𝟙.𝟙𝟟 - 𝕊𝕥𝕖𝕧𝕖, 𝕒𝕟𝕔𝕠𝕣𝕒

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22/08/23
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Prima di dirigersi, rispettivamente, a Seul e Oslo erano ritornati alla base cercando di farsi notare il meno possibile dall'opinione pubblica

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Prima di dirigersi, rispettivamente, a Seul e Oslo erano ritornati alla base cercando di farsi notare il meno possibile dall'opinione pubblica. Sul Quinjet non c'era stato tempo per chiacchiere personali, il che stava letteralmente facendo impazzire qualcuno di loro, ma si erano concentrati il più possibile su ciò che era la missione sotto ogni dettaglio.

Tony sapeva di essere l'unico, insieme a Bruce, che poteva recarsi alla NEXUS e capire a fondo ciò che stava succedendo, motivo per cui non aveva obiettato quando Zoe aveva deciso di andare a Seul insieme agli altri. Anzi, riteneva che fosse la più adatta tra lei, Natasha, Clint e persino Steve.

Ogni tanto Tony si soffermava a guardarla, ritenendosi fortunato ad averla nella sua vita ma anche ad averla in squadra.

All'inizio non avrebbe minimamente appoggiato la scelta che Nick Fury le indirizzava continuamente a prendere, ma con il passare dei giorni Tony si rendeva conto sempre di più di quanto lei fosse forte ed intelligente, nonostante non capisse praticamente nulla quando Tony e Bruce parlavano di robe tecnologiche, come le definiva lei stessa. Era sveglia, riusciva sempre ad arrivare ad una soluzione prima degli altri ed era incredibilmente potente con i suoi poteri.

Anche mentre lui e i suoi compagni studiavano da cima a fondo l'istituto di Helen Cho, Zoe sembrava sempre riuscire a trovare le strategie migliori per entrare ed uscire tutti interi. Esclusi imprevisti, ovviamente. A volte pensava che il titolo di Capo degli Avengers potesse tranquillamente passare a lei, se solo non fosse già tenuto dal Capitano. Quella di Tony era tutta ironia, ovviamente, perché nessuno di loro era realmente il capo. Semplicemente c'era qualcuno più sveglio e qualcuno meno.

Succede in qualunque squadra, no?

Ad ogni modo, il viaggio da casa di Clint all'Avengers Tower durò più o meno mezz'ora. Quindi, in linea generale, avevano cercato di pensare tutti in fretta perché una volta atterrati avrebbero avuto solo pochi minuti prima di rimettersi di nuovo in volo. Così, quando finalmente varcarono la soglia della torre, Zoe si affrettò a raggiungere la sua stanza per darsi una veloce rinfrescata.

Stando a casa di Clint per due giorni era praticamente stata costretta ad utilizzare vestiti che le andavano decisamente troppo grandi e questo comprendeva anche la biancheria intima, quindi non vedeva l'ora di ritornare ad indossare le sue cose. Infatti quando aprì la porta della sua camera lo sguardo cadde sulla valigia che finalmente erano riusciti a trovare, dopo due settimane, e tirò un sospiro di sollievo legato ad un verso di gioia. Si piegò su essa e la aprì velocemente per controllare che ci fosse tutto. Era tutto un po' spiegazzato qua e la, cosa che la innervosì parecchio, ma fortunatamente riuscì a sistemare tutto utilizzando i suoi poteri e notò anche che sembrava non mancare nulla. Afferrò velocemente l'intimo scelto e si catapultò in bagno togliendosi i vestiti gettandolì per terra.

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