vic's pov
Ogni volta che finisco per discutere con Damiano cerco sempre di andarmene per isolarmi.
Ho bisogno di raccogliere i pensieri prima di dire qualcosa di sbagliato e rovinare tutto.Ho bussato alla porta della camera di Thomas, che fortunatamente è di fronte alla nostra.
- vic?-
- posso entrare?-
- certo-Sento un pochino il magone in gola, non voglio piangere ma mi viene naturale, se discutiamo: ci allontaniamo, ed io non voglio che succeda.
- allora, perché avete litigato questa volta?-
- sapevi che Giorgia ha pubblicato un libro in cui sono presenti poesie che parlano del sesso fantastico che ha fatto con Damiano?-
- si- risponde sincero e lo apprezzo
- bene io non l'ho saputo fino ad ora-
- vic, sono stati insieme 3 anni, credevi che non avessero fatto sesso?-
- be io credevo che non lo avrebbe detto a tutti, soprattutto ora che sta con me, si è comportata da amica nei miei confronti-
- o ma dai victò, me stai a dì che credevi davvero che foste amiche?-
- no, no per carità-Esco sul balcone appoggiando i gomiti alla staccionata, da quassù si vede bene la città illuminata dal rossore del sole che tramonta.
- quindi?- dice raggiungendomi
- quindi cosa?-
- che c'entra Damiano?-
- lui sapeva che lei avrebbe pubblicato quelle cose, non mi ha nemmeno avvertita, avrei gradito avere un preavviso-
- cristo vic quanti problemi madonna-
- vaffanculo-Torno dentro quando noto che alcuni fan ci fotografano, mi siedo sul letto e leggo le parole che ha dedicato al mio ragazzo.
*non riscriverò il testo per motivi di copyright*
Leggere queste parole è un colpo al cuore fortissimo, mi sento tradita, ma non è così.
Decido di tornare da Dam, esco dalla stanza e vado nella mia.
Busso, la sua figura bellissima mi apre.
Subito gli butto le braccia al collo ed un mare di lacrime iniziano a scendere imperterrite sul mio viso.- mi dispiace vic, ti amo come non ho mai amato lei-
- non c'è bisogno che tu dica così-Andiamo a sederci sul materasso, prende le mie mani fra le sue e continua con quel che stava dicendo:
- io lo dico perché è così, non mi sento in dover di farlo per farti stare meglio, è la verità-
Lo bacio.
- dam io, ho letto le cose che ha scritto...
È tutto così...collocato vicino a noi nel tempo-
- sono passati moltissimi mesi victò-
- si è vero ma io...-
- ti devo rivelare una cosa- mi interrompeHa gli occhi lucidi, leggermente impauriti.
- ti ricordi quando siamo andati a letto insieme per la prima volta? quella sera dopo la festa di Thomas?-
Annuisco, ora quella ad avere paura sono io, se avesse fatto sesso con me solo per un tornaconto personale?
- tu hai detto che quella per te era stata la prima volta, io ti dissi che, a contrario tuo, ero già stato a letto con molte ragazze-
Si interrompe ancora, non so a cosa voglia arrivare.
- è stata la prima volta anche per me, sia a livello sentimentale, che a livello vero e letterale, non ero mai stato con nessuna prima di te-
Sono stupita, ma non capisco perché non me lo abbia detto prima.
- Con questo ti voglio dire che, le cose che ha scritto Giorgia, valgono per se stessa, le emozioni che ha provato lei non è detto che siano valse anche per me e se anche valessero per me, io le ho provate prima con te. Ciò che mi hai insegnato tu nel breve periodo in cui mi hai permesso di starti accanto, è stato unico e se tornassimo indietro io non ti tradirei mai, quel maledettissimo primo gennaio del duemila e quattordici mi tormenta ogni giorno da otto anni-
Abbasso la testa, torturo le pellicine delle unghie con le dita e torno a guardarlo.
- grazie- è ciò che riesco a sussurrare in balia di queste emozioni.
- sono io a doverti ringraziare per avermi dato una seconda chance-
- non punirti, sei troppo severo con te stesso, io ti amo e ti ho amato anche quando hai baciato quella ragazza di fronte ai miei occhi, non ho mai smesso di farlo e non lo farò mai. Sono andata avanti e ammetto che forse, non ti ho perdonato del tutto per quella cosa, ma sto andando avanti e tu sei al mio fianco. Che potrei desiderare di meglio?-
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Dopo di te. ||DAMORIA||
FanfictionCapisci l'importanza di una persona solo dopo averla persa. Lei lo sapeva, lo provava, sentiva che un una parte del suo cuore era svanita, poiché colui che la abitava non c'era più. Lo stesso lui che le aveva fatto toccare il cielo con un dito rie...