dams pov
Stiamo facendo le prove da circa un'oretta, siamo uno più stanco dell'altro.
- ragazzi continuiamo dopo- dice il nostro manager notando che stiamo dormendo in piedi.
Usciamo e andiamo in hotel a rilassarci.
Qua in Italia fa freddo e non potendo usufruire della piscina all'esterno optiamo per quella interna riscaldata.
Mettiamo il costume e gli altri iniziano a scendere, io rimango in corridoio ad aspettare vic.
Esce dalla sua stanza come fosse una vip, effettivamente lo è.
Ha indosso l'accappatoio, sotto si intravede un costume nero, ricordo che quando eravamo dei ragazzini amava mettere il suo bikini tigrato, era il suo preferito ed io la prendevo sempre in giro dicendole che non era credibile come tigre.
"va che te sbrano" diceva sempre.
- costume sobrio- esclamo alzando lo sguardo su di lei.
- ma che sei matto? va qua-
Scioglie il nodo della cintura e vedo le scritte sul seno e sugli slip.
"father" "son" "holy spirit"
- nun ce credo victò- mi passo una mano sulla fronte, avanza verso di me e poggiando una mano sulla mia spalla dice:
- credici babe-
Raggiungiamo gli altri e ci godiamo un pomeriggio di sano e meritato relax.*19:00*
- amò- chiamo vic dall'altro lato della stanza
- o dimme-
- ma se andassimo a bere qualcosa più tardi?-
- quando?-
- che ne so, dopo cena, annamo in un barettino non troppo affollato-
- si dai me và-
Esce dal bagno nuda e prende dell'intimo.
- te con sta scusa che se vedemo nudi da quando c'abbiamo quattordic'anni nun te porti mai le mutande dopo la doccia- le faccio notare.
- dovresti ringraziamme che te faccio gode' sto panorama-
Scoppio in una sonora risata e lei controbatte:
- be vorresti insinua' il contrario?-
- nono-
Continuo a sorridere e vado a lavarmi via il cloro.vic's pov
Indosso delle mutande nere, una felpa del
merch, dei pantaloni di pelle neri con delle borchie, i miei amati stivaletti e sono pronta per andare a cenare.
Damiano invece sta ancora nella doccia.
- ammò, ma che sei morto?-
Sento dell'acqua che scende ma lui non da risposta.
Lo chiamo ancora, ma nessun segno di vita.
Mi preoccupo, entro nel bagno agitata e all'improvviso spunta da dietro la porta urlando:
- BU!-
Salto in aria per lo spavento.
- vaffanculo stronzo-
Torno verso il letto e mi ci sdraio a pancia in su con le mani a coprirmi la faccia.
- dai victò scusame, tu me fai pijà di quegli infarti ogni volta-
- no vattene-
Sento che si avvicina al letto.
Sposto leggermente una mano per vedere dov'è e noto che indossa solo un asciugamano in vita.
Mi ricopro, questa volta con le braccia nelle maniche della felpa.
- dai se levi ste braccia te do un bacio-
- bleah-
- bleah a me?? ooo a' stronza, niente più baci a vita allora-
- tanto non me li dai mai- controbatto.
- fai la seria, leva ste mani, ti do tutti i baci che non t'ho dato in un anno-
Ammetto che la proposta mi alletta alquanto, infondo ha molti baci in sospeso.
Sono troppo orgogliosa per cedere del tutto, quindi scendo a compromessi.
- non lo voglio tutti ora però, se no finiscono-
Ride e risponde:
- va bene-
Mi scopro il viso, lo guardo dritto negli occhi, si sdraia su di me, prende i miei polsi con le mani e li porta sotto la mia nuca.
Tiene salda la presa, guarda le mie labbra con lo stesso sguardo con cui un bambino guarda i regali sotto l'albero di natale.
Passa la lingua sui suoi denti perfetti, so cosa vorrebbe fare, ma non lo farà.
Mi bacia una guancia, poi l'altra, da un dolce bacio anche sul naso, sulla fronte e sul mio collo.
Lascia piccoli bacetti anche sull'angolo delle mie labbra, vorrei che non smettesse mai.
- victoria- inizia, fa una piccolissima pausa e continua:
- dovresti vedere quanto sei bella in questo momento-
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Dopo di te. ||DAMORIA||
FanfictionCapisci l'importanza di una persona solo dopo averla persa. Lei lo sapeva, lo provava, sentiva che un una parte del suo cuore era svanita, poiché colui che la abitava non c'era più. Lo stesso lui che le aveva fatto toccare il cielo con un dito rie...