Capitolo 6 - parte 2

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Kim bussa alla porta dell'appartamento che gli ha indicato Day e viene ricevuto da un assonnato Brick.

"Ciao Brick, Day mi ha detto che eravate rientrati e io ero qui vicino a fare delle commissioni così... così sono passato per un saluto".

Brick fa accomodare Kim mentre si strofina gli occhi ancora impastati di sonno.

"Sì, entra io stavo facendo un pisolino mi lavo la faccia e avviso Day".

Brick si sposta di lato per dare la possibilità all'ospite di entrare.

Kim viene subito colpito da quel piccolo appartamento con un aspetto vissuto che trasmette un gran calore.

"Vivete insieme?"

"Mh"

Kim non aveva pensato al fatto che Day potesse vivere con il suo ragazzo e ora l'idea di nascondersi da lui sembra quasi peggiore di quella di trasferirsi da Kamol.

"Sei qui", Day ha raggiunto Kim e lo invita ad accomodarsi in una piccola stanza che sembrerebbe avere la funzione di studio.

Kim immobile giocherella con le mani mentre cerca un modo per iniziare il discorso, ad un tratto ha la forte sensazione di essere osservato e si volta verso la porta da dove Brick lo guarda con insistenza.

"Qualcosa non va Brick?" domanda Kim.

"No, niente scusami è che ..."

"Cosa?"

"Sei molto bello, tutto qui" Brick ha la stessa età di Kim ma lo tratta con una certa riverenza e questo mette il ragazzo ancora più a disagio.

"Allora?", la voce di Day riporta l'attenzione sul motivo per cui Kim è lì.

"Beh io volevo chiederti se potevo restare con te qualche giorno" Kim avanza la sua richiesta tutta d'un fiato mentre Brick si è avvicinato a Day che gli accarezza la mano.

"...con voi due naturalmente volevo dire se posso restare qualche giorno con voi".

"Cosa succede Kim?"

"Beh ho qualche problema con una persona che conosce il mio indirizzo e probabilmente quello dei miei genitori".

"Chi è questa persona? Cosa hai fatto?"

Kim è irritato dal fatto che Day pensi che sia colpa sua ma non vuole dare ulteriori spiegazioni, il suo orgoglio è già abbastanza ferito per essere stato costretto a rifugiarsi lì.

Brick si alza per andare in cucina a prendere dell'acqua e per lasciare che i due amici si parlino da soli.

Kim ne approfitta per avvicinarsi a Day e prendere la sua mano.

"Lo invidio sai, perché può stringerti la mano in quel modo".

Day guarda quella candida mano e sente una stretta al cuore vuole molto bene a Kim ma quell'affetto non si è mai trasformato in qualcosa di diverso.

Day prende la mano di Kim fra le sue come fa una persona cara quando vuole dare conforto e non come un amante.

"Non accadrà mai, vero?"

"Presto troverai qualcuno che terrà stretta la tua mano così come hai sempre sperato Kim".

Il tintinnio dei bicchieri sul vassoio fa ritrarre di scatto la mano di Kim.

"Ho portato dell'acqua".

Day sorride al ragazzo appena entrato che annuisce gentilmente fingendo di non aver visto quello che stava succedendo fra i due amici un attimo prima.

Unforgotten night (a modo mio)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora