CAPITOLO 60

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Capitolo 60

Sofia pov

Lo amo. Di un amore più grande del Gran Canyon.

«Sveglia, dormigliona!»

La luce del giorno filtra tenue dalla portafinestra che dà sul terrazzo.

Sento delle labbra morbide baciarmi una tempia. «Svegliati e splendi, amore mio.»

Questa voce so di chi è prima ancora di aprire gli occhi, e un sorriso nasce sulle mie labbra nonostante la brutta serata di ieri.

È bastata una notte fra le sue braccia per farmi sperare che le cose si risolvano, ed è questa speranza che scaccia via Morfeo.

La bocca di Charles scende sulla mia guancia e poi trova le mie labbra, impossessandosene con un bacio lento e un po’ pungente per via dell’accenno di barba che comincia a farsi sentire.

«L’ho sempre amata» mugolo.

«Che cosa, principessa?»

«La tua barba.» Apro un occhio e la prima cosa che vedo è il suo sorriso.

«Non mi dà un’aria trasandata? Credevo ti piacessero i damerini.»

«E quando esattamente ti avrei dato questa impressione?»

Tuffa il viso nel mio collo e inspira profondamente. «Crei dipendenza,
piccola strega.»

«Deciditi, Leclerc. Sono una strega o una principessa?» lo prendo in giro.

«Che diavolo ne so?» risponde ridacchiando, mentre le sue mani mi
regalano dolci carezze. «Sei il mio sballo, Sofia. Non capisco niente di
niente se ti ho vicino. Contenta, principessa strega?»

Corruga la fronte e la sua aria si fa pensosa. «Devi ammettere che è roba forte essere una principessa e anche una strega, ti risulta che ce ne sia mai stata una?»

Scoppio a ridere. «Non ne ho idea.»

«Mmh » Si guarda intorno, poi sembra individuare qualcosa. Scende dal letto e afferra una cintura poggiata su una poltroncina.

Appartiene a Denise, è quella che lei definisce una “cintura gioiello”:
tutta d’argento, decorata con delle pietre colorate, a suo dire pare che
non debba mancare nel guardaroba di una ragazza, ma personalmente la
trovo pacchiana.

Mi sollevo sui gomiti e osservo divertita la scena di Char che traffica con quell’accessorio.

Che diamine sta combinando?

La allaccia, la osserva e annuisce compiaciuto. Poi si avvicina a me con uno sguardo malizioso e non posso fare a meno di notare quant’è bello. Il petto nudo, l’addome scolpito, i bicipiti che si gonfiano a ogni movimento e il tatuaggio che sembra vivere attraverso di lui.

Si siede vicino a me e depone la sua versione di corona regale sul mio capo.

«Be’, è appena stata incoronata la prima.»

Mi bacia le labbra e sospira. «Ed è anche la più bella di tutte quelle delle fiabe.»

«Questo significa che tu sei il mio principe con tanto di calzamaglia
bianca e cappello con pennacchio?»

Fa una faccia buffissima, come se avesse appena assaggiato una pietanza disgustosa. «Se non ti dispiace, preferirei essere l’aitante stalliere
che ha una torbida relazione sessuale con la principessa strega figa.»

Ride e mi bacia profondamente, spingendomi sul letto. La sua lingua
avviluppata alla mia, con una mano mi accarezza i capelli e con l’altra il corpo.

Tutto il tempo del mondo con te; Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora