CAPITOLO 9

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Charles pov

Fino a quando si può accettare di sbattere contro un muro d'indifferenza, ignorando il dolore?

Sofia. La osservo, adesso che sono sicuro che non mi sta guardando. Staseguendo la lezione, è concentrata ed è bella da far male. Nonostante i suoigenitori la facciano sentire così ogni giorno, non sembra mai fuori posto.

Sofia, non puoi mangiare quello.Sofia, una B in storia dell'arte? Mi deludi.

Sofia, questo golfino è orrendo, ostenta le tue forme.

Ah, quanto avrei voluto dire a Titti di chiudere la sua boccaccia quella volta!

Perché le forme ostentate di Sofia equivalgono a un seno e un culo da urlo sucui fantastico ogni notte.

Quando la vedo sorridere a quel manichino pompato di Miles, distolgo losguardo e serro la presa intorno alla penna.

Mi chiedo se anche lui faccia parte del pacchetto "vita perfetta" offerto dapapà. Tuttavia non ho il diritto di chiedermelo, perché mi sono tagliato fuori,l'ho messa al di là del muro e non le sto dando modo di conoscermi.

Che cosa pretendo da lei?

Fino a quando una persona può accettare di sbattere contro un murod'indifferenza, ignorando il dolore?

Sono alcuni giorni ormai che sono stato "adottato" dai Kerper, e ho semprefatto in modo di evitare di trovarci da soli.

L'attrazione che provo per lei miscorre sottopelle, mi divora i pensieri, e devo tenerla a bada. Sofia si è messa intesta di aiutarmi, ma nessuno può salvarmi dalla rabbia che provo.

La lezione di Filosofia è così pesante che preferirei andare a spaccare le pietresotto un sole cocente, piuttosto che starmene qui seduto ad ascoltare le balleesistenziali di Mr Nelson.

Mi guardo intorno e cerco una via di fuga per isolarmi del tutto.

I miei compagni non sono messi meglio di me e, malgrado sembrinoconcentrati, si vede che non gliene frega niente degli idealisti tedeschi. Hanno gliocchi vacui come se stessero per collassare da un momento all'altro, solo che stanno bene attenti a mostrarsi interessatissimi. Pena la sospensione della paghetta di paparino.

Sorrido di scherno.

Se Andrea fosse qui, avremmo di che divertirci.

Ogni momento che passa realizzo che siamo proprio due razze differenti.

Loro sono i classici figli di papà, io il figlio bastardo che nessuno ha voluto,temporaneamente parcheggiato dai Kerper.

Loro sono nati e cresciuti nel lusso. Io mi ci sono trovato catapultato dentro.

Loro sono stati voluti. Io raccattato come un vecchio pallone malridotto,quando ormai per me si era persa ogni speranza di adozione.

Per fortuna il magnifico, correttissimo e magnanimo cardiochirurgo StefanoKerper mi ha fatto la grazia di prendermi con sé. Vuole anche darmi il suocognome e insiste perché rifletta da subito sull'eventualità di accettare questaopzione.

Un anno passa in fretta, Charles.

Non voglio che ti ritrovi a rifiutare perchénon ci hai riflettuto abbastanza.

Per il resto, Sofia a parte - e anche nel suo caso, con le dovute riserve -, misento un totale estraneo e sono incazzato col mondo per avermi giocato un tiromancino di proporzioni epiche, quando ero solo un bambino.

Non avrei dovuto conoscere quella faccia della medaglia. Nessuno lo merita aquell'età, ma a quanto pare il grande capo lassù non aveva grandi progetti perme.

Tutto il tempo del mondo con te; Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora