Capitolo 11 - parte 1

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Forse non dovevo fargli lasciare questa casa così presto.

Se gli accadesse qualcosa?

Se non volesse più tornare da me?

Kamol osserva il soggetto dei suoi pensieri prepararsi di gran lena sfoggiando un profondo sorriso che gli da la forza di essere fiducioso.

"Sbrigati" lo esorta Kim non smettendo di muoversi freneticamente nella stanza per raccogliere tutte le sue cose e infilarle nella borsa porta PC.

"È ancora presto" protesta l'uomo che ha fatto slittare tutti i suoi appuntamenti della giornata per poter essere lì quando quel piccolo diavolo della Tasmania lascerà l'abitazione.

"Mhmh non voglio che Baiboon esca senza di me!".

Kim apre la porta e si gira di scatto verso Kamol il quale è in procinto di uscire dal letto.

"Come mai non sei ancora uscito questa mattina?"

Almeno se ne è accorto!

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Dalla sala da pranzo proviene un vociare sommesso; Kamol guarda Kom che cammina al suo fianco e lo precede nell'ingresso nella stanza.

"Oh Baiboon, ti ho detto che puoi fare colazione con noi e poi ti accompagnerò personalmente a scuola" si lamenta Kim mentre il ragazzo mezzo imbambolato si affretta a salutare i nuovi arrivati.

"Se non vi sedete immediatamente faremo tutti tardi" li rimprovera Kamol mettendo fine alla discussione.

La disposizione a tavola non è cambiata dall'ultima volta in cui hanno mangiato tutti insieme; Kamol siede a capo tavola, alla sua destra si trova Kom mentre alla sua sinistra Kim seguito da Baiboon.

I due ragazzi più giovani iniziano subito a parlottare fra di loro e Kom ne approfitta per ragguagliare Kamol sulla fitta agenda della giornata cercando di soffocare il disagio che ha iniziato a provare in presenza di Baiboon.

"Il primo incontro sarà alle 10:00 poi dovremo spostarci per una verifica ai magazzini, la mer.."

L'esposizione si interrompe improvvisamente, il segretario non sa fin dove possa spingersi in presenza di Kim nonostante si sia guardato bene dall'entrare nei dettagli delle attività della giornata.

Uno sguardo di avvertimento intima a Kom di procede ma con cautela.

"Bisogna controllare la merce proveniente dall'Europa".

La testa di Kim sempre rivolta verso Baiboon con cui per tutto il tempo ha conversato su anime e videogiochi si gira improvvisamente verso i due uomini.

"Tornerai tardi?"

"Appena avrò terminato le attività strettamente necessarie".

Kamol si mantiene sul vago non potendo fornire un orario preciso; nel contempo analizza la domanda di sua moglie per carpirne la motivazione.

È arrabbiato?

Forse è felice di non avermi tra i piedi?

Almeno è deciso a rientrare a casa!

Pol e Tee porgono il loro saluto contemporaneamente annunciando che è ora di andare se vogliono arrivare in tempo per il suono della campanella.

Kamol aspetta che Kim sia abbastanza lontano da non riuscire a sentire le disposizioni per le guardie assegnate alla sua sicurezza.

"Non perdetelo di vista un solo secondo, avvisate me o Kom di ogni suo spostamento".

"Che succede?" domanda Kim di ritorno dalla camera da letto pronto per uscire causando uno spasmo impercettibile in Kamol.

Unforgotten night (a modo mio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora