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metà febbraio 2022
vic's pov
Provo tanta nostalgia dei vecchi tempi.
L'hanno del mio primo bacio, della mia prima volta, del mio primo amore.
Mi manca ciò che avevo prima;
un rapporto sano con Damiano, senza nulla di troppo complicato, il nostro riavvicinamento dopo la fine della relazione, durante la scrittura di "il Ballo della Vita".
Il tour Europeo, viaggiare ovunque con quel tour bus che odiavo tanto, ma che ora pagherei per poter farmi fare un tuffo nel passato.
Le nostre prime interviste ed esibizioni, la quotidianità acquistata dentro XFactor.
Il concerto all'Auditorium nella nostra amata Roma, uno fra i concerti che ci siamo goduti di più, il momento più bello del 2019, quando quel 23 giugno sulle note di "Le Parole Lontane" migliaia di persone hanno accesso la torcia del telefono puntandola in alto e si sono messe a cantare, facendo diventare noi quattro i veri spettatori di quello che, allora, sembrava essere ancora un sogno lontano.
Ed ora una lacrima segna il mio viso, riguardo le foto di noi quattro, di anni che sono passati troppo in fretta.
Chiudo la galleria, soffio il naso e scendo a cercare i miei compagni di vita, coloro che ho scelto di aver affianco fino alla fine dei miei giorni.

- ciao vic, n'do stavi?- mi chiede Ethan
- ero su, riguardavo delle foto- ho la voce piena di tristezza.
- oiii, tutto bene?-
Mi accorgo che ho ricominciato a piangere così lui si avvicina, mi stringe fra le sue braccia ed accarezza i miei capelli.
- shhh, tranquilla, siamo ancora tutti qui-
Mi stacco e asciugo il viso, poggio le chiappe su uno degli sgabelli del bancone e riprendo:
- si ma, non siamo come prima, è cambiato tutto-
- ma che dici, la nostra passione e ciò che siamo noi è la stessa di sempre-
- Ethan ma tu te lo ricordi quando suonavamo per strada, quando ci facevamo un culo enorme per portare in giro tutti gli strumenti.
Ti ricordi il giorno in cui siamo arrivati secondi? Eravamo felici come non mai e non avevamo nemmeno vinto-
- forse dovresti tornare a Roma, stare con la tua famiglia e liberare la mente, con Damiano non hai più risolto vero?-
- no...-
Ma come sempre parli del diavolo e spuntano le corna, lo vedo arrivare dal giardino.
Mi vede ma non mi guarda, sa che ho pianto, ma non è qui a consolarmi.
Dovrei davvero tornare a casa.

dams pov
Sono arrivato ed ho visto Ethan e victoria fare un discorso che sembrava piuttosto serio.
Avrei voluto chiedere ma non credo che me lo avrebbe detto.
Sono andato in camera, ho spento il telefono e mi sono messo a riposare.
*toc toc*
Qualcuno bussa.
- o chi è?-
- sono io- è la voce di Vic
Le dico di entrare e mi metto a sedere sul letto.
- ei- dice
- che c'è?- ha una faccia un po' corrucciata
- torno a Roma per un po', non so quanto, mi farà bene-
- vieni qui- picchetto la mano sul materasso, accanto a me.
Lei si siede, prendo le sue mani fra le mie e le bacio.
- che ti sta succedendo, parlamene-
Mi asciugo l'ennesima lacrima e gli spiego che vorrei potessimo tornare indietro, ma non si può fare.
- questo ti causa tanta tristezza?-
- si moltissima-
- eppure ora hai ciò che avevi prima, io e te, hai di nuovo i nostri baci, le nostre scappatelle notturne, guardiamo insieme le stelle fino a tarda notte, hai ancora le nostre liti, che c'è che non va?-
- non abbiamo più quindici anni, abbiamo sprecato tanto tempo, che avremmo potuto passare insieme, per una cazzata che ho fatto-
- abbiamo il resto della vita-

Dopo di te. ||DAMORIA||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora