CAPITOLO 93

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Sofia pov

Senza paura.

È la mattina del mio ventesimo compleanno, ed è passato ormai un mese da quella tragica sera. Charles mi ha accompagnata a fare una risonanza magnetica e per fortuna pare che l'ernia cerebrale sia scomparsa del tutto. La giornata è ventosa ma soleggiata e trabocca di vita, la stessa che mi è stata concessa per la seconda volta.

Sono felice.

Siamo in auto e lui mi tiene per mano. Da quando mi sono risvegliata non mi ha lasciata un attimo. Allenamenti e trasferte permettendo, è sempre con me e la cosa mi va più che bene.

Il vento ci scompiglia i capelli. Protendo il viso verso il sole e mi godo questo senso di libertà. Ci sono voluti giorni prima che mi raccontasse ogni cosa di quella notte, altri per confessarmi il resto, ma da quando l'ha fatto è rinato e anche lui sembra felice.

Giovanni Spector è morto. Si è suicidato, ha detto la polizia.

Non è così, ma non ho avuto un solo pensiero triste per lui e mai ne avrò. Non può esserci compassione per un mostro del genere. So che ci vorrà del tempo prima che Char sconfigga una volta per tutte i suoi demoni, ma sono sicura che ce la farà, perché non c'è una cosa che questo splendido ragazzo non sia in grado di fare.

«Ho una sorpresa per te» mi dice a un tratto, con un sorrisetto furbo.

«Davvero? Cosa?»

«Non posso dirti nulla adesso. Sennò che sorpresa sarebbe?»

Sbuffo. «Ora morirò di curiosità.»«

L'attesa amplifica il piacere.»

«Cazzate!»Scoppia a ridere.

«Da quando sei diventata così sboccata, Sofia?»

«Da quando mi hai fatto prendere la strada della perdizione» lo rimbecco, ma sorrido.

Sospiro e mi sistemo più vicino a lui, appoggiando la testa sulla sua spalla.

«Ti amo con tutto il cuore, Charles Leclerc.»

«Stai cercando di corrompermi?» Il suo tono è dolce e divertito.

«Forse.»

Ridacchia e per il resto del viaggio restiamo così, in silenzio, godendoci l'attesa come ha detto lui.

Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalle note che suonano dall'autoradio. La canzone è La Stella Più Fragile Dell'Universo di Ultimo.

«Questa canzone »

«Ho fatto una playlist pensando a te.»

Ricaccio indietro le lacrime e tiro su con il naso.

«Mi rimangio quello che ho detto. Sei uno stronzo.»

«Perché?» domanda preoccupato.

«Perché stai tentando di farmi piangere» mormoro, poi gli bacio la spalla e mi sistemo meglio, più innamorata che mai.

Mi assopisco e solo quando sento l'auto fermarsi apro gli occhi e mi raddrizzo sul sedile. Siamo al nostro promontorio, quello delle battaglie perse e vinte, quello degli addii e dei ritorni.

Char mi sta fissando. Pensa la stessa cosa, lo vedo nei suoi occhi.

«Nel bene e nel male, questo posto ci ha visto amarci in tutti i modi possibili.»

«Perché oggi vuoi farmi piangere per forza?»

«Solo di gioia, Honey. Scendiamo.»

Estrae dal bagagliaio un cesto da pic-nic e mi afferra la mano. Sistema una coperta per terra e poi mi guarda.

Tutto il tempo del mondo con te; Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora