Dopo di te. ||DAMORIA||

64.

Ethan's pov
Mentre siamo sul van che ci porta diretti in aeroporto, Thomas e Vic stanno cantando a squarciagola "Locked out of heaven" del mio amato Bruno Mars.
La bassista guarda verso Damiano cantando il ritornello:

"can i just stay here?"

"spend the rest of my days here"

"cause you make me feel like, i've been locked out of heaven, for too long"

I suoi occhi sono pieni d'amore, felicità e forse anche un po' di malizia.

Lui invece sorride e si imbarazza allargando le braccia e aspettando che lei ci si fiondi non appena la strofa finisca.

- ti amo- mimano entrambi con le labbra.

Mi rivolgo verso Thomas e subito ci intendiamo con un cenno del capo che sta a significare "so proprio innamorati persi".

Io non ho mai potuto vivere la loro prima relazione dall'esterno, ancora non ci conoscevamo, ma sono certo che ne sarei rimasto ammaliato.
Tutt'ora il modo in cui si guardando mi affascina.
Sono fidanzato da parecchi mesi, posso dire di essere felice e di stare bene con me stesso, il rapporto che ho con Ginevra è solido e maturo.
Non sono uno da relazioni, ho una mentalità ed un modo di rapportarmi con le persone che spesso non viene capito, in passato mi è capitato di essere stato giudicato negativamente per questa cosa.
Ora ho la fortuna di vivere in un ambiente genuino, con persone che comprendono la mia prospettiva e che mi accettano esattamente in tutta la mia "stranezza".

vic's pov
Resto accoccolata sul petto del mio ragazzo con le gambe distese sui due sedili liberi che rimangono.
Riesco ad addormentarmi grazie al pensiero felice di una nostra vita futura, sogno che purtroppo dura poco perché dobbiamo andare a fare il check-in appena arriviamo.

- vic dobbiamo scendere- dice Damiano accarezzando dolcemente i miei capelli.

Faccio come dice, prendo il mio bagaglio a mano, indosso la mascherina e sono pronta a partire.

L'aereo arriva leggermente in ritardo, stringo la mano del frontman nel momento del decollo e dell'atterraggio.

- ce l'hai fatta anche con meno storie del solito- esordisco prendendolo in giro quando apre gli occhi.

- fanculo amore mio- risponde a tono

Prendiamo i nostri bagagli e ci dirigiamo in hotel.

- ragazzi, ho una domanda- interviene Ethan rompendo il silenzio.

Guarda in nostra direzione ed attende un via libera per iniziare.

- dicce tutto Edgar-

- ma voi, esattamente, come ve siete innamorati, cioè, che v'è preso?-

Un po' mi viene da ridere a questa domanda, non ne avevamo mai parlato prima.
Era una ferita che non era mai stata chiusa del tutto, c'è sempre stato uno spiraglio ancora aperto che non ci permetteva di parlarne o di passarci sopra.

- al liceo, pensavo lo sapessi- gli si rivolge Damiano
- si ma come? la storia che v'avevano messi in punizione insieme la sappiamo tutti, ma poi com'è che ve siete fidanzati?-

Decido di prendere parola io:
- be, prima di tutto siamo stati amici qualche mese dopo che ci siamo conosciuti, Dam l'egocentrico, ha deciso di baciarmi e ci siamo fidanzati-
- e poi... perché vi siete lasciati?-
- Ha baciato un'altra ragazza davanti a me e...-

Ripensandoci ora, non credo che ne volessi parlare.
Infondo questo è l'argomento clue che ci ha portati a rompere, se non fosse successo può darsi che in questo momento staremmo insieme da otto anni.

- ethan ma che cazzo- esclama il mio ragazzo vedendo che ho abbassato la testa rabbuiandomi

- no tranquillo edgar, va tutto bene. dicevo che ci siamo lasciati. Per circa un anno non ci siamo rivolti la parola e poi abbiamo deciso che per il bene del nostro futuro lui dovesse entrare per forza nella band-

- ed ora eccoci qui- continua la frase il batterista.
- ed eccoci qui- ripeto a mia volta

Scendiamo dal van, prendiamo le chiavi delle nostre camere e andiamo a disfare le valige.

Ci aspetta un'intensa giornata di musica.