CAPITOLO 71

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Sofia pov

Quella che sento per lui è semplicemente una mancanza incolmabile.

Ho atteso qualche ora, ho cercato di portarmi avanti con lo studio per un
esame, ho mangiato perfino un panino e risposto alle domande di Denise sugli ultimi eventi, senza dare di matto.

Posso essere fiera di me stessa per come sto gestendo la situazione, ma
ormai è quasi sera e Charles non si è ancora fatto sentire.

Ho provato a chiamarlo e non mi ha risposto. Tuttavia ho deciso di concedergli fiducia e spazio. Tanto con lui c'è Andre, e qualunque cosa sia
successa con Giada sono certa che sia tutto sotto controllo.

Questo è ciò che mi racconto, in realtà sto facendo uno sforzo sovrumano per obbligare le mie paranoie a stare al loro posto.

Devo rimanere lucida; è chiaro che Char avrà presto bisogno di me, e se fossi in preda a una delle mie solite crisi non potrei essergli di nessun
aiuto.

Stavolta voglio essere all'altezza. Non della situazione, ma di lui.

Voglio essere capace di stargli accanto, adesso che è Charles quello vulnerabile tra noi due.

«Lo hai sentito?» Denise esce dalla sua camera e si dirige in cucina.

Quella domanda mi sorprende e ne resto spiazzata. Mi domando che cosa le abbia detto Andre. Non ho ancora parlato con lui. Non so se è riuscito a farsi confidare tutto da Char, ma sento che la mia amica non sa nulla. Andre non tradirebbe mai Char.

«No» sospiro. Quella che sento per lui è semplicemente una mancanza incolmabile.

Denise mette sul gas il bollitore per farsi un tè. «Gli passerà» mi tranquillizza e annuisco, non sapendo bene cosa dire. Mi sento uno schifo a mentire alla mia amica, ma non posso fare altro.

«Sai com'è fatto. Si preoccupa per te» continua.

«Già!» rispondo evasiva.

«Ma deve capire che puoi camminare sulle tue gambe. Non è un dramma se rientri tardi dalla biblioteca. Il campus è tranquillo anche di sera.»

Ecco cosa le ha raccontato Andre. Una bugia. E io devo tenergli il gioco.

«Scenderà a patti con la cosa. È solo protettivo.»

«Concordo. Senti, a proposito di biblioteca, ha chiamato Sonia. Ha
intenzione di restarci finché non si mette in pari con quell'esame che non ha passato la volta scorsa.»

«Biologia della Terra è complicato» considero, grata di poter cambiare
argomento.

«Non credo sia per quello. Ha la testa fra le nuvole, nell'ultimo periodo.»

Denise ha ragione. Sonia è distante, a volte scontrosa. Non so che le prende.

«Le ho chiesto un'infinità di volte che cosa succede, ma dice che va tutto bene.»

Le sue parole mi fanno realizzare che pessima amica sia stata nell'ultimo periodo. Troppo presa da me stessa, da Charles , da noi, non mi sono curata affatto di Sonia e Denise, anche se Denise ha Andrea e le cose fra loro sembrano andare a gonfie vele.

«Credi che sia a disagio perché si sente sola?»

Visto che entrambe abbiamo il ragazzo, la domanda è logica.

«Potrebbe essere » annuisce la mia amica, poi il fischio del bollitore la
fa voltare di scatto.

«Te ne preparo una tazza?» mi chiede.

«Meglio una tisana, grazie. Di tè per oggi ne ho già bevuto abbastanza.»

«Hai mangiato »

Non è una domanda. Sta fissando la spazzatura e i pochi resti del mio pranzo.

Tutto il tempo del mondo con te; Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora