Capitolo 1 - parte 1

228 9 5
                                    

Dopo aver lasciato la festa per la riunione di classe dei diplomati del 2000 il gruppo di amici si dirige in un bar.

Kim non ha molta voglia di festeggiare ma non vuole nemmeno andare via prima di Day.
Kim è un ragazzo di 25 anni dai tratti gentili e Phi Day è stato il suo primo e unico amore, per anni ha aspettato che i suoi sentimenti venissero ricambiati alimentando la speranza con ogni gesto gentile che Day gli rivolgeva ora però è il momento di fare i conti con la realtà.

Phi Day è seduto con il suo fidanzato a pochi passi da lui e i due sembrano del tutto noncuranti della sua presenza mentre Kim non riesce a smettere di guardarli.

"Stai bene?" sussurra preoccupato Jim all'orecchio di Kim.

Kim si volta e sorride dolcemente all'amico: "Sì, tranquillo".

"Ti chiamo un taxi o puoi guidare Kim?"

"Non ti preoccupare ho bevuto meno di voi, preferisco tornare con la mia auto".

La voce acuta di Brick che gli augura di rincasare sano e salvo fa voltare Kim verso i due ragazzi che si sono appena avvicinati.

Brick è un ragazzo minuto e il braccio di Phi Day lo avvolge completamente.

Lo sguardo di Kim passa velocemente da Brick a Phi Day e lo fissa dritto negli occhi sperando di scorgere qualcosa mentre si congeda dal gruppo:

"Vado per primo allora".

Quello che riceve però è solo un suono atonico e gutturale senza nessuna inflessione.

Kim sorride mentre un pensiero gli attraversa la mente: è finita.

Entra in auto e riesce a contenersi finché non esce dal parcheggio ma una volta sulla strada le lacrime iniziano ad uscire ed il dolore aumenta finché non diventa disperazione. Quando ferma l'auto è oramai privo di ogni freno singhiozza e maledice chi tanto aveva amato.

Un stridio di pneumatici di una macchina che sta entrando nel garage lo fa sussultare, Kim alza la testa e stenta a riconoscere la sua immagine riflessa nel parabrezza; batte le mani sul volante e promette a se stesso che questa sarebbe stata l'ultima volta che avrebbe pianto per Day.

"Saremo solo amici" sentenzia fra se e se.

Sale a casa e si infila sotto le coperte il corpo trema ma non ha più forze e subito sprofonda in un sonno privo di sogni.

-------------------------------------------------------

Manca poco al sorgere del sole quando un telefono squilla: "Vieni qui".

Kom non ha bisogno di altre spiegazioni, la voce avvolgente del giovane uomo che esce dal telefono è quella del suo capo.

Toc, toc..

I colpi appena accennati per annunciare la sua presenza risuonano nella lussuosa camera di albergo.

La guardia del corpo entra e rivolge uno sguardo al letto dove, sul bordo, un ragazzo seminudo e catatonico è seduto ed immobile.
Cosa sarà successo quella notte? Il pensiero attraversa la sua mente solo per un secondo.

"Occupatene tu".

Kom china il capo e si dirige verso il letto.

L'ordine che gli è stato impartito non richiede ulteriori dettagli, avrebbe dovuto pagare al ragazzo la cifra richiesta e farlo accompagnare ovunque avesse voluto.

Con il tempo Kom aveva aggiunto un ulteriore passaggio a questo rito e faceva fermare l'incaricato ad acquistare del congee per il malcapitato di turno.

Unforgotten night (a modo mio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora