha si erano affrettati a farlo entrare, non faceva altro che muoversi di continuo avanti ed indietro senza sosta e con aria nervosa

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Da quando Scott Lang era arrivato al Complesso, e da quando Steve e Natasha si erano affrettati a farlo entrare, non faceva altro che muoversi di continuo avanti ed indietro senza sosta e con aria nervosa. In più, continuò a blaterare e mormorare parole incomprensibili per ben dieci minuti. Solo Dio sapeva cosa gli stesse passando per la testa in tutto quel tempo, ma ciò che Steve e Natasha continuavano a chiedersi era solo una cosa.

Come diavolo faceva ad essere vivo?

Per ben cinque anni, avevano creduto che Scott fosse scomparso con lo schiocco di Thanos non avendo avuto più sue notizie. E ritrovarselo lì, all'improvviso, fu qualcosa che li fece restare a metà tra scioccati e sorpresi. E poi lo più, lui sembrava davvero sconvolto da qualcosa. Solo per un attimo, i due Avengers credettero che Scott in qualche modo era riuscito a tornare vivo dallo schiocco, ma sapevano perfettamente che fosse impossibile. C'era qualcosa in più, ovviamente, e lo avrebbero già scoperto se solo Scott si fosse deciso a parlare.

Per questo, all'ennesima volta in cui Scott fece avanti ed indietro mormorando qualcosa, Steve guardò velocemente Natasha cominciandosi a chiedere cosa dovesse fare. Lei, dal canto suo, sembrava ancora sotto shock alla vista di quell'uomo. Come biasimarla, in fondo, stavano vedendo con i loro occhi una persona che credevano morta fino a pochi minuti prima. Non era di certo la cosa più normale del mondo, anche se il loro concetto di normalità ormai aveva preso una strana e bizzarra piega già da anni. Ad ogni modo, però, sapere che Scott fosse vivo da un lato li rese entrambi sconvolti. Ma dall'altro lato, però, li rancuorò.

Bisognava solo capire come fosse possibile.

«Scott.» lo chiamò Steve, probabilmente per l'ennesima volta. Ma per fortuna, Scott si voltò verso Steve ed interruppe la sua camminata nervosa così come smise anche di parlare sottovoce. «Stai bene?» domandò Steve, tentando di rimanere il più calmo possibile.

«Si.» sussurrò Scott in risposta, strofinandosi gli occhi con le dita anche lui tentando di calmarsi. Rimase in silenzio un altro po', con il volto coperto dalle mani, fin quando poi non parlò di nuovo allontanando le stesse mani dalla faccia. «Voi avete mai studiato la fisica quantistica?»

Steve, probabilmente, non sapeva nemmeno di che diavolo si trattasse la fisica quantistica. Motivo per cui si voltò verso Natasha, un po' confuso, non sapendo che cosa rispondere oltre ad un semplice no.

Natasha, però, diede una risposta diversa. «Solo per fare conversazione.»

Scott, da una parte, sembrò sollevato di sentirle dire quella risposta. Ed infatti, dopo averle fatto un cenno di approvazione con la mano, riprese il suo discorso. «Ok, allora. Cinque anni fa, poco prima... Poco prima di Thanos, io ero in un posto chiamato Il Regno Quantico.» spiegò, balbettante, guardando attentamente Steve e Natasha. «Il Regno Quantico è una specie di universo microscopico, per entrarci devi essere estremamente piccolo. Hope, lei è... Lei era...» si fermò, forse non riuscendo a dire di più. Poi scosse la testa, riprendendo. «Lei doveva tirarmi fuori ma poi c'è stato Thanos ed io sono rimasto bloccato la.»

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