48.

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dams pov
Sono entrato in bagno, ho fatto ciò che devo fare e mentre lavavo le mani mi è caduto l'occhio sul cestino aperto.
non ho potuto non vedere il test di gravidanza, l'ho preso, ho guardato ed ho visto che c'era scritto "0 settimane".
Sono uscito e mi sono diretto in salone, c'erano già Ethan e Thomas seduti sul divano a parlare con Vic, non mi sono curato del fatto che li avrei interrotti ed ho preso parola.

- cos'è?-

Victoria è immediatamente sbiancata.

- allora?- insisto
- l'ho fatto prima per curiosità, non ho le mestruazioni da prima dell'incidente, ho pensato che forse sarei potuta essere incinta-
- credevo che prendessi la pillola-
- è così, ma non è detto che funzioni al cento per cento-
- perché hai avuto questo dubbio? si dice che una donna se lo sente quando è incinta-
- prima dell'accaduto al Coachella ero incinta ma non lo sapevo, i dottori hanno detto che ho perso il bambino a causa del proiettile che l'ha colpito-

Guardo i ragazzi e noto che non sembrano stupiti.

- voi lo sapevate?-

Annuiscono.
Non so se in questo momento mi dovrei arrabbiare, giusto ieri abbiamo litigato perché le avevo tenuta nascosta una cosa per lei importante.

- mi hai colpevolizzato per averti tenuto nascosto che sono uscito con Giorgia e tu hai fatto lo stesso, forse ciò che non mi hai detto è anche più importante di uno stupido pranzo con la mia ex-
- Damiano non lo sapevo neanche io, me lo hanno detto i dottori. Quando ti sei svegliato dal coma la cosa peggiore che ti avrei potuto rivelare è che avevamo perso nostro figlio durante una sparatoria-
- no, non ci sono scuse che reggano. Per te la verità è la cosa più importante, che sia bella o brutta pretendi di saperla, dovresti essere coerente con ciò che dici-
- te lo avrei detto ma è passato così tanto che me lo sono scordata-
- E quando avevi intenzione di dirmelo? Fra un anno o forse due o magari quando saresti rimasta incinta per la seconda volta?!-

Mi sento tradito.

- voi lo sapevate e non avete detto nulla!-
- non spettava a noi dirtelo, non tirarci in mezzo- sentenzia il chitarrista.

Prendo la felpa e me ne vado sbattendo la porta senza dare ascolto a Victoria che continua a chiamare il mio nome.

thomas' pov
Damiano è uscito di casa in tutta rabbia.

- vaffanculo!- urla vic mettendosi le mani nei capelli.
- sta tranquilla tornerà-
Mi alzo dal divano e vado a frugare nelle mensole.
Ethan rimane di la con lei, cerca di calmarla ma non credo che ci stia riuscendo, continua ad urlare come una matta.

- aaaaaa cazzo!-

Sento un colpo brusco perciò torno di là.
Vedo la nostra bassista con una mano che sanguina, viene verso di me e se la sciacqua nel lavandino.

- ma che cazzo hai fatto vi'-
- ha dato un pugno al muro- risponde il batterista.
- ma che volevi fa'- incomincio a ridere mentre prendo una manciata di patatine.
- fottiti tho'-
- che te serve? un cerotto? 'no strofinaccio?-
- portami una benda, sta nell'armadietto a destra del bagno-

Faccio come dice, apro tutte le ante e trovo ciò che mi serve.

- te la devo mette'?-
- faccio io-
Me la prende dalle mani e si fascia.

Ethan va a prendere del ghiaccio e glielo adagia delicatamente sulle nocche.
Lei fa una smorfia di dolore ma resiste.

- dovete cucinare da soli-
- no dai non l'avrei mai detto-
Alza gli occhi al cielo e se ne va.

Mi accerto che siamo soli e sussurro a Eth.

- fratè fra due giorni comincia il tour, devono riconciliarsi e vic si è pure fatta male alla mano, non possiamo rimandarlo-

Lui fruga nella dispensa e mette su la pasta.

- lo so, vedrai che si sistemerà, non riescono a stare due giorni senza vedersi-
- ok, ma la sua mano?-
- quello non è un problema, o suona in playback o non lo so ci penseremo, non se' mica rotta la mano, ha solo preso una botta-
- che le ha fatto uscire sangue- dico in tono ovvio
- thomas!-

vic's pov
Ho sentito la discussione che stavano avendo i ragazzi in cucina ma ho preferito fare finta di nulla, abbiamo pranzato, ci siamo fumati una sigaretta e sono andati via lasciandomi sola con chili.

sono un disastro

Damiano aveva ragione, gliele ho cantante come poche volte da quando ci conosciamo e poi ho fatto la stessa identica cosa che ci aveva portati a litigare.
Spero che i miei migliori amici abbiano ragione, voglio che torniamo come prima, anche se siamo sempre stato cosi, incasinati.

Dopo di te. ||DAMORIA||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora