𝟙.𝟚𝟟 - 𝕋𝕦 𝕝𝕖 𝕡𝕚𝕒𝕔𝕚

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17/07/24
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Mancava ancora un mese, o poco più stando a quanto diceva Tony, prima di trasferirsi al complesso

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Mancava ancora un mese, o poco più stando a quanto diceva Tony, prima di trasferirsi al complesso. Sam e Rhodey non si erano momentaneamente stabiliti alla Torre insieme a tutti gli altri — che, in realtà, stavano lì già da un po', senza contare i nuovi arrivati Wanda e Visione — ma era già il secondo giorno che passavano insieme al resto della squadra.

Sostanzialmente era Steve che invitava Sam a stare insieme a loro e Tony che invitava Rhodey a fare lo stesso. Era un po' un modo per iniziare a prendere più confidenza, soprattutto per Sam che, oltre Steve e Nat, non aveva chissà quale rapporto con tutti gli altri mentre Rhodey conosceva più o meno tutti ormai.

Steve era contento di quei cambiamenti che presto sarebbero arrivati. Pur essendo rimasto all'inizio un po' sorpreso dalla notizia, gli piaceva l'idea di un posto creato appositamente per loro. Non che la Torre non gli piacesse o la trovasse scomoda, semplicemente sapeva che gli Avengers l'avessero solo presa in prestito.

Prima della battaglia di New York, quella era sempre stata la Stark Tower. Grande, ricca e spaziosa senza ombra di dubbio. Ma se persino Tony aveva deciso di mettere su un edificio apposta per loro, evidentemente anche lui sapeva che la Torre non fosse perfetta per loro.

Era bello il pensiero che, nella nuova base, avrebbero avuto più sale per l'addestramento ed uno spazio più ampio per esercitare meglio i poteri di ognuno di loro. Anche l'idea di poter coordinare gli addestramenti insieme a Natasha gli piaceva. La squadra, seppur stesse per perdere due dei suoi componenti — Clint e Thor — e seppur ne avesse già perso uno piuttosto importante — Bruce —, sembrava comunque in grado di reggere in piedi.

Un super soldato, una Vedova Nera, un Androide estremamente forte ed intelligente, un ex parasoccoritore della United State Air Force, due uomini dalle armature superpotenti ed, infine, due potenziate con poteri sovrumani. Non erano perfetti — neanche prima dei cambiamenti — ma erano comunque potenti.

Il problema, forse, non era mettere insieme una nuova squadra di supereroi. Il vero problema era mettere a lavoro insieme caratteri completamente diversi tra loro.

Ecco perché, tanto per cominciare nel migliore dei modi, quella stessa sera Zoe e Sam avevano cominciato già a litigare.

Anche se, a dirla tutta, all'inizio era cominciato tra loro un semplice dibattito. Fortunatamente non era nulla di serio, anzi, lui osservava la scena in modo piuttosto divertito così come il resto della squadra.
Erano tutti nella mensa, avevano appena finito di cenare ed erano ancora seduti attorno al tavolo.

Steve era seduto a capotavola mentre, ai suoi lati, aveva esattamente Zoe e Sam. Accanto Zoe, c'era Pepper.

Altra novità: quella sera, quando Tony li aveva interrotti — di nuovo — lo aveva fatto solo per dire a Zoe che Pepper fosse finalmente tornata dal suo viaggio d'affari. Sostanzialmente, non appena Zoe aveva visto entrare la fidanzata di Tony, si era persino dimenticata di quello che stava facendo e aveva sorvolato sul fatto che Tony avesse fatto di nuovo il ficcanaso.

GROWN • Steve RogersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora