Concerti, amici, interviste, nuove conoscenze, relazionarsi ogni giorno con persone diverse che fanno domande diverse e vorrebbero risposte diverse.
I måneskin non hanno mai dato la risposta che ci si aspettava, hanno sempre detto ciò che sentivano o che ritenevano giusto per loro, come gruppo.
Ora vengono a contatto con la nostalgia di casa, dei familiari, della loro città.
Perciò, perché non fare un salto nel passato?vic's pov
* 5 Giugno 2019*
Oggi a Roma è una giornata caldissima, ci saranno come minimo trenta gradi.
Fra poco inizierà il nostro tour, siamo super entusiasti.
Damiano è super carico, le settimane che abbiamo passato a scrivere questo album sono servite a darci la carica.
Oggi andrò al mare con le mie amiche, staremo ad Ostia e faremo un giro in barca.- nica dov'è il mio costume?-
- quale costume? ne hai miliardi-
Viene in camera mia e lo lancia sul letto alzando gli occhi al cielo.
- vedi 'o sapevi che costume stavo a cerca'-
Lo indosso, preparo la mia borsa, aspetto che anche mia sorella sia pronta ed usciamo di casa dirigendoci dai nostri amici.- aaaa' fregneeee- urla leo vedendoci arrivare in lontananza.
- bella pe' lelloooo- urlo a mia volta.
Li raggiungiamo sulla spiaggia e mettiamo a terra i nostri asciugamani.
Vado a salutare Thomas che si trova in acqua, giochiamo un po' e decidiamo che fare stasera.
- annamo a balla'?-
- non lo so, non c'ho molta voglia- rispondo
- maccome, victò annamo per forza-
- solo se riesci a prendermi-
Inizio a correre fuori dall'acqua, ma ovviamente il mio migliore amico è più veloce di me.
Mi prende e cadiamo sulla spiaggia, tutta la sabbia mi si attacca al corpo, una cosa che odio.
- cazzo thomas va che disastro- lo rimprovero
- scusa vi', ma ora sei obbligata a veni' con me-
Scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo, torno in acqua per lavarmi via la sabbia e quando ri-esco vedo Damiano in lontananza che si dirige nel mare con una ragazza.
Mi si forma un piccolo nodo allo stomaco, ci siamo lasciati da oramai due anni, ma fa comunque male.
Rimango ad osservare la scena per qualche minuto finché qualcuno non mi chiama.
Riprendo coscienza e vedo christian che corre verso di me, mi prende come un sacco di patate e mi lancia in acqua.
- maddai ancora?!?-*20:30*
Rimaniamo solo noi, il luogo è deserto, andiamo verso casa a prepararci per la serata che ci aspetta ed io continuo a pensare alla scena del nostro frontman che si presenta con quella ragazza.
scommetto che aveva visto che ero lì.dam's pov
Questa sera andremo al solito locale di tutti i sabati, in cui va sempre anche victoria.
Mi costa molto doverla vedere con tutti i ragazzi che le ballano accanto o che le mettono le mani addosso, devo fare appello al mio autocontrollo per non spaccare la faccia a tutti.
Indosso una camicia bianca di lino, non la allaccio tutta, metto dei pantaloni neri, le mie dr martens, qualche anello, delle collane ed esco di casa.
Passo a prendere mio fratello e i nostri amici.
Arriviamo e la vedo subito.
Bionda, occhi azzurrissimi che riflettono le luci, balla sul cubo con una ragazza.
I suoi movimenti fanno sì che il vestito le si alzi sempre più, passo accanto, alzo lo sguardo e glielo tiro giù.
Immediatamente abbassa la testa, come fosse spaventata.
- tranquilla, so io-
Le faccio l'occhiolino e vado verso il bancone a prendermi da bere.
Molte ragazze si avvicinano a me, ed ovviamente gioco con tutte quante.
Ogni tanto torno a posare il mio sguardo su di lei, guardo cosa fa, chi ha intorno e se le stanno dando fastidio.
C'è un ragazzo in questo momento che le parla e lei ride, ride come rideva con me.
cosa le starà dicendo?
Mi avvicino pian piano, giusto per darle fastidio.
Cingo i suoi fianchi da dietro, lei si lascia andare, appoggia la testa alla mia spalla e sussurro al suo orecchio:
- solo con me-
- em che- cos..?- non si aspettava che fossi io.
- solo con me ti lasci andare così-
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Dopo di te. ||DAMORIA||
FanfictionCapisci l'importanza di una persona solo dopo averla persa. Lei lo sapeva, lo provava, sentiva che un una parte del suo cuore era svanita, poiché colui che la abitava non c'era più. Lo stesso lui che le aveva fatto toccare il cielo con un dito rie...