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28 maggio 2022
vic's pov
Oggi finalmente torniamo a casa, è stato un soggiorno intenso qui in America, ci siamo divertiti molto ma abbiamo anche dovuto ritardare o addirittura annullare delle date qua.
Non ho potuto festeggiare il mio compleanno e non potrò nemmeno berci su, non posso ingerire sostanze gassose ne alcoliche per minimo sei mesi, saranno sicuramente di più.
Sono felice di tornare in Italia, poter mangiare del cibo decente e sentirmi appartenente al luogo in cui mi trovo, non vedo l'ora di ripercorrere tutti i posti in cui ero solita andare con Damiano o con gli amici.
Tra l'altro non vedo chili da tantissimo, chissà se mi ama ancora.

- regà avete tutto?- chiede lello mentre carica le valigie sul van
- sisi-

Saliamo e andiamo in aeroporto.
Sarà un viaggio molto lungo e stancante, senz'altro dormirò e terrò la mano al mio fidanzato, sto sfigato c'ha paura dell'altezza.
Un giorno in un intervista gli è stato chiesto "come va con le vertigini, stai sul tetto d'Europa, lassù è alto eh" ci siamo messi tutti a ridere, lui compreso.
Amo il fatto che nonostante sembri così serio c'è anche quella parte nascosta che tira fuori quando sta con noi o quando è veramente felice.

dams pov
Sono sinceramente frastornato, non capisco se sto vivendo per davvero o se tutto questo finirà per trasformarsi in un incubo.

no non può essere un incubo se c'è victoria con me...

Ci imbarchiamo e crolliamo tutti, anche se devo dire che c'è un bimbo che continua ad urlare, si sente in tutto l'aereo.
Rivolgo a vic uno sguardo scocciato e mi accorgo che mi sta riprendendo, cerco di camuffare il mio nervosismo da stanchezza e sorrido.

- hai finito di farmi video?- domando
- mh chissà, magari te svegli e vedi sul mio instagram un tuo set fotografico mentre dormi-
- nun te faccio il solletico solo perché c'hai n'buco nella pancia-

Mi fa la linguaccia e mi bacia.

- uu siamo in pubblico- le faccio notare
- non mi importa- sussurra al mio orecchio.
- non puoi fa' così victò te prego, nun te posso spoglia' se c'è gente-

Si mette a ridere ed incrocia la mia mano alla sua.
Sorrido a questo gesto, chiudo gli occhi e mi risveglio a Roma.

- we belli addormentati stamo a Roma- dice thomas picchiettandomi sulla testa.

Strofino gli occhi e sveglio anche la bionda

-amore siamo a casa-

Si alza a fatica e scende con noi.

- che bello regà stamo in italia finalmente-
- si e domani se riprende il lavoro- ci fa notare il nostro manager
- fabrí però pure te-

Prendiamo i bagagli, ci dirigiamo all'uscita e come sempre c'è il papà di Victoria che ci è venuto a prendere.
Lei gli va in contro e gli chiede di non fare troppa pressione sulla ferita.
Lo raggiungiamo tutti, ci salutiamo e ognuno va a casa propria.
Io ovviamente sto con la mia amata e la sua famiglia.
Trascorriamo così il pomeriggio e la sera usciamo con qualche amico.
Domattina verso mezzogiorno dobbiamo rilasciare un'intervista, successivamente torneremo a non fare nulla fino alla ripresa dei concerti che sarà fra una settimana e mezza, il tempo che serve a Victoria per ristabilirsi al meglio.

- amò a che ora dobbiamo andare a prendere thomas?- chiedo mentre la
raggiungo sul letto.
- penso verso le otto- risponde sistemandosi comodamente fra le mie braccia.
La accarezzo finché non si addormenta e imposto la sveglia così da non arrivare in ritardo come al solito.

La sento suonare dopo due ore, mi giro nel
letto e vedo che victoria non c'è.
Mi metto a sedere, poggio la schiena al muro e la chiamo.

- vic n'do stai?-
- o, me sto vestendo arrivo-

Non riesco ad aspettare, irrompo nel bagno e la vedo nuda con indosso solo degli slip rosa di pizzo.

- damià esci- dice coprendosi con una salvietta
- oh ma che hai? te sei sempre fatta vede' nuda da tutti-
- sono cambiata-
- vic che hai?-
- nulla esci dai- mi implora con gli occhi ma non posso cedere, c'è un problema e non è una cosa da nulla.
- dimmi che hai e me ne vado-
- sono ingrassata- sputa tutto d'un fiato
- e che problema c'è?-
- non sono più come due anni fa, con le
gambe snelle la vita stretta e i fianchi prefetti-

La guardo con sofficienza, come se non la
stessi dando ascolto.

- la smetti de fa così?- domanda scocciata
- victoria, sei perfetta, non mi importa se hai un chilo in più o un chilo in meno, ti amo comunque-
- come facciamo se importa a me?-
- non deve, sei sexy da morire e sensuale come poche-
Mi avvicino, la bacio dietro l'orecchio e lascio altri piccoli baci sul collo fino ad arrivare alla spalla.
La sollevo da terra tenendola per le cosce.
Assaporo il suo seno che si irrigidisce al contatto con le mie labbra.
Sento che butta la testa all'indietro, non la toccavo così da tanto.
La appoggio sulla cassettiera, sfilo le sue mutandine e ci spostiamo sul letto.
Scendo con la testa fra le sue cosce, la istigo e sento che chiama il mio nome ansimando:
- dam-damianoh-

Entro in lei con un movimento rapido e sto attento a non farle male dove il proiettile l'ha colpita.
Veniamo insieme, ci vestiamo ed andiamo a prendere Thomas, siamo già in ritardo.

Dopo di te. ||DAMORIA||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora