CAPITOLO 33

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Capitolo 33

Charles pov

Anche se non è il primo, lei sarà per sempre il mio primo bacio.

«Perché mi hai trascinato a mangiare su questo schifosissimo prato? Se sporco questi jeans, mia madre mi ammazza!»

Lando finge di essere arrabbiato e si toglie con la faccia disgustata i fili d'erba rimasti appiccicati ai suoi jeans nuovi.

«C'è un caldo pazzesco, merda! Sto sudando.»

«E ci sono milioooooni d'insettini che stanno cercando di entrarti nelle
mutande per succhiare tuuuuutto il tuo sangue» lo prendo in giro, ridacchiando.

«Fottiti, Char!»

Il mio amico si appoggia all'albero che ci sta facendo ombra e mangia il suo
sandwich. «Allora...» Mi parla a bocca piena.

L'ho costretto a pranzare fuori perché non potevo rischiare di vedere Sofia a mensa.

Mi sarei scordato di ciò che le ho promesso e l'avrei baciata davanti a
tutti. Stamattina per poco non l'ho fatto.

Dio che voglia avevo di urlare al mondo intero che la amo!

«Ci sei andato a letto, Char. Sei un cazzone.»

«Lando...» lo ammonisco.

«Non lo stai negando!»

Butta il resto del suo pranzo fra i rifiuti e mi punta addosso un dito.

«Ti sei rincretinito, Char? Non mollerà mai Miles, perché lasci che giochi così con te?»

«Non sta giocando. È solo complicato, e comunque mi ha promesso che lascerà quell'imbecille. Ha solo bisogno di un po' di tempo.»

Lando si siede di fianco a me e stavolta se ne frega di macchiare i suoi jeans.

«Stai rischiando grosso per lei... e i Kerper quando lo sapranno rifiuteranno di adottarti, lo sai, vero?»

«Sì.»

«Sei pazzo.» Scuote la testa incredulo. «E va bene, è bella da togliere il fiato, ma puoi avere tutte le ragazze che vuoi, Char. Andrai al college, e sai quante ce ne sono là?» Gesticola in modo scoordinato. «Cos'ha di tanto speciale Sofia? Pensaci!»

Oh, ci ho pensato e ripensato. Ho passato notti insonni per captare un suo respiro, trattenendo il mio.

Il mio sguardo che cerca il suo, le nostre chiacchiere silenziose, la comprensione e questo bisogno fisico di sentirla sempre accanto non possono essere spiegati.

Non c'è una spiegazione razionale. C'è solo l'amore che sento per lei. E non sarei qui se non fosse così speciale, non mi struggerei nell'attesa di poter vivere la nostra storia alla luce del sole.

«Okay. Basta parlare di ragazze.» Lando si protende verso di me, incrociando le gambe. «Se mi accettano, andremo allo stesso college, Charles Leclerc.»

«Dici sul serio?» sorrido.

«Serio come un infarto.»

Me lo aveva accennato, ma quando ho presentato domanda alla UCLA, pensavo che si fosse concentrato sull'Università di Parigi.

Sarebbe perfetto se, come mi ha già detto, venisse anche Sofia. Avrei con me la mia ragazza e il mio migliore amico. E fra un anno anche Andrea.

Potrei darle una mano. Non voglio che cambi idea, ci sarà di certo un corso di laurea che fa al caso suo. Così lo cerco su Google.

«Che stai facendo?» Lando si sporge verso il mio cellulare.

«Provo a vedere se alla UCLA c'è un corso di studi adatto ad Sofia.»

Tutto il tempo del mondo con te; Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora