CAPITOLO 8

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Sofia pov

Mi ha mostrato già qualche suo spigolo e quanto male possa fare sbatterci contro.

La rabbia per come mi ha trattata Charles mi ha divorato per tutta la mattinata,eppure mentre mi scaldo insieme agli altri per cominciare gli allenamenti nonposso far altro che guardare le selezioni per il campionato di kart.

Char è già in pista. Indossa un casco, una tuta che valorizza le sue spalle larghe e i muscoli delle sue braccia. Ilsuo abbigliamento non fa altro che enfatizzare quanto sia bello, ed è per questo che Nino mi sta addosso. Ha una perfezione oscura, dalla quale si restaammaliati.

Anche le ragazze del mio gruppo lo hanno adocchiato e adesso stanno parlando di lui.

«Com'è stare in casa con un figo del genere?» mi chiede Sonia.

Faccio finta di non sentirla e continuo con il mio riscaldamento, ma Mariarincara la dose.

«È così scontroso! Oggi guardava storto chiunque gli si avvicinasse, ma è anche irresistibile! Vorrei baciare quel broncio fino a farlo scomparire.»

Oddio! Gemo quasi per il disgusto.

Poi mi dà una leggera gomitata per attirare la mia attenzione.

«Per te è una specie di fratello, no? Potresti procurarmi un appuntamento. Sai, per fargli visitare Montecarlo.»

Per fargli visitare Montecarlo. Tsè!

«Uhm uhm...» mugugno, e spero che la pianti.

C'è un caldo umido che si appiccica alla pelle e aumenta il mio fastidio.

Non riesco a togliergli gli occhi di dosso, ed è fuori discussione che gliprocuri un appuntamento con le mie amiche...

Ma che mi prende?

Perché mi importa di questo ragazzo?

In realtà, credo di saperlo.

Non c'entra solo il fatto che mio padre mi abbia obbligata a metterlo a suo agio.

Charles ha visto le mie cicatrici, sembra che le abbia capite e, per assurdo, non ho avuto paura che mi biasimasse. Non c'è stata alcuna tenerezza o pena nel suo sguardo. Solo comprensione.

Forse è questo il motivo che mi spinge ad avvicinarmi a lui, anche se mi hamostrato già qualche suo spigolo e quanto male possa fare sbatterci contro.

I rumori del gioco mi colgono alla sprovvista, e torno a guardare quello chesuccede in pista.

Individuo Charles e poi Nino. Il mio ragazzo non è felice della sua presenza, si vede da come lo guarda torvo e da quanto si stia impegnando per batterlo.

Batterlo, già. Non trovo un termine più giusto.

Comincio a preoccuparmi per i tonfi dei kart che si buttano uno addossoall'altro, gemendo di dolore.

Charles supera Daniel, non riesco aignorare l'orgoglio che provo.

«Wow! Accidenti se è bravo!»A parlare è Maria, e a me non resta che annuire.

Dovrei dare il via all'allenamento, ma sembriamo tutti interessati al nuovopossibile ingresso in campionato.

Probabilità, questa, più che plausibile visto come sta continuando a gareggiare Charles. Affronta bene ogni curva ed è difficile riuscire a fermarlo. Porta avanti il kart con una facilità disarmante e, ogni volta che effettua un sorpasso, il giudice di gara annuisce soddisfatto.

Nino, invece, borbotta.

Non lo vuole in squadra, ma a quanto pare Mr Davis sì, ne è stato conquistato emi sento quasi in colpa per aver detto a Char del provino.

Tutto il tempo del mondo con te; Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora