𝟙.𝟝 - 𝕊𝕚𝕖𝕥𝕖 𝕥𝕦𝕥𝕥𝕚 𝕡𝕣𝕠𝕟𝕥𝕚?

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revisionato
20/07/2023
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In soli quattro giorni dal suo arrivo all'Avengers Tower, e qualche ora prima di partire per Sokovia, Zoe si rese conto che in poco tempo la sua vita stesse per prendere una piega che mai si sarebbe aspettata prima

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In soli quattro giorni dal suo arrivo all'Avengers Tower, e qualche ora prima di partire per Sokovia, Zoe si rese conto che in poco tempo la sua vita stesse per prendere una piega che mai si sarebbe aspettata prima.

Per non parlare, poi, del fatto che in quei quattro giorni aveva velocemente dovuto imparare un sacco di cose.

La prima, che in realtà non aveva ancora nemmeno realizzato, era lo stare in una squadra. Non era mai stata abituata a lavorare così tanto intensamente in gruppo. Negli anni, specialmente negli ultimi cinque, si era abituata e preferiva lottare da sola. Con un piccolo aiuto, in realtà, da chi ne capiva di più di lei, ma comunque quando aveva un problema aveva sempre cercato di risolverlo da sola.

Se avesse saputo i piani di Strucker prima di conoscere gli Avengers, probabilmente in qualche modo avrebbe cercato di fermarlo da sola. O forse avrebbe realizzato che quella era una battaglia troppo grande per lei da sola e si sarebbe tirata fortemente indietro. Non ci aveva pensato mai, in effetti. Rimanere nell'ombra il più possibile era sempre stato il piano migliore secondo lei. Niente Zoe Knox, niente problemi.

E invece no. Si era ritrovata con loro, catapultata dentro una squadra di cui aveva sentito parlare solo in televisione. E da Tony, ovviamente.

La seconda cosa che aveva imparato era il combattimento corpo a corpo. O almeno, lo stava imparando. Si era allenata solo per due giorni con Natasha, senza contare quell'improvviso e piccolo scontro con Steve, e aveva capito più o meno come doveva muoversi. Non era un'esperta e non era nemmeno tanto brava come Natasha, infatti sapeva bene che avrebbe avuto ancora molto tempo per allenarsi e imparare meglio ad essere più dinamica. Aveva forza, questo gliel'avevano riconosciuto sia Nat sia Steve, ma non bastava. Un minimo di distrazione e qualcuno più forte di lei avrebbe tranquillamente potuto ammazzarla ad occhi chiusi.

Eppure non era finita.

Nel primo pomeriggio, esattamente dieci ore prima di partire per Sokovia, Zoe si era cimentata in qualcosa che mai avrebbe mai pensato di fare: imparare ad usare le armi.

Non ne aveva mai presa in mano una, nonostante fosse cresciuta alla Stark Industries, e le faceva uno strano effetto sentire quegli oggetti di metallo nelle mani. In realtà non credeva neanche che fosse tanto necessario, ma Fury le aveva detto che una nozione di pistole e fucili vari non le avrebbe fatto male. Per sicurezza, diceva lui. Zoe non era poi così tanto d'accordo, sapeva che non le sarebbero serviti in alcun modo. Tra l'altro quel pomeriggio avrebbe voluto riposare, almeno un po', sapendo che di li a qualche ora sarebbe potuto succedere di tutto.

Ci avrebbero impiegato sei ore per arrivare in Sokovia con il Quinjet, tutta la squadra era consapevole che il solo dover affrontare così tante ore di volo sarebbe stato sfaticante ma dovevano comunque rimanere svegli e concentrati. Raggiungere la base dell'Hydra sarebbe stato ancora più impegnativo, sopratutto perché sapevano che avrebbero avuto le guardie ad ostacolarli. Zoe non aveva mai provato niente del genere, mentre gli altri sembravano psicologicamente più preparati per questo.

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