Capitolo 18 - parte 1

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POV Kim

[Chi è?]

[Sono Kim]

[Oh Day non è in casa]

[Ho portato qualcosa per Salomon]

[Vieni pure]

Il ragazzo di Day in pantaloncini e maglietta ci accoglie con fare allegro; l'ingresso è ingombrato dalle valige e quella confusione rende la casa ancora più intima.

"Entra pure, non farci caso sono un po' lento nelle faccende domestiche" si scusa Brick mentre ci dirigiamo in cucina.

"Scusa stavo cucinando".

"Oh non volevo disturbare ero passato per Salomon".

"Day lo ha riportato a casa e io ho deciso di preparare qualcosa di dolce, sedetevi vi prendo da bere".

Mi accomodo ad una delle sedie poste intorno al tavolo; l'ultima volta che sono stato lì cercavo il modo per fuggire da Kamol; il padrone di casa armeggia tra frutta bicchieri e spezie, deve piacergli cucinare qualcosa che ha in comune con Day.

"Oh quello è per Salomon? Dammi pure glielo farò avere".

Gli porgo il camioncino colorato che viene riposto su uno scaffale e in cambio ricevo un bicchiere di the freddo, il leggero retrogusto di menta, è molto gradevole.

"Ti piace?"

"Molto"

Brick si volta verso Kom che non ha toccato ancora la sua bibita.

"Sei in casa di Dayman Phi Kom".

Kom osserva il suo interlocutore ancora per qualche istante e poi assaggia la bibita.

"Tutto bene Kim?"

"Sì" la voce mi trema e non so ancora come affrontare il discorso.

Brick si alza e porta in tavola due porzioni di dolce.

"Credo che sia meglio mangiare qualcosa, hai la faccia di qualcuno che ha bisogno di parlare".

"Khun Kim posso uscire?" Kom ha in mano un pacchetto di sigarette, annuisco.

Brick prende un'altra porzione di dolce e la porge a Kom che sta uscendo sul balcone.

"Ho pensato che ti saresti sentito più a tuo agio".

"Mh"

"Allora, cosa ti porta qui Kim? Qualcosa non va con Khun Kamol? .... Scusa Day mi ha detto che avete dormito separati l'altra notte".

"Sì abbiamo qualche problema ... IO ho qualche problema".

Assaggio il budino con la speranza di riuscire nel frattempo a trovare il coraggio di parlare.

"Brick"

"Mh"

"Come hai fatto?"

"Come ho fatto a fare cosa?"

"Il passato di Day intendo ..."

Brick giocherella con il cucchiaio che ha in mano e tiene lo sguardo basso come se ci stesse riflettendo ora per la prima volta.

"Non so, ho conosciuto Day all'uscita di un locale, ero finito in una rissa".

Noto che ha sorriso ripensando all'accaduto prima di alzare il viso per guardarmi dritto in faccia.

"Beh per farla breve mi ha tirato fuori dai guai e me ne sono innamorato così in un'attimo, solo dopo ho saputo chi fosse e che facesse per vivere".

Ogni emozione di Brick è visibile attraverso i suoi occhi che ora mostrano una certa malinconia; probabilmente anche lui è dovuto venire a patti con la sua coscienza per ottenere quella vita che gli sto invidiando.

Unforgotten night (a modo mio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora