vic's pov
Vedere Damiano che sorride, che si diverte e che salta da una parte all'altra del palco è ciò che mi soddisfa di più del nostro lavoro.
Sapere che si sente bene quand'è lassù e che si sente bene con noi mi scalda il cuore.
Dopo tutto quello che è successo fra di noi è ancora qui e non ha mollato, anche se ha provato a farlo quando eravamo all'inizio di tutto, ma ora se ne pente già abbastanza e farglielo "pesare" non avrebbe senso.
Questa mattina siamo stati a Malibu nei nostri studi, abbia registrato alcune canzoni e ne abbiamo scritta una per le vittime di guerra.
Ci saranno molte altre interviste nei prossimi giorni, chissà quale sarà l'argomento di punta.
Ieri sera sono andata a divertirmi con gli amici, ho scoperto tanta bella gente qui a Los Angeles, ho rivisto il poliziotto che mi ha portata a casa, abbiamo approfondito la conoscenza ma non gli ho detto che sto con Damiano, lo sa già troppa gente.- vic è pronto vieni a magná- urla Ethan dal piano di sotto.
Mentre pranziamo il silenzio regna nella stanza, tutti abbiamo i nostri pensieri e ad interrompere la quiete è ovviamente Thomas.
- sorè annamo a facce un giro co' lo skate?-
- sorè? da quando me chiami così?- dico ridendo
- susu annamo o no?-
- va bene-
Il mio ragazzo non ascolta, guarda il cellulare, sta ancora scrivendo a Giorgia.
Lello lo guarda male, gli da una gomitata e Dam alza lo sguardo.
- che vòi- esordisce
- nun se guarda il cellulare a tavola- lo rimprovera.
Il nostro frontman lo ascolta e si gira verso di me, poggia la sua mano sulla mia, che si trovava sul tavolo già in precedenza.
Faccio finta di nulla, così lui si avvicina e mi bacia la guancia.
Metto il bocca l'ultima forchettata di pasta e mi alzo dal tavolo, vado diretta in camera mia sbattendo la porta.
che cazzo di problema ha?
Apro l'armadio e cerco dei vestiti da mettere più tardi, jeans a zampa e canotta tagliata bianca.
Metto le cuffiette in tasca e mi butto sul letto. Dopo non molto la porta viene aperta da Damiano che si sporge a vedere dove sono.
- Thomas è pronto?- chiedo fredda
- non lo so, che hai?-
- nulla va via-
- victoria eddai cazzo, c'è sempre qualcosa che non va co' te- mentre pronuncia questa frase si siede sul materasso accanto a me.
- allora torna con lei-
Fa una faccia sorpresa e un sorrisetto malizioso.
- sei gelosa?-
Io mi avvicino al suo viso, quanto basta perché possa sentire il suo respiro scontrarsi con il mio.
- no, non mi interessa, ma non fare quella faccia, caschi male co' me damià, non sono come tutte quelle che ti sei scopato-
- sai benissimo che non ti considero una come tutte-
- perché senti il bisogno di scrivere a Giorgia?-
- perché è stata importante e io lo sono stato per lei, ha una malattia e io la aiuto a distrarsi-
- come? dicendole che ti manca?-
- hai letto le nostre chat?-
- LE SCRIVI QUANDO SONO ACCANTO A TE- scandisco bene le parole
- non è una giustificazione, non dovresti-
- NO, tu non dovresti fare quello che stai facendo-
- come pensi di rimediare? sai che non sono geloso-
- no, tu non sei geloso, ma ti arrabbi
quando mi succede qualcosa o quando qualcuno mi si avvicina, e non è perché hai paura di perdermi.
Sei così dipendente da me e da ciò che ti faccio provare che non vuoi che la smetta, ma non starò male per te, sono sempre stata una stronza e continuerò ad esserlo, non giocare con me.-
Mi alzo e vado a cercare il mio migliore amico, usciamo di casa ci divertiamo e ci raggiungono anche lello ed Ethan verso sera.
Facciamo qualche foto ricordo al paesaggio, la sera compriamo pizze per tutti e bibite alcoliche, nulla di che solo birra o vino .
Non trovo il cantante, lo cerco e vedo che sta in giardino seduto su un sasso in lontananza, ha un quadernino, starà scrivendo qualcosa.
Non mi avvicino, non ho nulla da dirgli.
Torno in salone e metto la musica dalla cassa.
Ridiamo e scherziamo, giochiamo a monopoli e altri giochi stupidi scelti e inventati al momento dal chitarrista.
Verso le due di notte vado a dormire e vedo che Damiano si è già appropriato della metà del mio letto.
Tolgo tutti gli indumenti e rimango con gli slip. Mi infilo sotto le coperte e sento che tutto a un tratto inizia a proferire parola.
- se ti lasciassi non ti importerebbe davvero?-
Mi giro verso di lui.
- mi vuoi lasciare?-
- non lo farei mai-
- allora la domanda non si pone-
- si pone invece! ti importa di noi?-
- mi importa molto più di quanto pensi-
- butteresti tutto all'aria per giorgia?-
- no, ma mi fa stare male che la senti così spesso-
- mi dispiace, potevi dirmelo-
- sei libero di compiere le tue scelte da solo, capisco che sia stata importante e tu sei sempre stato permissivo nei miei confronti, non potevo impedirtelo-
- ti amo tanto vic-
- anche io, tanto tanto-
STAI LEGGENDO
Dopo di te. ||DAMORIA||
FanfictionCapisci l'importanza di una persona solo dopo averla persa. Lei lo sapeva, lo provava, sentiva che un una parte del suo cuore era svanita, poiché colui che la abitava non c'era più. Lo stesso lui che le aveva fatto toccare il cielo con un dito rie...