revisionato
2/05/24
💚Non c'erano parole esatte per decifrare il modo in cui si sentì. Dentro di sé vi furono un mix di emozioni sovrapposte mentre tra le sue mani stringeva quel piccolo album. La copertina era rigida e marrone proprio come la scatola in cui era contenuto. Al centro di quella copertina c'era un piccolo cartoncino bianco e, su di esso, una scritta.
Zoe, 1984.
Accarezzò quella scritta con le dita e chiuse gli occhi. Non smise di sorridere, cominciando a pensare a quello che avrebbe trovato lì dentro. Lentamente, Zoe abbandonò i suoi trentun'anni e immaginò di essere di nuovo una bambina. Era curiosa, entusiasta e felice. Negli anni aveva sempre avuto una gran paura al solo pensiero di riavvicinarsi in qualche modo al suo passato, ma più i giorni passavano e più iniziò a rendersi conto che lei non desiderava altro che sapere qualcosa in più. In un mese la sua vita, quella che non ricordava, stava pian piano riaffiorendo grazie alle persone che la circondavano.
All'inizio credeva che avrebbe avuto difficoltà anche solo a scoprire i volti dei suoi genitori, credeva di non essere in grado di sopportare la consapevolezza che non li avrebbe mai conosciuti. In un certo senso, era ancora così. Ma giorno dopo giorno scopriva sempre qualcosa di nuovo, su se stessa e su di loro, arrivando a pensare addirittura che quello potesse essere un segno. Dentro di sé, sapeva di dover cominciare a fare qualcosa pur di ricordare.
E allora, Zoe decise di provarci. Decise di smettere di fingere di non avere avuto un passato, smettere di nasconderlo e persino di far finta che scoprirlo non fosse doloroso. Ovvio che lo era, era lacerante, ma doveva affrontarlo. Non era più una bambina, era una donna ormai.
Era cresciuta.«Dove lo hai trovato?» chiese guardando Nick, ancora ferma nella sua posizione con quell'album tra le mani. Non lo aprì. Prima di farlo, aveva bisogno di sapere qualcosa in più. Nick aveva detto di averglielo dato per farsi perdonare; ci era riuscito.
Lui sospirò, poi inclinò la testa di lato guardando la ragazza. «Nella tua casa ad Irvine.»
La mia casa?
«I tuoi non l'hanno mai venduta, nemmeno quando vi siete trasferiti a Sokovia. L'hanno lasciata per te, per quando saresti diventata maggiorenne. Sei un po' in ritardo con l'età, adesso.» Zoe rise piano e alzò gli occhi al cielo ironicamente. Fury continuò: «È ancora tua, non è mai stata toccata. All'inizio, quando tutti credevano che fossi morta anche tu...»
Un brivido le percorse tutta la colonna vertebrale al pensiero di essere stata creduta morta. Nick se ne accorse e rimase in silenzio per qualche secondo, consapevole di quante informazioni dolorose stesse ricevendo lei in poco tempo.
Alla fine, continuò: «Volevano venderla. Ho dovuto lottare un po' per evitarlo, non c'erano delle prove effettive che eravate morti. E poi, due anni dopo, sei ricomparsa. Così quella casa è ritornata ad essere legalmente ed ufficialmente tua.»
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GROWN • Steve Rogers
FanfictionIn revisione ⚠️ COMPLETA Fanfiction • Grumpy x sunshine 🔞 Contenuti espliciti 3️⃣ parts of story [Dalla storia] «Se ci tradisci, ti farò fare la stessa fine di Loki.» poi gli occhi le caddero sulla mano che Steve aveva alzato a mezz'aria, invitan...