𝟙.𝟚𝟘 - 𝕌𝕟 𝕦𝕝𝕥𝕚𝕞𝕠 𝕤𝕗𝕠𝕣𝕫𝕠

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28/09/23
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Lo schema che avevano progettato tutti insieme nella loro mente seguiva dei punti ben precisi, seppur fossero pienamente consapevoli che tutto poteva cambiare nel giro di pochi secondi

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Lo schema che avevano progettato tutti insieme nella loro mente seguiva dei punti ben precisi, seppur fossero pienamente consapevoli che tutto poteva cambiare nel giro di pochi secondi. Quello che, però, erano certi che non sarebbe cambiato era l'obbiettivo principale di quella missione: mettere in salvo gli abitanti di Sokovia.

La loro sicurezza veniva ancora prima di capire quali fossero i piani di Ultron, o in che modo avesse intenzione di mettere in atto il suo piano. Lui li stava aspettando a braccia aperte, ma loro erano certi che lui mirasse a qualcosa di più grosso. Non voleva solo distruggere i Vendicatori, Ultron voleva l'intera distruzione globale. In che modo lo avrebbe fatto, però, non lo sapevano.

Inoltre, dovevano anche recuperare Natasha. Avevano discusso un po' prima di decidere chi sarebbe entrato nella base a cercarla, ma alla fine Bruce si era fatto avanti chiedendo di potersi autoescludere da ogni probabile lotta contro Ultron. Riteneva che Hulk non sarebbe stato un buon Vendicatore, o almeno non con i civili intorno. E se da un lato gli diedero ragione, dall'altro lato tutti loro sapevano che, nel bene o nel male, lui fosse l'Avenger più forte — Thor ebbe da ridire su questo, ma lo ignorarono — e che il suo aiuto era necessario.

Se Bruce fosse riuscito a trovare Natasha, forse lei stessa lo avrebbe convinto a trasformarsi. Insomma, lei era l'unica che riusciva a calmare Hulk, non sarebbe stato un problema per lei far sì che si scatenasse. In realtà questo era solo un pensiero di Zoe, ma non lo disse ad alta voce. Né, tanto meno, davanti a Banner. Non poteva rischiare che si tirasse indietro, anche se dubitava che Bruce Banner si rifiutasse di salvare Natasha Romanoff.

Atterrarono in Sokovia con la consapevolezza che Ultron li avrebbe immediatamente intercettati e scatentato le sue sentinelle, quindi avevano davvero poco tempo per convincere i civili che fossero in pericolo e dovevano necessariamente evacuare la città. Il potere telecinesi di Wanda, a quel punto, giocò a loro favore: li avrebbe convinti entrando nelle loro menti, convincendoli che Sokovia non fosse un posto sicuro per loro e li avrebbe fatti andare via.

Ovviamente non poteva entrare nelle menti di una città intera, quindi tutti gli altri si sarebbero dovuti lasciare convincere a mani nude da Steve, Zoe, Clint e Pietro. Tony aveva fatto un passo avanti affermando che avrebbe affrontato Ultron di persona sapendo che lui fosse la persona che aspettava con più enfasi e alzò un sopracciglio quando Visione, con aria tranquilla, aveva confermato che Tony fosse l'Avenger che Ultron odiava di più di tutti. O forse, addirittura, era proprio la persona che odiava di più al mondo.

Tony era odiato da una sua stessa creazione, un po' ironica come cosa.

Thor e Banner entrarono nell'ex base dell'Hydra, che era diventata la base di Ultron ormai, con due obbiettivi ben precisi: scoprire cos'avesse costruito Ultron e andare alla ricerca di Natasha.

Avevano bisogno di collaborazione tra di loro, ma avevano anche bisogno della collaborazione di quanta più gente possibile. Così, mentre una parte della popolazione si preparava a lasciare la città sotto convinzione di Wanda, Zoe e Pietro si avviarono verso la stazione di polizia per obbligarli a dare una mano.

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