[𝟚] 𝔹𝕠𝕟𝕦𝕤 - ℕ𝕒𝕥𝕒𝕤𝕙𝕒.

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3 dicembre 2026, Ohio

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3 dicembre 2026, Ohio.

Sapeva che quello poteva essere l'ultimo giorno, prima di un enorme cambiamento nella sua vita, in cui avrebbe potuto girovagare per New York. Ma, ancor di più, era uno degli ultimi giorni in cui sarebbe potuta andare a trovare quanta più gente possibile -tra i suoi amici- che vivevano ancora in quella città. In realtà vivevano quasi tutti lì, nonostante i cambiambenti avvenuti negli ultimi tre anni, sapeva ancora dove poter trovare i suoi amici. Qualcuno si continuava a spostare di città in città, come Sam ad esempio, ma solo perché il loro lavoro li obbligava. Ma la casa di tutti loro, ormai lo sapeva, era New York.

Ad essere onesti, la vita in missione le mancava un po'. Ma solo perché i suoi poteri erano ancora lì presenti e, non andando in missione e non dovendo combattere contro nessun criminale, in un certo senso erano diventati un po' inutili. In fondo lo sapeva, quel potere che tanto aveva denigrato per anni in realtà era stata quasi una benedizione per lei. Si, le aveva creato un infinito numero di problemi mischiati ad insicurezze, ma alla fine le era tornato piuttosto utile per tanti anni.

Ed in primis, la cosa che più le aveva permesso di amare quel potere, era che proprio esso l'aveva catapultata in una nuova vita che lei aveva potuto viversi a pieno nonostante le difficoltà. Se Zoe Knox non avesse mai avuto quel potere, lei non avrebbe mai conosciuto Howard Stark. Non avrebbe vissuto l'amore di suo fratello, Tony Stark, e non sarebbe mai entrata in quella squadra così caotica che tanto la terrorizzava. Il suo potere l'aveva portata in una vita inizialmente spaventosa, ma che poi era risultata essere la sua vera vita. E che amava, soprattutto.

Quell'energia verde, derivante dalla Gemma del Potere, aveva regalato a Zoe una famiglia e degli amici. Cosa che, in fondo, lei non avrebbe mai pensato potesse accaderle. O, per meglio dire, gliene aveva regalato due di famiglie. La prima, quella composta dagli Stark che l'avevano sempre trattata come una figlia, e la seconda... La seconda erano gli Avengers, i suoi amici, che fin da subito si sono dimostrati essere le persone più importanti per lei a tal punto da poterli definire la sua famiglia. Incasinati, pieni di problemi, con dei caratteri contrapposti, disastrata, ma comunque una bella e meravigliosa famiglia.

Quel pensiero la faceva sorridere sempre, soprattutto perché la riportava a pensare ad un cartone animato che negli ultimi due anni aveva visto così tante volte fino al vomito. E non perché lo volesse vedere, ma perché c'era un piccolo pargoletto che sembrava amare il cartone di Lilo & Stitch a tal punto che lo guardava fin troppe volte.

Zoe si continuava a guardare intorno rendendosi conto che la New York che conosceva in fondo non era cambiata poi così tanto da quando vi era arrivata per la prima volta. Nemmeno i Chitauri, i casini con l'Hydra e nemmeno Thanos avevano cambiato realmente quel posto. Quella città, la sua casa e che nel suo cuore lo sarebbe stata per sempre. Anche se sapeva che quello sarebbe stato il suo ultimo mese in quella città, lei avrebbe conservato per sempre dei bei meravigliosi ricordi così come avrebbe conservato nel suo cuore anche i ricordi brutti.

GROWN • Steve RogersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora